Il Rhodesian Ridgeback, dalle remote savane africane, è giunto fino a noi diventando sempre più apprezzato anche dalle famiglie italiane che rimangono affascinate dalla sua elegante bellezza, caratterizzata dalla tipica “cresta” (ridge) contropelo sul dorso, da cui deriva appunto il suo nome. Si tratta di una razza particolare, che porta con sé le antiche origini da cacciatore di leoni e, di conseguenza, le motivazioni che lo contraddistinguono.
socialità
- Rapporto con la famiglia umana3
- Rapporto con altri umani1
- Rapporto con altri cani1
- Rapporto con altri animali in casa0
attività
- Attività fisica3
- Giocosità3
- Ricerca3
- Riporto2
- Guardia3
adattabilità
- Vita in città1
- Adatto come primo cane0
- Adattabilità ai viaggi2
- Tolleranza alle temperature calde3
- Tolleranza alle temperature fredde3
cure e salute
- Cura del pelo0
- Predisposizione alle malattie1
- Attenzione all'alimentazione0
motivazioni
- Epimeletica1
- Affiliativa3
- Comunicativa3
- Et epimeletica1
- Somestesica1
- Sociale0
- Protettiva3
- Territoriale3
- Possessiva1
- Competitiva0
- Perlustrativa3
- Predatoria3
- Sillegica1
- Esplorativa2
- Di ricerca3
- Cinestesica3
- Collaborativa3
Il Rhodesian Ridgeback ha grandi potenzialità, è riservato ma al contempo estremamente legato ai propri umani che dovranno impegnarsi a conoscerlo per creare una relazione ideale. È un cane che ama gli spazi aperti, dove sa esprimere la velocità e la resistenza di un fisico possente, ma adora anche la vicinanza stretta con il suo gruppo famigliare che sorveglia e protegge con la severità del molosso.
Scopriamo e conosciamo fino in fondo quali sono le reali caratteristiche e motivazioni di questo antico e maestoso cacciatore di leoni.
Origine: Sud Africa
Standard: N° 146/10.12.1996 (fornito dal dal Kennel Club Union of Southern Africa e dal Zimbabwe Kennel Club) Gruppo 6: Segugi e cani per pista da sangue Sez. 3: Razze Affini
Aspetto: Taglia grande, di aspetto agile ed elegante. Il corpo è muscoloso e slanciato con appiombi diritti. La testa è proporzionata, gli occhi rotondi marrone o ambra e le orecchie di medie dimensioni. Il pelo è corto e lucente dal color grano al rossiccio, deve presentare sul dorso la caratteristica “cresta” (ridge) con peli che vanno in direzione opposta al mantello. Le dimensioni sono cm. da 63 a 69 per i maschi, cm. da 61 a 66 per le femmine.
Motivazioni: Perlustrativa, comunicativa, territoriale, protettiva, cinestesica, affiliativa, collaborativa.
Amante di: Correre e fare movimento in ampi spazi aperti, praticare giochi di fiuto, seguire tracce e piste nella natura, passare tempo con la propria famiglia umana.
Alimentazione, cura e mantenimento: Il Rhodesian Ridgeback è generalmente un cane di robusta costituzione ma può incorrere in alcune patologie congenite, talvolta anche gravi. Tra queste troviamo il seno dermoide, una malformazione dovuta ad un'anomalia nello sviluppo embrionale che si presenta come una fistola sottocutanea; la displasia dell'anca e del gomito, di carattere genetico o traumatico, che colpisce le articolazioni; l'osteocondrosi e osteocondrite; la mielopatia degenerativa; l'epilessia monoclonica giovanile; la displasia renale giovanile. Essendo di grossa taglia può correre inoltre il rischio della torsione gastrica, che richiede intervento immediato.
L'alimentazione deve essere varia ed equilibrata fin dalla giovane età.
