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11 Settembre 2024
9:00

Questo uccello “perduto” è stato riscoperto e fotografato per la prima volta dopo 44 anni

Il trillatore di Mussau non si vedeva dal lontano 1979, ma una recente spedizione è riuscita a riscoprirlo e scattare le prime foto della storia di questo rarissimo uccello.

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Foto di Joshua Bergmark/Ornis Birding Expeditions

Nel giugno 2024, un gruppo di birdwatcher ha fatto una scoperta straordinaria, ritrovando il trillatore di Mussau, un raro uccello passeriforme avvistato per la prima volta in 44 anni sull'isola di Mussau, Papua Nuova Guinea. L'ultima documentazione di questo uccello risaliva infatti al 1979, e la specie era considerata "perduta" nell'ambito del progetto Search for Lost Birds, una collaborazione tra l'American Bird Conservatory (ABC), Re:wild e BirdLife International alla ricerca degli uccelli ormai ritenuti estinti.

La spedizione che ha portato alla riscoperta di questo uccello è stata guidata dall'australiano Joshua Bergmark, co-fondatore di Ornis Birding Expeditions, specializza in viaggi ornitologici. Dopo dieci giorni di esplorazioni attraverso le foreste di Mussau, il gruppo aveva già avvistato tre delle quattro specie endemiche e simbolo dell'isola: il monarca pettobianco, il codaventaglio di Saint Matthias e il il pigliamosche di Mussau. Restava ancora da trovare solo il misterioso ormai perduto trillatore di Mussau (Lalage conjuncta).

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Uno degli individui avvistati durante la spedizione. Foto di Joshua Bergmark/Ornis Birding Expeditions

Per facilitare la ricerca, il gruppo ha ottenuto anche un vecchio veicolo adibito un tempo ad ambulanza per avventurarsi più a fondo nella foresta. Dopo un'ora di guida, i viaggiatori sono però scesi e hanno iniziato a camminare a piedi. E mentre alcuni erano fermi alla base di una ripida collina in attesa del ritorno della guida che li avrebbe accompagnati su per la collina, un membro del gruppo ha notato alcuni uccelli tranquilli posati su un albero vicino. E con grande sorpresa, si trattava proprio del trillatore perduto.

Presto anche il resto del gruppo ha raggiunto il punto e, per la prima volta nella storia, sono state scattate fotografie e ottenute registrazioni audio della specie. In totale, sono stati documentati nove individui in almeno tre gruppi distinti. Bergmark ha descritto l'incredibile momento: «Di solito si sente il richiamo di questi uccelli prima di avvistarli. Ma in questo caso, uno dei partecipanti li ha avvistati senza averli ancora sentiti. Erano lì, insieme ad altri uccelli, mentre si nutrivano in tranquillità».

Nonostante questa eccezionale riscoperta, la specie rimane però tutt’ora in serio pericolo di estinzione. L'IUCN lo ha inserito nella categoria "Vulnerabile" della sua lista delle specie minacciate, soprattutto a causa del disboscamento sull'isola, iniziato negli anni 80.  Questa riscoperta rappresenta quindi una vittoria per la conservazione, ma anche un promemoria sulla fragilità degli ecosistemi di Mussau. Specie endemiche come Lalage conjuncta dipendono dalla protezione del loro habitat, minacciato dalla continua deforestazione e dall'inesorabile e rapida avanzata delle attività umane.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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