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3 Agosto 2024
18:00

Quando il cane alza il sopracciglio vuole comunicarti qualcosa

I cani usano anche la mimica facciale per comunicare. Uno studio ha dimostrato che quando alzano il sopracciglio sinistro, ad esempio, vogliono esprimendo un'emozione in particolare nei confronti del loro umano.

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I cani dimostrano le loro emozioni anche attraverso la mimica facciale. E usano un lato o un altro del corpo in generale, e del viso in particolare, per esprimere ciò che provano. Quando alzano il sopracciglio sinistro, ad esempio, è stato dimostrato da uno studio scientifico che ha analizzato la lateralizzazione delle emozioni che stanno esprimendo gioia nel rivedere il proprio umano di riferimento.

Il discorso in realtà è più complesso e non riguarda solo il movimento del sopracciglio, ma dell'intera mimica facciale e anche del movimento di orecchie e testa. Tutte parti che che si modificano a seconda delle situazioni in cui si trova il cane e della sua risposta emozionale e cognitiva.

Lo studio è stato condotto dal professore Miho Nagasawa del dipartimento di Scienze Animali dell'Università di Azabu a Sagamihara, in Giappone, nel 2019. L’esperto aveva già analizzato in una ricerca del 2009 che lo scambio di sguardi tra cane e persona di riferimento fa aumentare il livello di ossitocina nell’umano. Questo solo per sottolineare che la relazione tra cani e umani si basa su uno scambio emozionale che non solo viene espresso attraverso posture e mimiche facciali, come appunto l’alzare il sopracciglio sinistro da parte dell’animale per esprimere felicità nel vedere il proprio umano, ma anche da una osmosi emozionale che passa attraverso la chimica vera e propria.

Per riuscire a scoprire tutti i movimenti facciali che un cane fa quando vede la persona a cui è legato, il team guidato da Nagasawa ha utilizzato delle telecamere ad alta velocità per monitorare le espressioni dei quattro zampe. Così sono riusciti a distinguere il movimento del sopracciglio sinistro verso l’alto quando venivano riuniti ai loro umani di riferimento circa mezzo secondo dopo averli visti.

Il motivo per cui esprimono così quella che viene definita come un’emozione positiva, ovvero di gioia, può essere ricondotto alla dimostrata teoria (anche negli esseri umani) della lateralizzazione del cervello. Il lato sinistro ha il compito di elaborare situazioni già vissute e quello destro risponde a eventi nuovi ma esternamente ciò si manifesta al contrario. Dunque una forte emozione (una vera e propria sorpresa) come quella di rivedere il proprio umano, dopo aver vissuto situazioni complesse come quelle a cui i cani del test sono stati sottoposti e di cui diremo a breve, giustificherebbe il movimento del sopracciglio sinistro.

I cani che hanno partecipato alla ricerca – Barboncini, Labrador e Golden Retriever – sono stati posti davanti a una serie di tende nere che, una volta aperte, hanno mostrato agli animali il loro umano o uno sconosciuto. Sul viso dei cani sono state prima apposte delle etichette colorate per far sì che attraverso la visione rallentata delle immagini si potessero poi distinguere anche i più rapidi movimenti facciali.

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È così che si è arrivati a calcolare che mezzo secondo dopo aver visto la persona di riferimento i cani hanno alzato il sopracciglio sinistro, mentre di fronte allo sconosciuto hanno mosso l’orecchio sinistro.

«Abbiamo esaminato se i cani dimostrano una maggiore lateralità facciale quando si riuniscono con i loro umani rispetto a quando incontrano una persona sconosciuta in una situazione sconosciuta – spiegano i ricercatori nel paper – Abbiamo anche esaminato se la lateralità osservata fosse specifica per stimoli sociali positivi (cioè la persona di famiglia) o una risposta generale a stimoli positivi non sociali (cioè i giocattoli). I risultati hanno mostrato che il sopracciglio sinistro si muoveva di più quando la persona di riferimento era presente. Non è stata osservata alcuna distorsione in termini di movimento delle sopracciglia quando i cani vedevano giocattoli attraenti. Questi risultati suggeriscono che i cani mostrano lateralità facciale in risposta a stimoli emotivi. Questa lateralità è specifica degli stimoli sociali, probabilmente riflette l'attaccamento del cane all’umano di riferimento».

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Martina Campanile
Istruttrice cinofila
Sono istruttrice e riabilitatrice cinofila con approccio Cognitivo-Zooantropologico, mi occupo di mediare nella relazione tra cane e umano: sin da piccola è un tema che mi ha affascinato e appassionato. Sono in continuo aggiornamento e penso che non si smetta mai di imparare, come mi insegna ogni giorno Zero, un meticcio sardo che è il mio compagno di vita.
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