Capita ormai con frequenza che animali selvatici, cuccioli e giovani in particolare, entrino in “collisione” con insediamenti urbani finendo per restare intrappolati. L’incontro avuto dai titolari di un’azienda agricola di Gattatico, però, è stato decisamente meno ordinario: in una vasca di stoccaggio di liquame hanno trovato un cucciolo di sciacallo dorato, specie poco comune e protetta.
Il cucciolo è stato avvistato dai titolari di un’azienda agricola di via Tragni, che hanno subito segnalato l’accaduto alle autorità, mobilitando la macchina dei soccorsi. Sul posto sono quindi arrivati gli agenti della Polizia Locale e Ivano Chiapponi, responsabile del Centro di recupero fauna selvatica (Cras) Rifugio Matildico, punto di riferimento per la gestione di queste situazioni nella provincia di Reggio Emilia.
Il giovane sciacallo è stato recuperato e portato al rifugio, dove è stato sottoposto a visita veterinaria: «È in buone condizioni di salute – spiega a Kodami Ivano Chiapponi – Ha mangiato poco, non è certo un mangione, ma a livello fisico sta bene. Credo che in settimana la Regione Emilia Romagna ci procurerà il collare gps per il tracciamento, dopodiché lo libereremo in natura».
Resta da capire come sia finito nella vasca, e per quanto vi sia rimasto. Lo sciacallo dorato (Canis aureus) è una presenza relativamente nuova in Italia, un ritorno dopo anni di assenza. La sua presenza è già stata accertata in diverse zone, soprattutto in Friuli Venezia Giulia e in Veneto, anche alla luce della vicinanza con la Slovenia e la penisola balcanica. Sino a qualche anno fa il nucleo più numeroso era localizzato in Bulgaria, paese che dal 1962 lo ha inserito nella lista degli animali protetti dopo che la caccia indiscriminata ne ha ridotto drasticamente il numero.
Dal Friuli Venezia Giulia gli sciacalli, che solitamente si spostano in coppia con cuccioli al seguito, hanno iniziato a “disperdersi” spostandosi in altri territori in cerca di nuovi territori da colonizzare, e sono stati avvistati anche in Lombardia, in Trentino, in Toscana e in Emilia Romagna. In Pianura Padana, in particolare, è oggetto di monitoraggio e studio accurato anche tramite foto trappole, complice il carattere elusivo dello sciacallo dorato e delle abitudini prevalentemente crepuscolari e notturne.
Questo animale viene inoltre spesso scambiato per una volpe o per un lupo, vista la somiglianza con entrambe le specie. Il lupo è in realtà il suo principale antagonista in natura, e lo sciacallo dorato più che predatore viene indicato come “raccoglitore opportunista”, visto che si nutre di prede già morte e poi di graminacee, frutta, insetti e rettili.
Proprio per approfondire la conoscenza dello sciacallo dorato, per giovedì 30 novembre l'ente Parchi del Ducato, che gestisce cinque Parchi e quattro Riserve Naturali Regionali nelle province di Parma e Piacenza, ha organizzato nella sala consiliare del Comune di Cavriago un incontro pubblico dedicato a questo nuovo abitante delle terre di pianura. L'incontro, organizzato dal CAI di Cavriago, è finalizzato a illustrare caratteristiche, comportamento e interazioni con le attività umane dello sciacallo dorato in uno dei luoghi più antropizzati d'Italia. Nel corso dell'incontro verranno utilizzate riprese inedite e recenti studi con l'ausilio di Emanuele Fior del Servizio Conservazione Parchi del Ducato.