Nonostante il vecchio detto che li vuole per sempre come acerrimi nemici, cani e gatti possono tranquillamente vivere in armonia. Tuttavia, una buona e serena convivenza tra queste due specie non è scontata e dipende da tantissimi a vari fattori come la personalità di entrambi gli animali, le loro esperienze passate, l'età in cui entrano in contatto per la prima volta, ma anche la gestione degli spazi comuni e il supporto della famiglia umana.
Ma nonostante l'inevitabile soggettività di ogni singolo individuo, alcune razze canine, come il Volpino, il Barbone, il Golden Retriever e alcuni Pastori, mostrano una maggiore inclinazione a condividere la casa con i felini, grazie soprattutto alle loro caratteristiche comportamentali e alle motivazioni di razza che possono facilitare la convivenza. Vediamo quindi un po' più da vicino quali sono alcune delle razze più propense ad andare d'accordo con i gatti.
I cani che vanno d'accordo con i gatti
Non è certo un compito facile, quello di chi cerca di prevedere quale cane si rivelerà più adatto alla convivenza con i gatti, perché ogni soggetto può essere più o meno predisposto a manifestare comportamenti adeguati per la convivenza in famiglia, a prescindere dalla genetica della razza a cui appartiene.
Alcuni credono erroneamente che un cane da caccia sia per forza inadeguato a vivere a contatto con i gatti, ma la questione non si può ridurre unicamente alla motivazione predatoria, tipica di alcune razze, che li porta ad inseguire gli oggetti in movimento intorno a loro. A giocare un ruolo importante, infatti, sono anche altre motivazioni, come per esempio quella comunicativa, quella affiliativa e quella collaborativa, le quali possono condizionare gli interessi, i bisogni e le vocazioni di ogni singolo soggetto.
Anche all’interno della stessa cucciolata, infatti, vi sono cani più e meno predisposti ad un determinato comportamento e, soprattutto se si sceglie di adottare un meticcio presso un canile, parlandone con i volontari e gli educatori della struttura, si può fare in modo di individuare il soggetto più adeguato a questa richiesta.
Inoltre, non bisogna dimenticare che è anche la capacità della famiglia di strutturare con i propri pet – indipendentemente dalla specie – una relazione profonda e basata sulla fiducia reciproca a valere più di un pedigree, nell’ambito della tutela di ogni soggetto che fa parte del gruppo.
Ciò nonostante, pur essendo consapevoli dell'imprevedibilità di ogni soggetto, proviamo a fare una lista di razze di cani che potrebbero andare più d'accordo con i gatti.
Bovaro del Bernese
Il Bovaro del Bernese è un cane di grande taglia che può raggiungere i 70 centimetri di altezza. A renderlo riconoscibile è il suo caratteristico mantello tricolore nero, marrone e bianco. Ha la testa massiccia e un’espressione particolarmente vivace rispetto ad altri cani della stessa mole.
Al giorno d’oggi viene quasi considerato un cane da compagnia, ma in realtà ha un passato come conduttore e guardiano delle greggi. Proprio per questo motivo le sua motivazione protettiva e quella collaborativa sono piuttosto forti e fanno in modo che, in ambito domestico, preferisca dedicarsi alla custodia di chi fa parte del gruppo, piuttosto che al suo inseguimento.
Motivazioni: protettiva, territoriale, affiliativa, collaborativa, competitiva, possessiva, sociale, epimeletica.
Volpino di Pomerania
Questo cane di taglia minuscola, dal mantello sparato e dal corpo compatto e proporzionato, che non supera i 5 chilogrammi di peso, è a tutti gli effetti un gigante nel corpo di un piccolo cane da compagnia. In passato, infatti, veniva utilizzato per fare addirittura la guardia ai villaggi per via del suo enorme coraggio e della sua motivazione comunicativa che lo rende, talvolta, un grande abbaiatore.
