Nel corso delle ultime ore una notizia ha catturato l'attenzione di tutti gli appassionati di dinosauri e videogiochi: il 30 marzo verrà rilasciato un grosso aggiornamento del videogioco Jurassic World Evolution 2 (JWE2) che permetterà ai giocatori di osservare altre 4 specie piumate di dinosauro, offrendo una ricostruzione anatomica ed etologica di questi animali scomparsi che difficilmente riusciremmo a vedere da altre parti.
JWE2 è un videogioco gestionale uscito nel corso del 2021 che, oltre ad aver attratto i videogiocatori più sfegatati del franchise di Jurassic Park, è divenuto anche un prodotto di culto per molti appassionati di paleontologia e di dinosauri. Permette infatti di scovare i fossili, di sequenziare i genomi degli antichi colossi tramite l'ambra, di effettuare scavi nei principali giacimenti fossiliferi del mondo e di gestire centinaia di dinosauri all'interno di differenti ambienti nei parchi preistorici.
Nell'ultima espansione, uscita all'inizio dell'autunno scorso, sono state già inserite quattro specie: il Barbaridactylus, l’Alamosaurus, l’Australovenator e lo Styxosaurus, tutti risalenti al Cretaceo. Ad essere da sempre però molto richiesto da parte del pubblico era la realizzazione di un "pacchetto di dinosauri" che presentasse la possibilità di osservare delle specie piumate ed è per questa ragione che alla fine Frontier Developments, l'azienda sviluppatrice del gioco, ha deciso di accontentare i fan, pubblicando questa espansione specifica sui grandi dinosauri piumati.
Tramite l'aggiornamento quindi i giocatori potranno sbloccare lo Yutyrannus, lo Jeholopterus, il Deinochirus e il Sinosauropterige, i cui fossili reali presentano delle tracce di piume o di proto piume che hanno consentito agli sviluppatori di ricostruirne l'aspetto. Anche in questo caso Frontier Developments ha collaborato con diversi paleoartisti e paleontologi, per fornire ai giocatori comportamenti e routine quotidiane scientificamente accurate per queste nuove specie. A differenza però di altri dinosauri presenti nel videogioco, come l'Archaeopteryx, queste specie non sono molto conosciute fra pubblico generalista. Quindi l'uscita di questa espansione offre una possibilità inedita di approfondire meglio la biologia e l'origine di questi animali.
Lo Yutyrannus
Lo Yutyrannus huali visse durante il Cretaceo inferiore, circa 124,6 milioni di anni fa. I suoi fossili sono stati trovati nella Formazione Yixian, nella provincia di Liaoning in Cina, ed è considerato il più grande dinosauro piumato conosciuto, con la sua lunghezza di 9 metri e i suoi 3,5/4 metri di altezza. A differenza del T.rex, di cui ancora i paleontologi discutono sulla presenza o meno del piumaggio solo in alcune aree del corpo, lo Yutyrannus presentava delle piume dalla sommità della nuca fino alla punta della coda.
Il suo nome, non a caso, significa letteralmente "tiranno piumato" ed è stato il più grande rappresentante della famiglia dei Proceratosauridae, ovvero dinosauri carnivori imparentati con i Tirannosauri. Le sue piume erano così lunghe che potevano superare i 20 centimetri, erano filamentose e non è ancora certa quale potesse essere la loro funzione.
Un grande dibattito si sta infatti svolgendo negli ultimi mesi all'interno delle aule frequentate dai paleontologi per tentare di rispondere a questo dubbio. Le principali teorie oggi sviluppate prendono quasi sempre in considerazione la termoregolazione dell'animale (la provincia di Liaoning infatti 124 milioni di anni fa presentava un clima molto freddo), la competizione sessuale e le forme di comunicazione legate alla caccia di gruppo. E proprio riguardo ai suoi mezzi di comunicazione alcuni paleontologi sono convinti che la specie potesse formare dei branchi, poiché i tre esemplari finora noti di Yutyrannus sono stati ritrovati insieme e non presentavano segni di morsi appartenenti alla loro stessa specie.
Questo comporta, seguendo sempre questa teoria, che i tre esemplari stessero cacciando in branco al momento della loro morte e che molto probabilmente erano solo una parte di un gruppo più grande che si stava muovendo insieme.
