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14 Gennaio 2024
8:35

Ragazza uccide gatto gettandolo a calci in una fontana: il video pubblicato su Instagram

Orrore ad Alberobello dove una ragazza ha ucciso un gatto per divertimento. Nel video pubblicato sui social la frase shock: «Amo’, beccati un po’ di notorietà».

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Le immagine pubblicate sul proprio profilo Instagram, il calcione rifilato all’animale per farlo cadere nella fontana, il corpo senza vita ritrovato il giorno successivo. Orrore ad Alberobello, nell’area metropolitana di Bari, dove una ragazzina ha ucciso un gatto gettandolo nell’acqua gelida di una vasca ornamentale del centro storico, a pochi passi dal Municipio. Un gesto reso ancora più grave dal video pubblicato sui social, filmato da un’altra persona e accompagnato dal commento: «Ciao amo’, beccati un po’ di notorietà».

Grey, questo il nome del micio, faceva parte di una colonia felina regolarmente seguita da Catia Bianco, la persona che gestisce del bar del Comune. È morto annegato nella vasca, dove è stato ritrovato senza vita da alcuni operatori ecologici. Catia si occupa personalmente dei 6 gatti, peraltro quasi tutti sterilizzati dalla ASL. In un primo momento aveva pensato che l’animale fosse caduto accidentalmente nella fontana. Poi, però, le è arrivato il video girato qualche notte prima: un colpo al cuore vedere una ragazzina minorenne che deliberatamente colpisce l’amato gatto, mentre l’animale stazionava innocentemente sul cordolo della vasca.

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Alberobello

«Ho visto l'ultima volta Grey l'8 gennaio – ha spiegato la donna – L'ho cercato andando lì dove pensavo potesse essersi rifugiato. Poi mi sono arrivate via chat quelle foto tremende. Non meritava tutta quella cattiveria e alla 16enne che lo ha colpito con un calcio, facendolo finire nella fontana, vorrei far capire che quanto ha fatto non può essere classificato come una bravata, o una ragazzata, perché ha inferto sofferenza. E non può passarla liscia. Da un po' Grey era molto raffreddato. Era molto esile come micio e aveva sempre freddo. Essendo un randagio soffriva per le temperature basse. Tappetini e coperte non gli bastavano, cadere nell'acqua ghiacciata sarà stato tremendo per lui che sarà morto in pochi attimi. Più guardo il video e più trovo assurdo quanto è stato fatto: è incomprensibile quella cattiveria, è insensato che lei lo colpisca e che ne rida fiera con chi sta registrando col cellulare».

Catia ha sporto denuncia contro la ragazza: «È giusto che prenda coscienza di quanto ha fatto, che cresca e che qualcuno le faccia capire che il rispetto per ogni forma di vita è fondamentale. Per ora, però, nessuno si è fatto vivo, né la 16enne né tantomeno i suoi amici. Dovrebbe comprendere la gravità del suo gesto e assumersene le responsabilità. Crescere vuol dire anche questo».

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Uno dei gatti di colonia di Alberobello

Dopo l’episodio in tanti hanno commentato l'accaduto, tra questi Ilania Barnaba, che segue molte delle criticità relative agli animali in paese: «Grey era un po' anzianotto e malaticcio – ha spiegato a Kodami – ultimamente non riusciva neppure a mangiare e veniva alimentato con delle mousse perché non era in grado di masticare i croccantini. Era molto coccolone e spesso i turisti si avvicinavano a lui per accarezzarlo. Catia non aveva immaginato minimamente ciò che era successo. Poi i ragazzi hanno tirato fuori i video. Quei filmati, quelle foto e soprattutto le risate di chi colpiva Grey e di chi immortalava quella scena tremenda con il cellulare sono stati un colpo al cuore. Anche se la ragazza per ora non si è fatta viva con nessuno, speriamo capisca e voglia fare un po' di volontariato, per capire cosa significa fare del bene».

Chi frequenta Alberobello sa quanto i gatti di quella colonia siano davvero inoffensivi. A molti è capitato, almeno una volta, di salutarli con qualche carezza. Una circostanza che non rende il gesto più grave di quanto non lo sia già, ma che certamente annichilisce ancor di più per la facilità con cui si può distruggere una vita per mero divertimento.

In queste ore sui social è partita la caccia alla responsabile, con una tempesta di messaggi inviati sul profilo della ragazza. Un atteggiamento rispetto al quale Catia Bianco ha chiesto maggiore responsabilità da parte di tutti: «Vi chiedo di non sprofondare nell’odio – scrive su Facebook – chi ha commesso il reato ne risponderà personalmente. Vogliamo solo che queste cose non accadano più e che chi ha fatto questo gesto capisca l’enorme sbaglio che ha commesso».

Purtroppo questo episodio si aggiunge alla lunga scia di gesti di crudeltà gratuita nei confronti degli animali. Dal gatto Leone II, ucciso a colpi di petardi a San Ferdinando di Puglia, al cane Aron, arso vivo a Palermo. Episodi inspiegabili che suggeriscono ancora una volta come sia necessaria una maggiore attenzione anche da parte del legislatore, per punire severamente e con certezza chi commette crimini nei confronti degli animali.

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Roberto Maggi
Giornalista
Sono nato a Bari nel 1985. Sono un giornalista, fotografo e videomaker. Amo raccontare storie di animali sia con le parole che con le immagini. Sono laureato in giurisprudenza e da anni seguo la cronaca locale in Puglia. Amo tutti gli animali, ma in particolar modo i gatti. Faccio spesso amicizia con loro quando viaggio con la mia moto.
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