Ha aspettato per quasi un mese davanti al portico di casa una persona, la sua persona, che purtroppo non poteva tornare più. E Reeny, questo il suo nome, è diventata suo malgrado uno dei simboli dell’enorme dolore e della devastazione provocata dalla guerra in Ucraina.
Reeny è una cagnolina immortalata nei giorni scorsi seduta davanti alla porta di una casa di mattoni rossi di Makariv, vicino Kiev. Indossa la pettorina, e il pelo folto sporco e arruffato. La sua storia è stata condivisa dal consigliere del ministro degli Affari interni ucraino, Anton Gerashchenko, che ha spiegato come la sua umana, Tetiana, sia stata violentata e poi uccisa.
«Tatiana Zadorozhnyak viveva a Makariv, nel distretto di Kiev, dal 2012, con il marito e il cane – ha raccontato sui social – Tre anni fa, il 16 marzo, il Covid ha tolto la vita al marito. Quest'anno, il 15 marzo, i Kadyroviti (nome con cui vengono chiamati gli ex membri delle unità paramilitari dell'ex presidente pro-Mosca della repubblica cecena Achmat Kadyrov, ndr) hanno brutalmente ucciso Tatiana – ha detto Gerashchenko – Quando sono entrati nel villaggio, Tatiana stava aspettando nella sua casa un'amica con cui sarebbero partite. Uno dei soldati l'ha portata in una casa vicina, dove l'ha violentata e poi brutalmente pugnalata».
This is Reeny, 9 years old. Her human Tetiana we wrote about was brutally murdered. Reeny doesn't know and still waits for her. No one took care of Reeny during the month of occupation. Now looking for kind hands who will help her recover.#GenocideOfUkrainians pic.twitter.com/l3SzIXn6Ff
— Anton Gerashchenko (@Gerashchenko_en) April 10, 2022
Gerashchenko ha quindi spiegato che l’uomo sarebbe stato poi ucciso da un soldato russo, e che Tetiana è stata sepolta nel cortile di casa. Reeny, che oggi ha 9 anni, per le settimane successive è rimasta sulla soglia dell’abitazione in attesa e si è rifiutata di lasciare il suo posto: «Non sa che Tetiana è morta, e la ta aspettando – ha detto il consigliere su Twitter – Nessuno si è preso cura di lei durante il mese di occupazione, e adesso stiamo cercando qualche anima gentile che la aiuti a riprendersi. Reeny era come una figlia per Tetiana, alcune persone hanno provato a prenderla, ma è molto malata e non vuole lasciare la casa, viene colta da attacchi di epilessia se forzata. I vicini hanno fatto fronte comune per nutrirla».
L’appello non è passato inosservato: nel giro di poche ore la foto e la storia di Reeny e Tetiana hanno superato i confini nazionali e toccato il cuore di centinaia di persone, e martedì è arrivata la notizia che alcuni parenti di Tetiana sono stati rintracciati e hanno accettato di accoglierla a casa: «Grazie a tutti per la gentilezza dimostrata – ha detto Gerashchenko – È pericoloso per lei stare nel giardino, il garage vicino è ancora minato».