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3 Luglio 2024
12:23

Questa lontra è stata avvistata nel Tevere dopo 50 anni di assenza: le prime immagini

La lontra è tornata nel Tevere dopo cinquant’anni di assenza. Le immagini catturate dalle fotocamere termoattivabili dell’ANVA (Associazione Naturalistica Valle dell’Aniene) potrebbero smentirne l’estinzione nell’area.

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La lontra è tornate nel Tevere dopo cinquant’anni di assenza. L’Associazione Naturalistica Valle dell’Aniene (ANVA), nell’ambito di ricerche finalizzate allo studio della distribuzione di vertebrati nel nord-est romano, è riuscita a documentarne la presenza nel bacino del Tevere, a cinquant’anni dal suo ultimo avvistamento.

La lontra eurasiatica (Lutra lutra) è un mammifero appartenente alla famiglia dei Mustelidi che ha subìto un significativo declino in Italia, e nel resto d'Europa durante il XX secolo, arrivando a estinguersi localmente.

Il declino della lontra nel Lazio è iniziato negli anni Sessanta per poi giungere a una situazione catastrofica nel 1975. Le bonifiche effettuate nelle aree delle Paludi Pontine e del Tevere nel periodo compreso tra il 1910 e il 1930 influirono drammaticamente sulla popolazione originaria, dividendola in piccoli nuclei disgiunti. La frammentazione dell’areale, con l’isolamento delle sottopopolazioni, ha poi provocato rapide estinzioni locali.

L’ultimo dato certo sulla sua presenza nel Tevere, precisamente nel tratto da Nazzano a Monterotondo, risale all’inverno del 1972, quando venne catturato un maschio proprio a Nazzano, vicino alla confluenza con il fiume Farfa.

Gli ultimi siti popolati da questa specie nel Lazio sono stati i fiumi Fiora, Mignone e Tafone, successivamente è stata considerata esitinta. Segnali positivi però erano già arrivati quando un nuovo nucleo è stato scoperto dal WWF nella provincia di Frosinone nel 2022, all'interno del bacino del Garigliano, al confine tra la Campania e il Molise.

A novembre del 2023, una delle fotocamere termoattivabili posizionate dall’ANVA è riuscita a filmare un individuo mentre attraversa un albero caduto in acqua, a soli 20 km a Nord del G.R.A., alle porte di Roma. Dopo il successo di questa prima osservazione sono state installate altre fotocamere con l’obiettivo di localizzare questa specie. Secondo gli esperti dell'associazione, «l’osservazione della lontra in quest’area potrebbe indicare una potenziale espansione dell’areale da Est o da Sud, oppure mettere in discussione le presunte estinzioni in questa regione, poiché potrebbe trattarsi di un individuo di una popolazione relitta del bacino del Tevere».

Lo studio pubblicato sulla rivista scientifica Natural History Sciences (NHS) conferma l’importanza di un continuo monitoraggio per ottenere informazioni necessarie per la conservazione della lontra nell’Italia Centrale.

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Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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