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17 Maggio 2023
13:06

Rifugi e canili invasi dal fango per l’alluvione in Emilia-Romagna: «Emergenza anche per gli animali»

La situazione in Emilia-Romagna è sempre più drammatica: sale la conta dei morti e dei dispersi, e sono numerose anche le strutture per animali in difficoltà.

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Le conseguenze dell’ondata di maltempo che si è abbattuta sull’Emilia Romagna nei giorni scorsi si fanno di ora in ora sempre più drammatiche: le vittime accertate tra la popolazione sono tre, un uomo a Forlì e uno a Cesena e una donna trovata sulla spiaggia di Cesenatico, almeno quattro i dispersi nella provincia di Forlì-Cesena. I fiumi esondati sono 14, e allagamenti e frane si registrano su tutto il territorio. In un quadro così complesso, enormi difficoltà stanno affrontando anche le strutture che si occupano di animali, canili e rifugi sia comunali sia gestiti da privati che devono far fronte all’emergenza.

A Faenza, una parte del canile comunale si è allagata e i volontari dell’Enpa da martedì stanno trasferendo i cani e i gatti nel nuovo rifugio di via Plicca: «La situazione è sotto controllo – hanno fatto sapere mercoledì mattina – I  cani e i gatti in infermeria felina sono in sicurezza e stanno bene».  Situazione molto complessa anche a Rimini: la Protezione Civile è intervenuta al canile Stefano Cerni di San Salvatore, che si è allagato, e gran parte dei cani è stata spostata in una struttura di San Patrignano.

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«La situazione più critica è tra Forlì, Faenza, Cesena e Ravenna – spiega a Kodami Enrico Forlani, coordinatore regionale dell’Oipa – Abbiamo uno dei nostri volontari sfollati, una donna che a Ravenna ha dovuto lasciare la sua casa e sistemare i suoi otto cani. La situazione sembra sotto controllo, ma è in costante divenire. Al momento la nostra rete non ha riferito necessità particolari, c’è stata qualche situazione critica che è però stata gestita a livello locale con la collaborazione di diverse associazioni. Abbiamo dato disponibilità ai colleghi di muoverci da Ferrara, Parma e Bologna, ma molte strade, compresa l’autostrada, sono allagate, e dobbiamo capire in che modo partire per creare, di contro, caos».

Proprio da Forlì, il gruppo volontari “Canile di Forlì” hanno rassicurato sul fatto che «I cani ospitati al Canile Comprensoriale Forlivese stanno bene. Se qualcuno dovesse aver bisogno di ricovero per i propri animali domestici può contattare il canile (per i cani) o scriverci su Messenger (anche per gatti o altri animaletti da compagnia) – aggiungono à Faremo il possibile per aiutare. Suggeriamo a chi si dovesse trovare in condizione di imminente evacuazione di preparare trasportini e zainetti con coperte e cibo per i propri animali».

Rassicurazioni sono arrivate anche dal canile comunale di Cesena, gestito dall’Associazione Cesenate Protezione Animali: «La struttura è in buone condizioni, e cosa già importante i cani stanno tutti bene», hanno spiegato i volontari, che dalla pagina Facebook condividono nel frattempo foto di cani ritrovati vaganti e potenzialmente dispersi per tentare di riunirli ai loro umani di riferimento

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In Alta Var Marecchia 70 cani a rischio

Complicatissima la situazione del rifugio "La casa selvatica", in Alta Val Marecchia: «Il nostro rifugio è in gravissimo pericolo a causa delle violente piogge, siamo estremamente preoccupati , ci troviamo in provincia di Rimini, in una zona appenninica tra la Romagna e la Toscana, sulle rive del fiume Marecchia – spiegano – Il fiume in questi anni non ci ha mai dato problemi, ma l'eccezionalità di queste piogge ci mette in allarme. I fossati che circondano i terreni del rifugio, 4 ettari di bosco e campi, si sono invece rivelati talvolta problematici. Già questo inverno le pesanti nevicate ci avevano messo in ginocchio, distruggendo alcune strutture e ricoveri, tettoie e recinti».

«La situazione qui da noi a Rimini è molto complessa, ma sotto controllo – aggiunge a Kodami la volontaria di 4Animals, Sabrina Saccomanni – io mi ritengo molto fortunata, perché mi sarei rifiutata di evacuare: in casa ho 16 animali, non li avrei mai lasciati. La situazione al canile di Rimini è fortunatamente in sicurezza, in Alta Val Marecchia stiamo monitorando la situazione per la Casa Selvatica, lì purtroppo è una tragedia molto grave, la strada è un diventata un torrente, non c'è modo di arrivare, ci sono 70 cani in tutto e 9 sono cani fobici che non si fanno avvicinare. Stiamo cercando stalli, ma non ci arrivano neppure i Vigili del Fuoco. Inoltre siamo molto preoccupati per le colonie feline: siamo pieni di gattini appena nati, e molti non ce l'hanno fatta. Rinnoviamo l'appello a non lasciare animali all'aperto e a metterli in sicurezza, purtroppo c'è ancora chi trascura questo aspetto mettendo a rischio la loro vita».

Maltempo anche nelle Marche: evacuato rifugio a Senigallia

Il maltemo sta inoltre bersagliando anche le vicine Marche, e anche qui i volontari sono in azione per soccorrere animali e strutture in difficoltà. Le guardie zoofile e i volontari dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) sono impegnati da lunedì a Senigallia, in provincia di Ancona, in particolare al rifugio “Cuori Pelosi”, che sorge in zona d’esondazione nonostante le tante richieste al Comune di poterlo trasferire in una sede idonea. La struttura, gravemente danneggiata, è stata evacuata insieme all’associazione “Biagio’s Group”.

«I cani del sono stati spostati e stallati provvisoriamente in parte nell’ambulatorio Bigelli Bastianoni, che ci dà supporto in tutte le emergenze, e in parte presso il Tara Dog Park, sempre disponibile anche loro nell’aiutarci – spiega la coordinatrice delle guardie zoofile Oipa di Ancona, Luana Bedetti – I gatti sono stati spostati in una struttura temporanea fornita dal Comune all’associazione che opera nel canile, che si sta adoperando strenuamente con noi per gli animali sfollati. Qualche mamma gatta si è dispersa e i gattini neonati che abbiamo salvato sono tutti divisi tra noi guardie Oipa e i volontari: facciamo da balie per poterli allattare regolarmente. Abbiamo bisogno di aiuto e rinforzi».

L’Oipa si è nuovamente rivolta al Comune di Senigallia affinché allestisca presto un nuovo rifugio in un luogo adatto: «Non aver trovato una soluzione in quasi 10 anni per potere mettere in sicurezza gli animali ed evitarne così la morte, come già successo nel 2014 e nello scorso settembre, è inaccettabile. C’è tanto da costruire e ricostruire per aiutare e chiediamo a tutti di darci una mano», conclude Bedetti. Acqua e fango sono entrati anche nel canile cittadino e nell'oasi felina che sorgono in via Arceviese, e anche in questo caso i volontari si sono dati da fare per mettere in sicurezza gli animali.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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