I gatti sono animali crepuscolari: piccoli predatori che, da bioritmo, sono più attivi nelle ore che vanno dal tramonto all’alba. Questo perché il loro antenato, il gatto selvatico africano, usciva in esplorazione e a cacciare di notte, protetto dal buio dagli altri predatori e maggiormente nascosto alle potenziali prede.
Oggi il gatto domestico, soprattutto quello che vive esclusivamente in casa, ha regolato maggiormente i suoi ritmi su quelli degli esseri umani ma è innegabile che mantenga una particolare predisposizione all’attività negli orari serali e notturni. Questo aspetto biologico varia però molto anche a seconda del temperamento e del carattere del gatto e della sua età: i gatti più giovani tendenzialmente sono appunto più attivi, hanno una maggiore voglia di giocare ed esplorare ed è frequente che diano sfogo alle energie a partire dal crepuscolo. Vediamo allora quando i gatti sono più attivi.
Perché i gatti sono più attivi di notte
Come anticipato, i gatti in quanto animali crepuscolari hanno un bioritmo di base differente rispetto a quello degli esseri umani. Mentre il pet mate dorme molti gatti dedicano più o meno tempo alle attività che prediligono: esplorare il territorio, cacciare (nel caso di gatti domestici può tradursi in gioco), nutrirsi, usare la lettiera.
È frequente dunque sentire, in orario serale o notturno, il gatto miagolare, correre, saltare e mangiare, appunto. Altri si dedicano al grooming, e cioè alla toelettatura, leccandosi per ripulire il mantello, eliminare il pelo morto e in generale rilassarsi prima di dormire. I gatti che vivono in parte fuori casa, e possono entrare e uscire liberamente, possono invece sfruttare le ore serali per uscire ed esplorare, ingaggiando di volta in volta combattimenti territoriali con altri gatti o interazioni amichevoli – accoppiamento compreso – oppure semplicemente per individuare un luogo sicuro e confortevole all’aperto in cui schiacciare un pisolino.
Età e temperamento del gatto
A seconda dell’età del gatto, però, cambiano i livelli di energie e anche il fabbisogno di sonno e attività. I gattini di poche settimane trascorrono molto tempo a dormire vicini alla madre, e via via che crescono, più o meno sino ai sei mesi, sono molto giocosi, curiosi ed energici, impegnati a interagire con l’ambiente che li circonda, con la madre, con i fratelli e anche con gli esseri umani. Dai 6 mesi circa sino al compimento dell’anno i livelli di energia restano alti, così come il desiderio di esplorare e sfogare istinti di caccia e gioco.
Dai 2 anni in poi il gatto si può considerare adulto, e – sempre a seconda del temperamento e della genetica – tendono a calmarsi, pur restando comunque attivi. In questa fascia d’età, quella che li accompagna sino all’età anziana (generalmente superati i 10 anni) le loro modalità di gioco e interazione con l’ambiente cambiano anche a seconda dell’ambiente in cui sono inserito e della stimolazione che ricevono. È quindi molto importante assicurarsi che abbiano abbastanza stimoli, soprattutto se vivono esclusivamente in casa, per evitare che scivolino nella noia e nell’apatia con ricadute negative sia sul piano fisico sia su quello psicologico e mentale.
Ambiente e routine del gatto
L’ambiente riveste quindi un ruolo fondamentale nella qualità della vita del gatto, ed è molto importante che sia in linea con i suoi bisogni di specie. Un gatto felice e sereno è infatti un gatto che vive in un luogo adatto a soddisfare tutti i suoi principali bisogni, e contrariamente a quanto si possa pensare la presenza di stimoli adeguati e un arricchimento ambientale – dai giochi ai tiragraffi passando per mensole e altri complementi d’arredo che gli consentono di saltare, esplorare e tenersi in esercizio – consente loro di sfogare in modo adeguato energie e stress accumulato.
Anche la routine gioca un ruolo importante nella vita del gatto. Si tratta di animali abitudinari, che non amano particolarmente gli sconvolgimenti e che ne risentono anche alla luce della loro sensibilità. Impostare una routine può diventare decisivo soprattutto se si vuole evitare di abituarli, per esempio, a cercare il cibo o a giocare in orario notturno. Se il gatto si abitua a mangiare e a giocare diverse ore prima che il pet mate si corichi, è facile che regoli i suoi ritmi su queste basi, prevenendo così risvegli improvvisi notturni.
Giochi e stimolazione
Il gioco è una parte fondamentale della vita del gatto, una dimensione cui va dedicato spazio per consentirgli di sfogare istinti e propensioni che in natura si concretizzano solitamente nella caccia ed esplorazione del territorio. I gatti, come detto, sono animali predatori, e hanno bisogno di esercitare questi istinti di caccia e di esplorazione: offrire giochi e attività adatti può soddisfare questi bisogni e fornire loro la stimolazione mentale e fisica necessaria.
Al netto delle caratteristiche e del carattere del singolo gatto, più sono abituati al gioco e più interagiscono e si attivano in questi momenti, a patto di trovare giochi che suscitano il loro interesse. Alcuni gatti preferiscono giocattoli rumorosi o che si muovono, per esempio, altri amano inseguire cordicelle o nastri trascinati per casa, altri preferiscono nascondersi e tendere agguati. La cosa importante è dedicare del tempo ogni giorno per giocare con il gatto in modo strutturato, sessioni anche da dieci minuti possono fare la differenza nel mantenerlo sano e felice.