Ha interessi completamente diversi da quelli dei gatti, con cui l’unico possibile conflitto potrebbe nascere per via dei territori dell’uno e dell’altro, i quali vanno separati per ridurre il rischio di scontro. Se li volete entrambi sul divano, insomma, fate spazio al Volpino di Pomerania da una parte e al gatto dall’altra: molto probabilmente si ignoreranno.
Motivazioni: cinestesica, protettiva, territoriale, comunicativa, affiliativa, collaborativa, possessiva.
Barbone
Il Barbone è un cane che, nonostante mostri talvolta un’evidente motivazione predatoria, preferisce dedicarla alle specie che incontra durante le passeggiate piuttosto che ai compagni di casa.
Ciò avviene soprattutto per via della sua motivazione sociale e di quella affiliativa, le quali fanno in modo che sia un cane curioso di conoscere i soggetti del gruppo e, inoltre, una volta scoperte le peculiarità comportamentali, ne riconosce la presenza senza particolari problemi.
In questo caso, la convivenza è resa possibile soprattutto se il cane ha a disposizione una routine attiva e ricca di passeggiate, perché un Barbone che si sente frustrato e conduce una vita monotona, invece, potrebbe scegliere di rifarsi inseguendo proprio il gatto di casa.
Il Barbone è un cane che ha 4 varietà di taglia e può essere di grande mole, medio, nano o toy. L’aspetto che più di tutti lo caratterizza è il suo mantello lanoso e ricciuto, oltre che l’andamento fiero ed elegante che lo ha reso così famoso in tutto il mondo.
Motivazioni: affiliativa, sociale, comunicativa, epimeletica ed et-epimeletica, collaborativa, predatoria, cinestesica, sillegica.
Golden Retriever
Ecco il primo vero e proprio cane da caccia di questa lista. Di taglia media, raggiunge circa i 30 chilogrammi di peso e il 60 centimetri di altezza. Con il suo mantello lungo e ondulato, le zampe forti, e il suo testone espressivo, è uno dei cani più diffusi in Occidente.
In realtà, il Golden Retriever è un cane da caccia piuttosto insolito, perché spesso preferisce riportare oggetti, piuttosto che lanciarsi in battute di inseguimento e cattura dei gatti. Questa razza, infatti, è dotata di un’enorme sensibilità e di una naturale empatia che lo rendono estremamente attento ai bisogni e alle emozioni dei suoi compagni di vita, gatti compresi.
Motivazioni: sociale, collaborativa, affiliativa, sillegica, epimeletica
Pastore Maremmano Abruzzese
Il Pastore Maremmano abruzzese, con il suo candido mantello bianco e la sua grande stazza che gli permette di superare i 40 chili e i 70 centimetri di altezza, è il cane da guardiania per eccellenza, almeno nel nostro paese.
In questo caso, possiamo dire che uno dei motivi per cui tendenzialmente non ha problemi con i gatti sia perché ha altro da fare.
Questi cani, infatti, hanno un’enorme sensibilità nel comprendere il ruolo di ogni individuo del gruppo e, una volta, riconosciuto il compito degli altri, si adegua a svolgere il suo, che, per via delle sue motivazioni territoriale, protettiva e possessiva, lo rende soprattutto attento a rilevare le possibili minacce che arrivano da fuori. In pratica, riproduce potenzialmente in ogni contesto, i compiti che gli vengono affidati anche sui pascoli.
Motivazioni: protettiva, territoriale, possessiva, competitiva, affiliativa, epimeletica.
Lagotto Romagnolo
Il Lagotto Romagnolo è un cane di taglia media che generalmente arriva a 44/46 centimetri di altezza e circa 16 chili di peso. A renderlo riconoscibile è il suo mantello lanoso, che può avere molti colori, e la sua capacità di porsi in maniera positiva e propositiva nelle relazioni con i propri umani. Corre volentieri per ore lungo i prati e i pascoli di montagna ed è l'unica razza al mondo considerata a tutti gli effetti specialista nella ricerca del tartufo.
