È riuscita ad attraversare un paese intero pur non avendo più la vista. E' una gattina, si chiama Ray ed è stata adottata da una scuola “pet friendly” dopo una serie di peripezie, stalli temporanei e sparizioni. Ma iniziamo dal principio.
La micetta viene trovata da una coppia di signori di Noci, in provincia di Bari. Con molta probabilità è stata abbandonata perché è abituata a stare con le persone, solo che sembra avere qualche problema agli occhi. Portata dal veterinario arriva la conferma: le mancano entrambi i bulbi oculari. Forse li ha persi a seguito di una patologia virale, ci spiegano.
A quel punto viene chiesto l’aiuto di Marika, giovane amante degli animali del paese che, da un po’ di tempo, ha messo su un piccolo gruppo organizzato per dare assistenza agli animali: «Mi occupo di volontariato – racconta a Kodami – I veterinari sanno della mia disponibilità per dare una mano quando ci sono dei mici abbandonati e si rivolgono a me. Mi hanno messo così in contatto con la coppia. Loro non la potevano tenere. La micina era sottopeso, anziché tre anni sembrava avere tre mesi. Doveva aver vissuto con una famiglia di cui si fidava e che amava, fino a quando non è stata lasciata per ragioni che non conosciamo».
Ray, in attesa di trovare una casa, attende nel giardino della coppia, che in cambio dell’aiuto di Marika accetta di tenerla in stallo per qualche giorno. Nel frattempo inizia un grande lavoro per cercarle una casa stabile, soprattutto attraverso i social. Il gruppo di volontari ha infatti creato la pagina Facebook Adottamici, attraverso la quale è riuscita a sviluppare una rete efficiente per questo tipo di situazioni.
In poco tempo sembra che si sia palesata una bella soluzione, l’adozione presso una scuola di Castellana Grotte, l’Istituto Comprensivo “Tauro Viterbo”, dove la dirigente scolastica ha da tempo avviato un percorso di educazione al rispetto della vita a 360 gradi. Un’ottima possibilità, peraltro già collaudata. Solo che c’è un problema: Ray non si trova più.
«Il giardino della villa era delimitato da dei muretti a secco – torna a raccontarci – quello che non avevamo considerato è che al loro interno ci sono dei solchi creati per la sismica con delle fessure di dieci centimetri. In questa maniera è passata da un giardino all’altro. Una delle ville aveva questo cancelletto che si affaccia su un parco da dove evidentemente è uscita, sparendo nella nostra incredulità».
Ecco che però tornano di nuovo utili i social: «Grazie ai post che avevamo fatto tutti quanti sapevano di Ray – continua Marika – infatti nel giro di un paio di giorni ci contatta Mara. La gattina era arrivata dall’altra parte del paese, si trovava nei pressi di una pompa di benzina. Abbiamo ipotizzato che qualcuno l’avesse incrociata portandola lì perché in quella zona c’è una colonia di gatti. Se si è spostata da sola è un miracolo, considerata la sua condizione».
Nei giorni in cui ha vagato, orientandosi con i baffetti e gli odori, ha perso tanto peso e si è di nuovo disidratata. Serve qualche altro giorno di stallo prima di eseguire tutto il necessario per provvedere all’adozione. Un’altra famiglia si rende disponibile e qui avviene un’altra piccola meraviglia. Micol, la piccola di casa, fa subito amicizia con la nuova arrivata che le si struscia addosso e le fa le fusa. Una conferma della dolcezza della piccola e del suo bisogno fortissimo di amore.
Nel frattempo si può procedere con l’adozione. Come detto, grazie all’interessamento della maestra Cristina, la dirigente scolastica Carmela Pellegrini ha raccolto la proposta di allargare la famiglia dell’istituto. Oltre ai quasi mille alunni, suddivisi tra scuola dell’infanzia e media e distribuiti tra quattro plessi, la “Tauro Viterbo” offre accoglienza già ad altri 8 gattini. Loro vivono nel cortile della scuola (a proposito, presto vi racconteremo anche di quest’altra storia) mentre Ray verrà adottata direttamente in presidenza, considerata la sua condizione.
«Ho la fortuna di essere arrivata in un istituto in cui tutto il personale ha il "cuore peloso" – scherza con Kodami la dirigente scolastica – Ray si spaventa facilmente, bisogna andarci con cautela, però già in questi pochissimi giorni la stiamo aiutando ad ambientarsi. Le abbiamo insegnato un segnale, un suono. Lei lo riconosce. Chi va da lei le fa odorare le mani, e lei inizia a strusciarsi e a fare le fusa. Si è ambientata talmente bene che si è messa bella comoda da sola su una poltrona».
Un arrivo che non ha lasciato indifferenti i ragazzi. Molti di loro non possono avere animali a casa: «La aspettavano – conclude – quando la maestra Cristina l’ha portata, c’erano i bimbi nel cortile. Vedendola arrivare con questo trasportino erano tutti incuriositi. Sanno che c’è ma appena si sarà ambientata lentamente poteranno conoscerla. Come vivranno il fatto che la gattina non abbia la vista? Con estrema naturalezza. Da sempre lavoriamo sui valori dell’inclusione. Uno degli altri gattini ha le zampette cortissime ed è tutto nero, i bimbi dicono “come è bello, è basso come me”. La vivranno come una cosa naturale».
E così la storia di Ray sembra aver trovato un lieto fine. Del resto sono tante le storie di animali che, nonostante i limiti fisici, sono riusciti a conquistare il loro posto importante in società. Qualche settimana fa vi avevamo raccontato di Marley, un cane non vedente capace di fare grandissime cose. Siamo sicuri che anche Ray, ora che ha la sua famiglia, potrà ritagliarsi il suo spazio felice nel mondo.