Nella suggestiva isola di Mull, in Scozia, una storia che ha come protagoniste una famiglia di aquile sta catturando l'attenzione di ornitologi e amanti della natura, svelando un comportamento mai osservato prima d'ora. Una coppia di aquile di mare dalla coda bianca (Haliaeetus albicilla), il più grande rapace d'Europa, ha infatti mostrato un lato premuroso e inedito del loro carattere, prendendosi cura di un figlio rimasto ferito per oltre un anno e ben oltre le normali cure parentali tipiche della specie. Hanno persino rinunciato a riprodursi, pur di accudirlo.
Tutto ha avuto inizio lo scorso anno, quando un nido di aquila di mare, situato in cima a un grande frassino, è crollato a causa delle condizioni meteorologiche insolitamente estreme che hanno colpito l'isola alla fine di luglio. I due pulli, ormai quasi pronti a spiccare il loro primo volo, sono caduti con il nido, scomparendo tra i rami spezzati e la vegetazione. Inizialmente, si temeva che entrambi i piccoli fossero purtroppo morti. Tuttavia, poco dopo, uno dei due giovani è riemerso, apparentemente illeso, ed è stato visto volare insieme ai suoi genitori pochi giorni dopo.
I timori per il destino del secondo figlio sono inevitabilmente aumentati quando non è stato avvistato per giorni, fino a quando, inaspettatamente, è comparso a terra qualche tempo dopo, incapace però di volare e costretto a camminare per via di una brutta ferita all'ala causata dallo schianto. Nell'autunno seguente, quando ormai suo fratello aveva già lasciato definitivamente la famiglia, il giovane rimasto ferito è poi ricomparso. La ferita era ormai rimarginata, tuttavia i suoi voli erano brevi, goffi e incerti e con l'arrivo dell'inverno la sua sopravvivenza sembrava praticamente impossibile.
Il colpo di scena è arrivato in primavera, quando Dave Sexton, responsabile locale della Royal Society for the Protection of Birds (RSPB), ha assistito a qualcosa di mai visto prima. Monitorando il territorio della coppia, ha sentito il richiamo inconfondibile di un giovane che chiedeva cibo. Poi, incredibilmente, è apparsa proprio l'aquila ferita, seguita da uno dei due genitori che aveva pescato un pesce per lei. Questo comportamento viene normalmente osservato solo poco dopo l'involo, nessuno si aspettava potessero farlo dopo così tanto tempo.
Il giovane è poi atterrato accanto al genitore, ricevendo il pesce e nutrendosi sotto gli occhi increduli degli osservatori. Per tutta la stagione primaverile, il giovane ha continuato a dipendere dai suoi genitori, che hanno mostrato una tolleranza e un livello di cure parentali senza precedenti. Le aquile di mare, infatti, dopo aver accudito i loro piccoli per qualche tempo fino a quando non diventano autonomi in autunno, li abbandonano, anche perché devono prepararsi per l'imminente nuova stagione riproduttiva e per una nuova covata.
La coppia di Mull, invece, ha completamente rinunciato alla nuova stagione riproduttiva, interrompendo anche la costruzione ormai avviata del nuovo nido, pur di continuare ad accudire il figlio nato nell'anno precedente. Mai prima d'ora era stato osservato un comportamento del genere in questa specie e probabilmente anche in altri rapaci. Si tratta di un lato molto intimo e completamente inedito della biologia riproduttiva di uccelli considerati solitamente poco amorevoli e persino privi di emozioni.
Un recente scatto fotografico, inoltre, ha dimostrato che l'aquila ferita sta bene, nonostante un'evidente deformità nell'articolazione della spalla dell'ala sinistra. Con tutta probabilità si tratta di una frattura saldata "male" che gli consente quindi di compiere solo brevi voli incerti. La storia inaspettata di questa famiglia pone però agli esperti molte altre domande affascinanti: fino a quando gli adulti continueranno a nutrire il loro giovane? Cosa accadrà quando raggiungerà la fase sub-adulta tra 3 o 4 anni? Si tratta di un territorio completamente inesplorato che tutti non vediamo l'ora di scoprire.
Nel frattempo, non possiamo fare altro che continuare ad ammirare questa straordinaria dimostrazione di amore da parte dei genitori e di tenacia, voglia di vivere e adattamento mostrata dal giovane ferito. Questi maestosi rapaci, un tempo estinti come nidificanti in gran parte dell'Europa, stanno fortunatamente tornando, mostrandoci anche un lato segreto e inaspettato della loro vita che potrebbe persino riscrivere i testi di etologia e biologia riproduttiva dei grandi rapaci come le aquile di mare dalla coda bianca.