I Lagotti romagnoli amano cercare, esplorare, perlustrare e, diciamolo, anche rincorrere gli altri animali, ma come nel caso dei Barboni, anche loro tendono a dedicare la propria motivazione predatoria a ciò che si trova fuori dalle mura domestiche.
Motivazioni: perlustrativa, esplorativa, predatoria, affiliativa, epimeletica, collaborativa, sillegica, cinestesica, et epimeletica, di ricerca.
Terranova
Il Terranova, grazie alla taglia gigante che lo porta a sfiorare i 70 centimetri e i 60 chilogrammi, ha un aspetto potente e solido, amplificato ulteriormente dal suo mantello impermeabile, che è quasi sempre nero, ma può essere anche bianco e nero.
Questo enorme cane, appassionato di tuffi in acqua, ama giocare con i suoi umani e, tendenzialmente, struttura relazioni fortemente basate sul gioco e sulla condivisione di momenti di svago, in particolare all’aria aperta.
Il gatto, generalmente, rappresenta per lui un altro abitante della casa, con cui interagire talvolta nel tentativo di giocare, ma che nella maggior parte dei casi occupa un ruolo – e anche uno spazio – diverso dal suo che, ovviamente, non è un abile arrampicatore.
Motivazioni: Affiliativa, collaborativa, cinestesica, protettiva, sillegica, esplorativa, sociale, comunicativa, territoriale e possessiva.
Cane Corso
Questo grande e muscoloso molossoide, ha il pelo raso che può essere di colore nero o tigrato di diverse tonalità di grigio e fulvo. Come tutti i cani appartenenti a questa categoria, ha un’enorme bocca, che potrebbe incutere timore ai gatti. Ciò nonostante, si tratta di una razza che fa del proprio umano la sua guida nel mondo e, se il Cane Corso scopre che anche il gatto è parte integrante della quotidianità, generalmente accetterà questa informazione e questa presenza senza troppi problemi.
Il suo enorme muso dall’espressione curiosa, potrebbe avvicinarsi al felino nell’intento di scoprire di più sul suo conto, ma nonostante la differenza di dimensione, è più probabile che finisca per scappare spaventato dalla rapidità di movimenti del gatto, piuttosto che mostrarsi aggressivo nei suoi confronti.
Motivazioni: territoriale, protettiva, possessiva, competitiva, perlustrativa, affiliativa.
Labrador Retriever
Il Labrador Retriever è uno dei cani più famosi al mondo. Di taglia media, con il corpo solido e robusto che può raggiungere i circa 60 centimetri di altezza e 35 chili di peso. Il suo aspetto con il pelo corto e impermeabile di colore nero, color crema o marrone e il muso rotondo con le orecchie triangolari ai lati è quasi considerato l’immagine del cane per eccellenza.
Questa razza è un altro caso di cane da caccia che entra nella lista, ma la sua capacità di convivere con i gatti va presa con cautela, perché alcuni soggetti possono invece faticare un bel po’ nel condividere gli spazi con un’altra specie, senza sentire il forte desiderio di inseguirla e questo accade per la motivazione predatoria che, talvolta è decisamente molto spiccata.
Questo è uno dei casi in cui, quando arriva il momento dell’adozione, è bene chiedere all’educatore cinofilo, all’allevatore o ai volontari della struttura, di aiutare ad individuare un soggetto che non manifesti la tendenza a rincorrere ciò che si muove rapidamente. Ciò nonostante, non bisogna dimenticare, però, che ha un’importante motivazione affiliativa ed epimeletica, che sviluppano in lui il desiderio di vedere i membri del suo gruppo felici e sereni.
Motivazioni: sillegica, affiliativa, collaborativa, cinestesica, perlustrativa, predatoria, epimeletica, sociale.
Pastore Svizzero Bianco
Questa razza non è molto conosciuta in Italia e, dal punto di vista comportamentale, possiamo dire che assomigli molto al Pastore Tedesco. Anche la taglia è la stessa, ma a renderlo differente è il candido mantello lungo o medio lungo di colore bianco, il quale gli conferisce un aspetto particolarmente elegante.
