Tutti gli animali durante una tempesta hanno bisogno di nascondersi, ma mai ci si aspetterebbe di trovare un raro cobra indiano albino (Naja naja) in casa propria che si sta rifugiando dalla pioggia incessante. È accaduto alcuni giorni fa ad un uomo a Coimbatore nello stato del Tamil Nadu, nel sud dell'India.
Sono stati i vicini ad accorgersi che il "nuovo inquilino" aveva trovato riparo in casa allontanandosi da un corso d'acqua poco distante. Subito sono stati chiamati degli esperti di fauna selvatica del Wildlife and Nature Conservation Trust (WNCT) per prelevare il rettile e liberarlo.
Quando sono arrivati sul posto gli operatori hanno iniziato a cercare l'animale in lungo e in largo sotto la pioggia battente per scoprire in una rientranza nel muro un meraviglioso cobra indiano albino di un metro e mezzo che si era infilato in un intercapedine dietro una vecchia trave di legno. Una volta prelevato, il serpente è stato inserto all'interno di un sacchetto di plastica e liberato immediatamente in natura, lontano dall'uomo.
A rendere spettacolare il ritrovamento è l'aspetto del serpente, una vera rarità nel regno animale. L'albinismo, infatti, è una condizione genetica che impedisce di produrre il pigmento della melanina che dà colore alla loro pelle, pelliccia, piume o squame. È un tratto definito "recessivo", ovvero entrambi i genitori devono possedere il gene e passarlo alla loro prole affinché possa verificarsi.
Questi animali si presentano solitamente privi di pigmenti ed è quindi dominante il colore bianco. Anche le iridi presentano una mutazione e gli occhi sono solitamente rossi o rosa, e si traduce spesso con una riduzione della vista o perfino la cecità totale.
L'azione di recupero e rilascio è stata fondamentale, sopratutto nell'ottica di un atto di pacifica convivenza fra esseri umani e animali. Il cobra cercava solo un riparo dalle intemperie e, finita la tempesta, liberarlo è stata la scelta più saggia: aiutare a far sopravvivere individui albini non è semplice, ma anche questi piccoli atti di gentilezza possono fare la differenza.
Infatti, per la maggior parte degli animali l'albinismo può essere una condanna a morte. Il colore bianco li fa risaltare nel fitto della vegetazione, impedendo loro di confondersi con l'ambiente circostante. Per questo motivo la maggior parte degli individui muoiono giovani. Inoltre, spesso presentano malattie genetiche che ne accorciano ulteriormente l'aspettativa di vita.
Il fatto che il cobra albino sia riuscito a diventare adulto e crescere fino a un metro e mezzo, quindi, può essere considerata una rarità, ma l'albinismo non per forza identifica una condizione di totale svantaggio. Infatti, in uno studio pubblicato nel febbraio 2022 sulla rivista Zoology, i ricercatori hanno posizionato in natura dei serpenti finti colorati di bianco per verificare se il rischio di predazione da parte degli uccelli era maggiore rispetto a individui di colorazioni normali. Incredibilmente, i risultati hanno suggerito che l‘albinismo non ha aumentato il tasso di predazione, e gli scienziati ritengono che sia dovuto probabilmente al fatto che la strana colorazione, per alcuni predatori, ha un effetto confondente.