Erano tenuti in pessime condizioni gli animali trovati nella maxi discarica abusiva scoperta a sud-ovest di Roma, sulla Portuense, al confine con il Comune di Fiumicino.
Si tratta di 40 cani, una popolosa colonia felina e tre cavalli: tutti sono stati posti sotto sequestro. Gli animali vivevano tra cumuli di rifiuti e una fognatura a cielo aperto, esposti al freddo e alle intemperie, in pessime condizioni igienico-sanitarie.
Il blitz è stato condotto dalla Polizia di Stato e dalla Polizia Locale di Roma Capitale, con l’ausilio delle Guardie ecozoofile Norsaa. Non è chiaro, al momento, se la famiglia che occupava abusivamente il terreno svolgesse illegalmente un’attività di vendita di animali, per avere risposte certe bisognerà attendere il proseguimento delle indagini e il successivo processo.
Al momento, per la maxi discarica abusiva, allestita a poche centinaia di metri dall’aeroporto di Fiumicino, una donna di 52 anni, dipendente della Regione Lazio, è finita agli arresti domiciliari.
Lo scorso dicembre, a Fiumicino, 36 cani e tre cavalli erano stati sequestrati dalle Guardie zoofile ambientali Noorsa. Tra i cani presenti nella struttura, c’erano meticci e individui di Chihuahua, Bouledogue Francese, Pastore Tedesco, Pastore Maremmano Abruzzese, Cane Corso, Volpino di Pomerania, Carlino. Nel gruppo erano presenti anche diversi cuccioli, in condizioni di totale abbandono. Così come i tre cavalli.
Il sequestro di un cane può rendersi necessario in diversi casi, il più comune, però, è quello del maltrattamento. Come recita l'articolo 544 ter del Codice penale si macchia di questo delitto «chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche».
Adottare un cane sequestrato può diventare piuttosto complicato, ma conoscendo bene i passaggi giusti e gli enti a cui rivolgersi, è possibile farlo e dare una nuova speranza a chi ha sofferto l’inferno per colpa dell’uomo.