Il Pastore Svizzero Bianco ha una motivazione predatoria spiccata, ma come molti cani che in passato hanno svolto anche il ruolo del guardiano, tende a manifestarla con ciò che vive al di fuori del proprio territorio, piuttosto che all’interno di esso.
Nel dubbio, però, è meglio fare in modo, in particolare durante il primo periodo di convivenza, che il gatto abbia a disposizione un accesso ad una zona alta che il cane non riesca a raggiungere, come ad esempio una mensola, un soppalco o una cuccia rialzata in cui sentirsi al sicuro.
Motivazioni: predatoria, cinestesica, collaborativa, affiliativa, comunicativa, sociale, possessiva, protettiva, competitiva, territoriale.
Perché queste razze possono andare d'accordo con i gatti?
Queste e altre razze di cani possono spesso essere più predisposte di altre a convivere con i gatti grazie ad alcune caratteristiche comportamentali specifiche. In molte di esse, la motivazione sociale e quella collaborativa giocano infatti un ruolo fondamentale. Questi cani tendono a formare forti legami con i membri del proprio gruppo familiare, gatti inclusi. Le razze più grandi e protettive, come il Pastore Maremmano o il Bovaro del Bernese, vedono per esempio il gatto non come una minaccia o una preda, ma piuttosto come parte del gruppo da proteggere.
Anche le razze più piccole, come il Volpino di Pomerania, spesso tendono a ignorare i gatti, poiché non li percepiscono come rivali. Inoltre, queste razze presentano motivazioni predatorie che sono spesso più facilmente gestibili. Per esempio, il Barbone e il Lagotto tendono a canalizzare la loro energia verso le attività all'aperto, come le passeggiate, piuttosto che all'interno dell'ambiente domestico. La capacità di adattamento e la sensibilità di razze come il Golden Retriever e il Labrador Retriever, le rendono invece particolarmente adatte a vivere in armonia con i gatti, soprattutto se ben socializzate fin da cuccioli.
Consigli per aiutare cane e gatto ad andare d'accordo
Per favorire una serena convivenza tra cani e gatti, è tuttavia importante impegnarsi attivamente in questo processo. L'introduzione tra i due animali deve essere infatti graduale, ancor meglio se avviene quando i soggetti sono giovani e ancora nel pieno della fase di socializzazione ed esplorazione del mondo e degli altri membri della famiglia. Non vanno inoltre mai trascurate anche le esigenze del micio, che dovrà sempre aver accesso a spazi sicuri, come mensole o soppalchi, dove può rifugiarsi in caso di necessità.
Questo è particolarmente importante soprattutto nelle prime fasi, quando i due animali stanno ancora imparando a conoscersi. Supervisionare le interazioni iniziali tra cane e gatto è inoltre essenziale per prevenire incidenti e incomprensioni comunicative. Stabilire una routine costante e prevedibile può aiutare entrambi a sentirsi più sicuri e a comprendere meglio i rispettivi spazi e ruoli all'interno della famiglia. Durante le interazioni, può essere utile premiare i comportamenti calmi e rispettosi, come ignorarsi reciprocamente o avvicinarsi in modo tranquillo e pacifico.
Infine, è cruciale rispettare sempre le personalità di entrambi gli animali. Se il cane mostra un interesse eccessivo e troppo entusiasta verso il gatto, potrebbe essere utile consultare un istruttore cinofilo per aiutarlo a gestire la propria curiosità ed energia in modo meno invadente. Allo stesso modo, se il gatto è particolarmente timido o remissivo, diventa ancora più importante offrirgli più spazi sicuri e tranquilli dove potersi isolare e stare in tranquillità. Con pazienza e costanza, cane e gatto possono imparare a vivere in armonia, sviluppando una convivenza che in alcuni casi può trasformarsi in una vera amicizia.