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25 Febbraio 2022
10:30

Quando serve davvero mettere il cappottino al cane?

Il cappottino è un invenzione di noi umani e la maggior parte dei cani non ne ha bisogno. Vi sono però situazioni in cui mettere il cappottino al cane può essere utile o addirittura necessario.

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Validato dalla Dott.ssa Eva Fonti
Membro del comitato scientifico di Kodami
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Il mondo dei pet mate si divide in due. Da una parte c'è chi adora mettere il cappottino al cane e dall'altra chi invece rabbrividisce solo all'idea. Ma qual è la scelta giusta?

Prima di tutto bisogna sottolineare che il cappottino è chiaramente un'invenzione di noi esseri umani e tendenzialmente non rappresenta una necessità per il benessere del nostro cane. Non dobbiamo però dimenticare che negli ultimi secoli siamo intervenuti in maniera massiccia sulla selezione delle razze e, soprattutto negli ultimi decenni, abbiamo dato vita a caratteristiche morfologiche che possono arrecare danni ai cani. Uno di questi è appunto dato dalla scelta di prediligere la selezione di individui di taglia molto ridotta, oppure dal pelo raso e senza sotto pelo come il Pinscher, se non addirittura completamente sprovvisti del mantello, come ad esempio il Chinese Crested Dog.

Ciò significa che, sebbene in linea di massima il cappottino rappresenti una scelta dei pet mate più premurosi, vi sono però alcune rare situazioni in cui non è escluso che possa essere davvero utile. Proviamo a vedere insieme quali sono queste situazioni e quando diventa anzi necessario utilizzarlo.

Quando mettere il cappottino al cane?

I cani che potenzialmente potrebbero avere bisogno di una copertura sono soprattutto quelli con la pelle più sottile oppure con una minore presenza di grasso corporeo, come ad esempio i Chihuahua. Attenzione però a non generalizzare. Ci sono infatti cani che pur essendo di piccola taglia non soffrono eccessivamente il freddo e non sentono il bisogno di essere protetti e, allo stresso modo vi sono anche individui di razze che, nonostante una dimensione maggiore, potrebbero essere più sensibili alle basse temperature, come alcuni Amstaff o Pitbull.

Vi sono però inoltre abitudini malsane, che riguardano soprattutto coloro che vivono con cani di taglia piccola, cosiddetti "da compagnia", che possono favorire la tendenza a soffrire il freddo. Una di queste è l'usanza di portare i propri cani a spasso nella borsetta. Abituato al tepore e alla protezione del caldo involucro, il soggetto potrebbe soffrire particolarmente degli sbalzi termici una volta fuori, soprattutto se si trova in ambienti o situazioni particolarmente gelide, come ad esempio una zona ricoperta di neve. In questo caso il cappottino potrebbe tornare utile per aiutare il cane ad affrontare gradualmente il cambio di temperatura.

In realtà, cappottino a parte, visto che abbiamo toccato questo aspetto è bene aggiungere un "allert": attenzione! Un cane non deve proprio finire dentro una borsetta! E' un individuo che è dotato di quattro zampe, l'avrete notato no? Considerando pure che noi umani proprio la parola "quattrozampe" la usiamo spesso come sinonimo di "cane". Vi assicuriamo: piccolo o grande che sia a un cane piace usarle, appunto, e non è di certo nella sua natura voler rimanere sospeso dal suolo dentro un involucro.

Dal punto di vista medico, invece, esistono alcune condizioni che potrebbero rendere necessaria una protezione termica anche per cani di dimensioni superiori. Si tratta in generale di condizioni di salute piuttosto gravi come una forte anemia, una setticemia o un collasso generale che può condurre all'ipotermia. Al termine di un intervento chirurgico, infine, potrebbe essere d'ausilio il cappottino nel periodo di risveglio dall'anestesia.

Come capire se il cane ha freddo e come comportarsi

Il principale sintomo che ci permette di capire se il nostro cane ha freddo è naturalmente il tremore. In caso ci si trovi in una situazione climatica avversa, è però importante fare attenzione anche al suo comportamento generale, monitorare il suo respiro e la temperatura delle zampe e delle estremità, ovvero quelle parti del corpo più soggette al raffreddamento.

Per prevenire queste situazioni è bene, in primo luogo avere una buona conoscenza dell'individuo con cui si vive e della sua razza di appartenenza. Le razze provviste di sotto pelo oppure quelle di origine nordica sono naturalmente meno soggette a questi rischi.

Se invece si vive con cani a pelo raso, è bene prestare particolare attenzione, abituare il cane gradualmente al freddo ed evitare di sottoporlo a temperature esageratamente basse.

Un altro fattore preventivo può essere messo in atto già durante il momento dell'adozione. Chi vive in alta montagna può ad esempio escludere la possibilità di adottare cani appartenenti a razze inadatte al proprio clima e concentrarsi invece su individui dotati di una naturale protezione al gelo, come i Samoiedo o gli Alaskan Malamute.

Un ultimo fattore che aumenta la possibilità che il cane soffra il freddo e possa sentire la necessità di una protezione termica come quella del cappottino è l'età. Potrebbe infatti risultare una soluzione utile utile per i cuccioli più sensibili o per alcuni individui anziani che diventano invece più sensibili alle temperature invernali con il passare degli anni.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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