Passeggiando in giardino o osservando attentamente l'esterno di balconi, terrazze e finestre, può capitare di notare piccoli insetti simili ad api o vespe che entrano ed escono da minuscoli fori rotondi nel legno. Che si tratti di tronchi, assi, travi, ciocchi o persino infissi, porte e finestre, questi minuscoli buchi possono essere il segnale di un'attività frenetica, affascinante e soprattutto indispensabile per noi e l'ambiente.
Molte specie di api selvatiche, a differenza delle più note api da miele, sono infatti solitarie e nidificano in piccole cavità e forellini nel legno, nelle pareti o su altre strutture all'esterno dei nostri giardini o balconi. Tuttavia, non sono le api solitarie non sono le uniche a farlo e spesso non sono neanche in grado di scavare da sole queste cavità.
Proprio per questo, possiamo aiutarle noi con cannucce e altro materiale di legno forato, come gli ormai noti bug hotel, veri e proprio condomini per tanti insetti preziosi oggi in difficoltà.
Quali insetti fanno buchi nel legno?
Sono tanti gli insetti che scelgono il legno come luogo ideale per deporre le proprie uova, creando piccoli buchi e gallerie che diventeranno poi la culla per le loro larve. Tra questi, i più noti sono le termiti, i tarli e altri coleotteri che si nutrono proprio di legna, causando talvolta danni significativi anche all'interno delle case, infestando mobili, travi e tavoli. Altri insetti, invece, come appunto le api solitarie e alcune piccole e innocue vespe, utilizzano forellini preesistenti e gallerie scavate nel legno semplicemente per deporre le loro uova e immagazzinare polline e nettare per nutrire le future larve.
Questi insetti non danneggiano il legno e tra le specie più note e comuni di api solitarie abbiamo l'ape legnaiola (Xylocopa violacea), che è anche la più grande di tutte e che può scavare direttamente nel legno marcescente con le sue forti mandibole. Molte altre api solitarie, invece, non sono in grado di scavare e hanno quindi bisogno di piccoli forellini già esistenti. Proprio per questo, questi preziosi insetti impollinatori sono in declino. Tra questi troviamo le api caldatrici del genere Anthidium, le piccole osmie, le specie del genere Megachile e tante altre.
Queste piccole api sono innocue e in difficoltà, anche perché non riescono più a trovare con facilità fori adatti per nidificare. Ospitare api o vespe solitarie, non crea alcun problema e anzi, può essere anche una bella esperienza per conoscere e apprezzare la biodiversità e il comportamento di questi insetti. Diverso, invece, è se stia ospitando larve di insetti che mangiano direttamente il legno e possono per questo danneggiare mobili o travi. Ma come fare per capire quali insetti ci sono nei buchi?
Come capire se nei buchi del legno ci sono le api?
Capire se nei buchi del legno ci sono delle api solitarie non è così difficile. Queste api, infatti, generalmente fanno nidi in fori relativamente grandi (almeno 4 o 5 millimetri), come quelli delle cannucce, tanto per fare un esempio. Se in un buco c'è quindi un’ape solitaria, potremmo vederla andare avanti e indietro mentre immagazzina polline e nettare per le sue future larve. Una volta riempita la cavità e deposto le uova, l'ape tapperà poi l'apertura con materiale vegetale, foglie, fango o lanuggine, a seconda della specie.
Queste api non sono per nulla aggressive, spesso non possono pungere e soprattutto non danneggiano il legno e sono in declino. Ospitarle fuori al balcone o in giardino è quindi un grande aiuto per l'ambiente. Diverso è il discorso se troviamo invece forellini molto piccoli (circa un millimetro) dentro casa, su mobili, tavoli o travi. In quel caso, molto probabilmente si tratta di tarli, che si sono già nutriti del legno e sono usciti come adulti da quel foro. Potremmo quindi avere un'infestazione, ed è forse il caso di intervenire.
Per quanto riguarda le api solitarie, invece, niente panico, continuiamo a ospitarle e, perché no, diamole anche una mano. Possiamo farlo costruendo o acquistando bug hotel, mettendo in balcone e in giardino fasci di cannucce (le piante, non quelle per le bevande!), e contribuire così a sostenere loro e il preziosissimo lavoro da impollinatrici che fanno anche per noi. Possiamo farlo sia in campagna che in città, magari aiutandole anche piantando fiori amici degli insetti, utili anche per farfalle, falene e tanti altri piccoli animali.