Quasi 50.000 firme in poco più di un mese per chiedere che la ciminiera che sorge nei pressi della caserma dei Vigili del Fuoco di Pinerolo, in provincia di Torino, non venga abbattuta: l’obiettivo è proteggere la coppia di cicogne che da anni l’ha scelta come sede per il nido e che verrebbe inevitabilmente “sfrattata” e trasferita.
La ciminiera, che pur pericolante è parte fondante dello “skyline” di Pinerolo, verrà abbattuta per far spazio a un supermercato. La società ha richiesto l'autorizzazione a costruire sull’area (di proprietà privata), arrivata a marzo 2022, e il primo step sarà quello di eliminare il manufatto, che fa parte della ex setificio Vagnone.
Il progetto è di fatto in regola e il Comune sembra non avere altra scelta se non adeguarsi, pena una serie di ricorsi che con tutta probabilità – ha detto il sindaco Luca Salvai – non avrebbero successo. È stato quindi deliberato che i titolari della licenza predispongano a loro spese «una elevata postazione con piattaforma adatta ad accoglierle».
Le cicogne verrebbero insomma trasferite, e la scelta sarebbe ricaduta sul Parco Olimpico, anche se i tempi non sono ancora definitivi: è probabile che si inizi in autunno, e certamente non in periodo di cova, quello della primavera, ma nonostante le rassicurazioni la popolazione di Pinerolo è insorta. Soprattutto perché le due cicogne, uccelli migratori, sono ormai diventati stanziali e l’intera città si è affezionata alla presenza di Pina e Raul, come sono state ribattezzate.
«Quelle cicogne sono ormai simbolo della nostra città e trovo non percorribile l'idea balzana del Comune di traslocare le stesse su un palo nel parco Olimpico – ha detto Simona Casadei, che ha lanciato la mobilitazione – Le cicogne sono animali protetti e in questi giorni incominceranno a deporre le uova. Fermiamo la follia umana e salviamo un piccolo angolo di natura, che ci racconta dell'alternarsi delle stagioni, dell'amore fedele, della bellezza pacifica di questi meravigliosi animali».
La protesta si è concretizzata con una raccolta firme che ha totalizzato oltre 40.000 sottoscrizioni, cui si aggiungono quelle provenienti dai banchetti allestiti in città: «La Lipu, insieme alle altre associazioni ambientaliste locali, ha fatto presente in commissione le contraddizioni di questo progetto e ha richiesto di prendere in considerazioni alternative più adatte alla realtà dei luoghi e più rispettose delle cicogne, animali molto abitudinari e che difficilmente accettano i cambiamenti – ha detto Riccardo Ferrari, delegato Lipu di Torino – Spostare il nido di un uccello selvatico non è una cosa semplice, come ad esempio trapiantare un albero; anche realizzando l'intervento al di fuori del periodo di nidificazione si rischia fortemente l'abbandono del sito di riproduzione».
La cicogna è una specie protetta dalla normativa nazionale ed è presente nell’allegato I della direttiva Uccelli, cioè oggetto di misure speciali di conservazione. Pina e Raul nidificano sulla ciminiera di Pinerolo ormai da vent’anni.