Nuova, inaspettata nascita al parco Pertini di Cotignola, in provincia di Ravenna: nei giorni scorsi nel laghetto è comparso un piccolo di cigno nero, evento molto raro che ha emozionato e colto di sorpresa i volontari dell’Enpa che monitorano gli animali che popolano il parco.
Il pulcino è stato avvistato nuotare con i genitori e trovare riparo tra le piume della mamma: i volontari l’hanno chiamato Eve, in attesa di scoprire se sia maschio o femmina, e hanno lanciato un appello ai frequentatori del parco affinché restino a distanza di sicurezza dalla famigliola. Il cigno nero, infatti, è un animale molto diffidente è riservato, e il timore è che i due adulti possano spaventarsi per la presenza umana e decidere di abbandonare l’area. A questo si aggiungono le segnalazioni su alcuni nidi distrutti dal lancio di sassi e pietre, che hanno aumentato la preoccupazione.
«Invitiamo tutti a rispettare e salvaguardare queste splendide creature per evitare ogni disturbo o fastidio che possano, in qualsiasi modo, indurre all’abbandono del nido o peggio del piccolo, e confido nei cittadini e nel loro senso civico affinché queste semplici regole vengano rispettate – ha detto Elio Geminiani, presidente dell'Enpa di Lugo – Il piccolo dal piumaggio grigio è rimasto fino a ora sempre vicino alla mamma e al papà e ha già affrontato il primo bagnetto nel lago del parco che sembra aver gradito. Questo evento renderà ancora più affascinante il Parco Pertini, questo scrigno di biodiversità nel cuore di Cotignola».
Piccoli di cigno uccisi dal lancio di pietre: «Episodi gravissimi»
«Purtroppo le notizie giunte in questi giorni da altre regioni, riportano di episodi gravissimi, di atti vandalici compiuti da ragazzini nei confronti di nidi di cigno dove i piccoli sono purtroppo morti a seguito del lancio di pietre e sassi – ha aggiunto Geminiani – Mi chiedo con che valori siano cresciuti questi bambini se, così giovani, sono insensibili di fronte a queste creature meravigliose».
Il cigno nero, caratterizzato oltre che dal piumaggio scuro anche dal becco rosso, è una specie originaria dell'Australia, dove venne scoperta nel lontano 1600, ed è “sorella” complementare del cigno reale che, invece, è bianco e dal becco giallo/arancione. Enpa ricorda che per lungo tempo fu predato e perseguitato dagli aborigeni perché ritenuto, a causa del suo colore, “un alleato del diavolo”.
«Il cigno è un simbolo di purezza e innocenza e andrebbe rispettato, come tutti gli altri esseri viventi – conclude Geminiani – è bene ricordare che anche in questo caso i nidi sono tutelati da numerose leggi e che la loro distruzione, o anche il disturbo, viene duramente sanzionata. Abbiamo deciso di lanciare un appello per difendere la bellezza e la particolarità dell’area in cui convivono numerosi esemplari di galli, galline, conigli, tacchini, capre e oche».