Origine e storia
Le origini del Rhodesian Ridgeback affondano nell'emisfero australe dell'Africa: non a caso il suo nome richiama la regione della Rhodesia, attualmente conosciuta come la Repubblica dello Zimbabwe. La parola “ridgeback”, invece, si rifà invece alla tipica cresta che i cani di questa razza hanno sul dorso.
Le prime testimonianze risalgono alle migrazioni di antiche tribù provenienti dal Medio Oriente. Tra queste c'erano i Khoikhoi, conosciuti anche come Ottentotti, che portarono con sé dei grossi cani da caccia crestati, robusti e molto resistenti ma diversi dall'attuale razza che conosciamo. Questo antenato del Rhodesian Ridgeback, chiamato anche Cane Leone, cacciava generalmente in piccoli gruppi, seguendo i grandi mammiferi della savana, soprattutto il leone, fino a circondarlo e fermarlo in attesa del cacciatore.
Quando gli europei giunsero in sud Africa, accompagnati dai loro cani da caccia, si resero conto che questi ultimi non erano adatti al clima e alle condizioni avverse del continente africano e rimasero affascinati dalle doti dei cani indigeni dei Khoikhoi. Da queste considerazioni la decisione di incrociarli con i cani europei che erano con loro. Così sono nati i cani Boeri.
Alla fine del 1800, un cacciatore di grossa selvaggina, Cornelius Van Rooyen, attratto da questi possenti cani, decise a sua volta di incrociarli con altre razze (tra cui il Bloodhound e l'Alano), dando vita all'attuale Rhodesian Ridgeback, coraggioso cacciatore che racchiude in sé le capacità olfattive dei segugi e la potenza dei molossi. Il primo standard fu redatto nel 1922 da F. R. Barnes a Bulaway, nell'allora Rhodesia, ma la razza venne riconosciuta ufficialmente nel 1926 dal South Africa Kennel Union. Quasi sconosciuta in Italia, negli ultimi anni sta diventando sempre più diffusa, soprattutto per motivi estetici, in particolare per il suo aspetto regale e la caratteristica cresta dorsale.
Motivazioni (desideri e bisogni)
Il Rhodesian Ridgeback è un discendente dei coraggiosi cani cacciatori di leone africani e in lui scorre sangue segugio e molosso. È un cane interessante, dunque, perché racchiude in sé l’indipendenza necessaria a seguire le tracce e a rincorrere le prede con il forte senso di responsabilità che lo lega al gruppo famigliare, che vuole e deve proteggere. Potrebbe essere un mix esplosivo, ma gli allevatori stanno facendo un buon lavoro e mirano a preferire dei cani equilibrati e sani per la riproduzione. Chi sceglie questo cane, quindi, non può permettersi di farlo solo perché è bellissimo e molto “originale”, con quella strana cresta sul dorso. Deve sapere che dovrà donargli la possibilità di soddisfare le sue motivazioni da segugio e rispettare i suoi desideri da molosso.
La motivazione affiliativa, per esempio, è molto spiccata ma spesso un po’ selettiva: ci sarà sempre un suo preferito in casa. Gli altri, soprattutto se piccoli, saranno tollerati con regale accondiscendenza, ma potrebbero essere il bersaglio della sua motivazione protettiva, molto alta. Questi cani sono anche molto territoriali e quindi è necessario gestire l’ingresso degli estranei in casa, o l’avvicinamento alla famiglia al parco, in quanto non amano l’invadenza e l’eccessiva confidenza. A maggior ragione, non sono dei cani che possono frequentare solo l’area cani sotto casa, perché la considererebbero di loro possesso e le motivazioni protettive e territoriali prenderebbero il sopravvento su quelle sociali, che sono già molto ridotte. Non amano infatti particolarmente le persone, verso cui mostrano una sana diffidenza, e neppure gli altri cani, soprattutto se sono invadenti o appiccicosi. Hanno ottime competenze comunicative ma non amano ripetere più volte gli stessi messaggi, che possono essere riassunti, in fondo, in uno solo: “tieni la distanza, per cortesia”.
