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23 Ottobre 2021
15:00

Quando e perché si è estinto il lupo giapponese

Il lupo giapponese (Canis lupus hodophilax) era una sottospecie di lupo grigio (Canis lupus) che viveva nell'arcipelago giapponese, precisamente sulle isole di Honshū , Shikoku e Kyūshū, ad oggi considerato ufficialmente estinto. È stato oggetto di un'importante ricerca pubblicata in pre-print che ha indagato l'origine dei cani moderni, che ha dimostrato che il lupo giapponese è il parente più stretto conosciuto dei cani di oggi.

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Il lupo giapponese (Canis lupus hodophilax) era una sottospecie di lupo grigio (Canis lupus) che viveva nell'arcipelago giapponese, precisamente sulle isole di Honshū , Shikoku e Kyūshū, ad oggi ufficialmente estinto. Il nome deriva dal greco e vuol dire guardiano del percorsoin quanto il lupo nella cultura giapponese era ritenuto il protettore dei viandanti. Nella religione shintoista infatti, il lupo è considerato un messaggero degli spiriti che tutela i raccolti dagli animali selvatici come cinghiali e cervi.

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Rappresentazione di un lupo con la luna piena di Yoshitoshi del 1890

Il lupo giapponese è stato oggetto di un'importante ricerca pubblicata in pre-print che ha indagato l'origine dei cani moderni. Dallo studio è emerso che il lupo giapponese è il parente più stretto conosciuto dei cani attuali, aggiungendo nuovi pezzi sulla provenienza di questi animali domestici con cui oggi conviviamo quotidianamente. Il lupo giapponese è stato anche tra i protagonisti di un film del 2012,  Wolf Children, che parla dell'ultimo individuo rimasto, capace di trasformarsi in un uomo e generare prole con una donna, dando vita a figli ibridi uomo-lupo.

Il lupo giapponese e i quattro reperti conservati

Il lupo giapponese è più piccolo rispetto alle altre sottospecie di lupo grigio, ha le zampe più corte e un mantello più liscio rispetto al lupo eurasiatico (Canis lupus lupus). Arrivava infatti ad un'altezza di circa 56–58 cm al garrese, ma era un po' più grande del lupo arabo (Canis lupus arabs). Ci sono solo quattro reperti imbalsamati di lupo giapponese conservati nei musei: al Museo Nazionale della Natura e della Scienza, nell'Università di Tokyo e del Wakayama in Giappone e nel Museo Nazionale di Storia Naturale di Leida nei Paesi Bassi. Alcuni resti scheletrici sono invece stati ritrovati in diversi siti archeologici, come ad esempio tra i depositi di conchiglie di Torihama, risalenti al periodo che va dal 10.000 al 250 a.C. Nell'arcipelago giapponese viveva insieme ad un'altra sottospecie, il lupo di Hokaido (Canis lupus hattai), anch'esso estinto.

L'ultimo lupo giapponese e la sua estinzione

L'ultimo lupo giapponese è stato catturato e ucciso nel 1905 in Giappone, precisamente a Washikaguchi, nella prefettura di Honshu Nara. Da quel momento diversi avvistamenti sono stati segnalati, fino al 1997, ma nessuno di questi è stato confermato. È quindi considerato ufficialmente estinto e il motivo è dovuto alla diffusione della malattia della rabbia nel 1736 nei cani del Giappone orientale. Non ci volle molto affinché la malattia colpisse anche i lupi, il che ha portato all'instaurazione di una politica nazionale di uccisione del lupo. Nel giro di una sola generazione la sottospecie giapponese si estinse e non ne rimase più alcuna traccia. Alcuni riportano anche che la sua estinzione sia dovuta al fatto che gli esemplari affetti da rabbia diventavano più aggressivi e, insieme alla perdita di habitat, ciò ha portato gli individui ad entrare in conflitto con gli agricoltori, i quali li hanno spesso uccisi.

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