Finalmente una buona notizia per gli ultimi rarissimi delfini di fiume rimasti nel Mekong, in Cambogia. Secondo il ministro dell'agricoltura, delle foreste e della pesca, Dith Tina, il numero di individui che nuotano nel Mekong ha superato quota 100 esemplari, un segnale molto incoraggiante per una specie iconica, ma ormai a un passo dall'estinzione.
L'orcella asiatica, o delfino dell'Irrawaddy (Orcaella brevirostris), è un cetaceo schivo, che vive nei pressi delle coste, negli estuari e in alcuni tratti di fiume di alcune regioni dell'Asia sud-orientale. È riconoscibile per la sua testa arrotondata e per il rostro – il classico "becco" da delfino – quasi assente. Un tempo, l'orcella asiatica nuotava liberamente anche lungo gran parte del fiume Mekong, fino al delta in Vietnam.
Tuttavia, la popolazione nel fiume è diminuita drasticamente da circa 200 esemplari, registrati nel primo censimento del 1997, a soli 89 nel 2020. Le principali cause di questa riduzione sono la pesca illegale, le persecuzioni dirette da parte dei pescatori, la perdita di habitat e l'inquinamento da plastica. Ora, fortunatamente, la specie sta finalmente vivendo una rinascita nel suo habitat naturale.
Durante una cerimonia per celebrare la Giornata Nazionale della Pesca, Dith Tina ha annunciato con orgoglio che: "Attualmente, abbiamo circa 105 delfini." Nel primo semestre di quest'anno, infatti, sono nati ben 8 nuovi cuccioli, anche se due di questi non sono purtroppo riusciti a sopravvivere. Questo incremento è in linea con le altrettante 8 nascite dell'anno scorso, a cui però vanno sottratti anche cinque individui trovati morti.
Il ministro ha sottolineato che l'aumento numerico è il risultato di misure più rigorose contro la pesca illegale e l'utilizzo di reti e ami vietati e pericolosi per i cetacei. Un risultato in un certo senso inaspettato, considerando che lo scorso anno l'allora leader della Cambogia, Hun Sen, aveva fatto marcia indietro su una nuova legge per tutelare la specie.
La specie è comunque considerata "In pericolo" nella Lista Rossa delle specie minacciate della IUCN e una delle preoccupazioni maggiori secondo gli esperti riguarda il fatto che circa il 70% della popolazione è ormai troppo vecchio per riprodursi. A complicare ulteriormente la situazione, c'è poi l'habitat frammentato e ridotto dalle dighe costruite a monte, in Laos e Cina, e i cambiamenti climatici, che alterano i livelli dell'acqua del fiume.
Ma nonostante queste minacce costanti, la recente crescita della popolazione nel Mekong offre finalmente una nuova speranza per il futuro dell'orcella asiatica. La comunità internazionale e le popolazioni locali devono però continuare a lavorare insieme per proteggere questi affascinanti cetacei e il loro habitat, garantendo che il fiume Mekong possa rimanere una casa sicura per i delfini dell'Irrawaddy anche per le generazioni future.