Con i Ridgeback, quindi, dovete essere sportivi e avere molto tempo a disposizione, perché l’animo segugio chiede spazio e tempo per soddisfare le motivazioni cinestesiche, perlustrative e predatorie. Hanno un olfatto strepitoso, in grado di discriminare tracce olfattive vecchie di giorni, e una velocità di inseguimento insospettabile in quella mole. La motivazione collaborativa, molto molossa, gli permette di stare al nostro fianco e di imparare qualunque cosa, sempre che si rispetti il suo animo riservato.
Impensabile relegarlo in giardino o fargli fare solo il giro quotidiano del quartiere: la frustrazione delle motivazioni può causargli una forma depressiva grave, che non merita, o comportamenti aggressivi importanti che forse, invece, merita chi acquista un cane senza conoscerne i desideri e i bisogni.
Aspetto fisico
Il Rhodesian Ridgeback è un cane di taglia grande, dall'aspetto robusto ma elegante ed agile. Il corpo è proporzionato e armonioso con torace e tronco muscolosi e appiombi ben diritti. La testa è regolare con muso allungato e possente, gli occhi sono rotondi e ben distanziati, le orecchie di media grandezza, larghe alla base e affusolate in punta. La coda è proporzionata al corpo e portata con una leggera curva in fondo.
Ma la vera peculiarità di questa razza è senza dubbio il mantello: il pelo è fitto e corto e varia dal color grano al rossiccio, sul dorso presenta la tipica cresta (ridge) che cresce in direzione opposta al resto del pelo. Questa caratteristica è fondamentale per la razza e deve rispettare canoni ben precisi di forma e dimensione. Le dimensioni della razza variano in base al sesso e sono: per i maschi dai 63 a 69 cm. e dai 61 a 66 cm. per le femmine.
Un'altra peculiarità del Rhodesian Ridgeback è la velocità: sono ottimi corridori e possono raggiungere punte di 60, se non di 80, km orari!
Cura e salute
Il Rhodesian Ridgeback è un cane tendenzialmente di buona salute ma può incorrere in alcune patologie genetiche, anche molto serie. Tra le più comuni troviamo il seno dermoide (o fistola dermoide): si tratta di una malformazione congenita che provoca in fase embrionale un difetto nello sviluppo della cute e conseguentemente dei bulbi piliferi (la caratteristica cresta è proprio una conseguenza di questa anomalia), delle ghiandole sebacee e del sistema nervoso. Si tratta dello sviluppo sul dorso di un cordone sottocutaneo che può essere di varie dimensioni, nei casi più gravi, quando intacca gli strati profondi, occorre l'asportazione chirurgica.
Il Rhodesian può soffrire anche di displasia dell'anca o del gomito, malformazioni delle articolazioni di natura congenita o ambientale, di varia gravità. Nella maggior parte dei casi si tratta di un problema che può essere trattato con terapie adeguate. Un'altra patologia di cui può soffrire la razza è la mielopatia degenerativa: una malattia neurologica che colpisce il midollo spinale, portando il cane ad avere problemi di deambulazione fino all'incapacità di mantenersi eretti. Insorge generalmente in tarda età e porta a condizioni molto invalidanti.
In giovane età possono insorgere anche l'epilessia mioclonica e la displasia renale, entrambe patologie ereditarie difficili da riscontrare tramite test genetici. Infine, come tutti i cani di taglia grande, il Rhodesian Ridgeback può essere colpito dalla torsione dello stomaco: una grave condizione gastrica a cui bisogna prestare immediatamente cura.
Possiamo concludere dicendo che la regola è sempre la stessa: se proprio si vuole acquistare un cane di questa razza, bisogna informarsi molto bene circa l'allevamento a cui ci si rivolge.
