Fa parte di un gruppo di 5 cittadini assegnati a lavori di pubblica utilità o di messa alla prova, entrati da pochissimi giorni nel gruppo di monitoraggio delle spiagge. Un ragazzo approdato alla riserva di Torre Guaceto, grazie a una convenzione tra il Consorzio di Gestione ed il Tribunale di Brindisi, è il protagonista di una bella storia ambientata in Puglia. Appena il tempo di iniziare è riuscito a salvare una piccola tartaruga marina in difficoltà.
L'individuo recuperato è una giovanissima Caretta caretta che si trovava in stato di ipotermia. Probabilmente è tra quelle nate la scorsa estate. Durante l'attività, predisposta dall'ente proprio per permettere il tempestivo soccorso degli individui in caso di spiaggiamento, una delle persone addette al servizio ha avvistato il giovanissimo rettile a Punta Penna Grossa e ha chiesto l'intervento degli operatori del centro recupero tartarughe marine della riserva.
La tartarughina è stata immediatamente recuperata e trasportata presso la struttura della riserva, dove sono iniziate le cure del caso. Durante un periodo di degenza avrà modo di crescere e rimettersi, per poi tornare al mare quando le sue condizioni fisiche saranno ottimali ed il meteo più favorevole. In questi giorni, nonostante il cielo sereno, le temperature sono molto rigide, soprattutto in acqua, e i venti stanno increspando il mare a discapito degli esemplari giovani più vulnerabili rispetto ai pericoli della vita.
Il monitoraggio della costa è più che mai necessario in inverno proprio perché, a causa dell'abbassamento della temperatura del mare e ai moti ondosi forti, le tartarughe marine molto giovani, e quelle in sofferenza a causa dell'ingestione di plastica o ferite per altre ragioni, si spiaggiano con frequenza. Se non vengono avvistate subito e soccorse, perdono la vita. La predisposizione di questo servizio, invece, è riuscita subito a sortire una prima vittoria.
Allo stato attuale, dopo essere state formate dal Consorzio di Torre Guaceto, anche in materia di sicurezza sul lavoro e vigilanza sanitaria, le cinque persone che stanno svolgendo l'attività dentro e fuori dalla riserva fanno monitoraggio in media dalle 6 alle 10 ore settimanali per ciascuno. L'ente si è reso disponibile ad accogliere ulteriori 6 cittadini e l'iter per il loro inizio è già in corso. Quando le 11 persone termineranno il servizio, l'ente potrà accoglierne altre.
«Queste persone sono qui da noi per recuperare dopo aver compiuto un comportamento sbagliato – ha dichiarato a Kodami il presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, Rocky Malatesta – molto spesso si tratta di fatti avvenuti proprio in ambito ambientale, è stata una nostra specifica richiesta. Abbiamo sottoscritto le convenzioni con il Tribunale di Brindisi perché riteniamo che questo sia un progetto meritorio che fa bene sia alla natura, sia alla comunità. Proprio uno di questi ragazzi ha salvato da morte certa questa piccola tartaruga che giaceva inerme sulla spiaggia dopo una mareggiata. Siamo certi che l’emozione di quel momento possa aiutare questo ragazzo a trovare le strade migliori per condurre la propria esistenza. Noi ci siamo fatti carico di questo impegno ben volentieri, più gente ci aiuta a proteggere l'ambiente e gli animali, più benefici ci sono per tutti».