Lo Jeholopterus
Lo Jeholopterus ningchengensis è uno pterosauro che visse durante il Giurassico medio e superiore, circa 165-155 milioni di anni fa. Anch'esso è stato trovato in Cina e possiede una caratteristica peculiare che lo differenzia da tutte le altre specie di pterosauri. Per quanto infatti non fosse imparentato con i dinosauri che avrebbero portato all'evoluzione degli uccelli e non presentasse delle vere e proprie piume lungo le ali, il suo pterigio, ovvero la membrana di pelle che si estende dalla mano alle caviglie, era infatti ricoperto da un sottile strato di fibre simili a peli o piume, corte e ricurve. Secondo alcune ricostruzioni dei paleontologi, tali fibre da una parte rendevano resistente l'animale al cambio repentino di temperatura e dall'altra gli permettevano di essere completamente idrorepellente.
Dal punto di visto evolutivo, questa sua caratteristica è curiosa poiché per gli studiosi potrebbe essere una eventuale terza strada evolutiva per le strutture della pelle negli animali. Nel corso dei millenni, infatti, gli animali hanno presentato sia pellicce, ad esempio nei mammiferi, che piume nel caso degli uccelli, e Jeholopterus ningchengensis per la prima volta offre una terza opzione evolutiva: le scaglie, in questo caso, si sarebbero trasformate in un organo tegumentario differente, una via di mezzo fra peli e piume.
Il Deinochirus
Il Deinocheirus mirificus è l'unica specie erbivora presente nell'ultimo aggiornamento di JWE2 ed è un animale che visse in Mongolia nel Cretaceo superiore, circa 71-69 milioni di anni fa. Il suo nome significa "terribili braccia" o "braccia mostruose" e appartiene al gruppo degli ornitomimosauri, ovvero degli animali noti come "dinosauri – struzzo". A differenza però dei suoi parenti più prossimi come i Gallimimus, visti nel primissimo Jurassic Park, questi animali non erano adattati alla corsa e avevano notevoli dimensioni.
Le sue ossa erano talmente grandi che inizialmente alcuni paleontologi li avevano persino considerati grandi carnivori. A creare l'equivoco sono state le sue lunghe braccia, di oltre 2 metri, gli artigli di oltre 20 centimetri e la sua altezza, che nell'individuo più grande finora scoperto raggiungeva gli 11 metri.
Anche in questo caso, l'animale era coperto da una folta coltre di piume in tutto il corpo, mentre i suoi artigli non erano utilizzati per difendersi o per attaccare altri animali. La teoria infatti più in voga in questi anni è che il Deinocheirus mirificus fosse un grosso erbivoro anfibio di ambienti palustri, che trascorreva buona parte della sua giornata nei pressi dell'acqua e che sfruttava i suoi artigli per sradicare le piante e le alghe dal soffice suolo delle rive fluviali.
Ovviamente qualora fosse stato attaccato, il Deinocheirus poteva tentare di difendersi dai predatori sfruttando la sua mole e i suoi robusti artigli, ma a detta di molti paleontologi, l'impiego di queste armi avrebbero rappresentato un sistema di difesa meno efficiente rispetto alla fuga, sopratutto quando i Deinocheirus erano di fronte ai grandi carnivori.
Questa specie per difendersi quindi dai predatori come il Tarbosaurus, parente asiatico del T.rex , aveva principalmente tre opzioni: rifugiarsi in acqua, dove solitamente i predatori terrestri non si trovano a proprio agio, scappare e correre sulla terraferma, magari cercando di sfruttare l'ambiente circostante per svincolarsi dal pericolo, o combattere sperando che gli artigli slanciati potessero essere un vantaggio nei confronti degli assalitori.
Il Sinosauropterige
Il Sinosauropteryx era un parente stretto del Compsognathus e anche lui è stato ritrovato nella cinese Formazione Yixian, a pochi metri dal sito in cui è stato trovato lo Yutyrannus huali. Visse nel Cretaceo inferiore, circa 124,6-122 milioni di anni fa, ed era un piccolo teropode completamente ricoperto da piume con una coda lunga e delle braccia molto corte. Le sue piume sono tra le poche in cui all'interno si è conservato del pigmento naturale e sono state in grado di aiutarci a comprendere quale fosse la colorazione originale dell'animale.
Il Sinosauropteryx era infatti un dinosauro che presentava tonalità rossastre-ambrate, con la coda a bande più chiare e il muso con delle macchie vicine agli occhi. Tradizionalmente in oriente viene chiamato gergalmente "l'uccello drago cinese".
Probabilmente era un piccolo carnivoro saprofago, capace al massimo di ripulire l'ambiente in cui viveva dalle piccole carcasse frutto delle predazioni di altri animali. Come altri dinosauri prima e dopo di lui, il Sinosauropteryx aveva evoluto il piumaggio per difendersi dalle basse temperature che colpivano la Cina durante il periodo in cui visse.