Cosa fare insieme a un Rhodesian Ridgeback
Quando si sceglie di vivere con un Rhodesian Ridgeback non bisogna dimenticare che si ha l'onore e l'onere di condividere la vita con un fiero ex cacciatore di leoni. La cosa più importante da fare con lui è senz'altro movimento: salite in macchina e portatelo in ampi spazi aperti, possibilmente in natura. Sarà felicissimo di dare sfogo a tutta la sua energia, correndo elegantemente e seguendo tracce come fosse nella savana. Camminate a lungo con il vostro Ridgeback: eviterete di avere un cane frustrato.
Essendo un segugio, potete proporgli giochi e attività di fiuto: provate a fare a nascondino con un bel masticativo o insegnagli a seguire le piste nei boschi.
Dopo tanta attività fisica e mentale, il Rhodesian Ridgeback starà bene anche a casa, accanto a voi: è molto legato alla famiglia umana, condividete con lui spazi e momenti. Se riuscirete a soddisfare i suoi bisogni, avrete un compagno accanto praticamente perfetto.
Relazione e contesto ideale
Con antenati segugi e molossi, il Rhodesian Ridgeback è senza dubbio un cane che ama moltissimo stare con i suoi riferimenti umani.
Il contesto ideale di questa razza è dunque un ambiente familiare (più o meno numeroso) dove possa trovare stabilità e affetto. Si affeziona infatti moltissimo e predilige essere un cane “figlio unico”: non apprezza infatti particolarmente la compagnia di altri cani, soprattutto se chiassosi o invadenti.
Il Rhodesian è un cane piuttosto diffidente con le persone estranee al contesto familiare: è dunque importante che casa sua non sia un porto di mare ma un ambiente tranquillo senza troppe visite o “intrusioni”. Nel caso fosse necessario, in presenza di ospiti che lui non gradisce, sarebbe meglio dedicargli uno spazio sicuro in cui può rilassarsi per il tempo necessario senza dover essere forzato a socializzare.
Molto importante per il Rhodesian Ridgeback è, come già detto, il movimento: la sua famiglia umana deve essere dinamica e amante della natura, con tanta voglia di passare i weekend in montagna e non di certo a passeggiare nei centri commerciali.
Una giornata con un Rhodesian Ridgeback
È mattina e vi svegliate ammirando il vostro Rhodesian Ridgeback che si stiracchia placidamente sul suo cuscino, tempo di scambiarvi qualche coccola e vi recate in cucina per la colazione.
Dopo il caffè ci si prepara per la passeggiata: cercate di uscire molto presto in modo da non incontrare troppe persone e cani, non è un amante della vita mondana e preferisce godersi la camminata solo con voi.
Il parco è libero e lo lasciate perlustrare il prato, per poi godervi un momento di relax insieme: è così bello ammirarlo mentre è sdraiato di fianco a voi e osserva il mondo intorno nella tranquillità di un posto ancora non affollato da altre persone e cani.
Di ritorno a casa è tempo di dargli da mangiare e poi andare al lavoro. Vi spiace lasciarlo solo ma tra poche ore arriverà il vostro (o la vostra) partner per portarlo fuori e fargli compagnia. Il Rhodesian non ama gli estranei, perciò avete deciso di organizzarvi in famiglia in modo che non rimanga solo troppo a lungo e sia sempre a suo agio.
Nel pomeriggio, al rientro a casa, avete tempo per prendere la macchina e guidare per andare fuori città: è qui che il Rhodesian Ridgeback darà il meglio di sé, coprendo con ampie falcate prati e sentieri e annusando ogni traccia portata dall'aria fresca. Lontano dal caos cittadino, finalmente a contatto con la natura: ecco, ora siete sicuri che non farete incontri e potete liberarlo per fargli godere appieno la libertà.
Dopo qualche ora tornate a casa, è il momento del pasto per tutti e poi di godersi un bel film sul divano. A tarda sera si va a letto, vicini, sognando il prossimo week end in montagna.