Il lipote (Lipotes vexillifer) è un delfino d'acqua dolce della Cina, soprannominato anche la Dea dello Yangtze, in riferimento al fiume Yangtze o azzurro dove viveva, in quanto si riteneva proteggesse i pescatori e i barcaioli che passavano di là. Secondo la cultura popolare cinese, il lipote era l'incarnazione di una bellissima ragazza che, trasportata su una barca dal malvagio patrigno che voleva venderla al mercato, è riuscita a fuggire immergendosi nel fiume, dopo che il patrigno aveva cercato di approfittarsi di lei.
Una tempesta distrusse poi la barca e la ragazza emerse dal fiume con le sembianze di un bellissimo delfino, il lipote per l'appunto, che da quel giorno in poi protesse tutti coloro che attraversavano quelle acque, e considerato anche simbolo di pace e prosperità. Purtroppo, soprattutto a causa dell'impatto antropico, il lipote è considerato dalla IUCN (International Union for Conservation of Nature) come in pericolo critico e probabilmente estinto. L'ultimo avvistamento è infatti avvenuto nel 2007, dopodiché di lui non ci sono state più tracce.
Il lipote, il delfino bandiera bianca
Il lipote è un delfino lungo circa due metri e mezzo e dal peso di circa 135-230 chilogrammi. La sua durata di vita in natura è di circa 24 anni e presenta una colorazione bluastra-grigiastra sulla parte superiore e bianca nella parte inferiore. La parte più caratteristica dell'animale è la pinna dorsale: questa infatti è posta un po' più indietro sul corpo rispetto agli altri delfini ed è di colore chiaro e di forma triangolare, motivo per cui il lipote viene anche soprannominato bandiera bianca.
Quando nuota sotto la superficie del fiume infatti ricorda proprio una bandiera ed è, grazie a questa, facilmente riconoscibile. Il suo rostro è leggermente all'insù e la vista non è particolarmente efficiente, motivo per cui si affida principalmente all'ecolocalizzazione per spostarsi. Può arrivare ad una velocità di ben 60 chilometri orari quando fugge da un pericolo, come un predatore che tenta di acciuffarlo. Vive nel fiume Yangtze e preda pesci di diverse dimensioni e specie.
Il declino e la probabile estinzione del lipote
Si stima che la popolazione di lipote consistesse in circa 6.000 esemplari negli anni '50, ma si sarebbe poi ridotta velocemente, passando a poche centinaia negli anni '70, fino a soli 13 individui nel 1997. L'ultimo avvistamento certo a tutti gli effetti è stato nel 2004, ma nel 2007 un grande delfino nello Yangtze è stato filmato ed identificato come quasi certamente un lipote. Le cause che hanno portato alla sua probabile estinzione sono principalmente di origine antropica e si ritiene che sia la prima specie di delfino nella storia che l'uomo ha fatto scomparire.
Le minacce alla specie sono state diverse: da una parte, nel periodo che va dal 1958 al 1962 in cui il Partito comunista cinese ha portato avanti una campagna economica e sociale, la venerazione di questo animale è stata bandita ed è cominciata la caccia per la sua pelle e la sua carne, contribuendo così al suo declino. Ma non è stata l'unica causa: man mano che l'economia della Cina progrediva, la pressione sul fiume aumentava sempre di più, e i rifiuti industriali e residenziali confluivano proprio nello Yangtze, aumentando anche la probabilità di infezioni parassitarie.
Inoltre, il traffico navale si è intensificato e le collisioni del lipote con le imbarcazioni erano sempre più frequenti. Anche la pesca è aumentata e il delfino veniva spesso accidentalmente catturato, impigliandosi negli attrezzi da pesca. Le prede sono anche diminuite notevolmente, così come il suo habitat, e l'inquinamento acustico non permetteva al lipote di orientarsi correttamente. Infine, anche la costruzione della diga delle tre gole e le azioni poco tempestive per tutelare la specie l'ha portato alla probabile estinzione.
I tentativi per salvare il lipote
Negli anni '70 il governo cinese ha vietato l'uccisione deliberata del lipote e limitato la pesca, istituendo anche nel 1978 il Centro di ricerca sui delfini d'acqua dolce. Accortosi del rapido declino dell'animale, nei due decenni successivi sono state tentate diverse catture per portare il lipote in una riserva, farlo riprodurre, e poi reintrodurlo nello Yangtze in migliori condizioni. A causa della difficoltà di cattura però, il piano di conservazione non è andato a buon fine.
Nel 1996 è stato poi fondato il Lipote Dolphin Conservation Foundation di Wuhan, che si occupava di conservare in vitro le cellule del lipote e sono state successivamente costruite diverse aree protette dove la pesca era vietata e il lipote era attivamente protetto. Nel 2001, il governo cinese ha approvato un Piano d'azione per la conservazione dei cetacei del fiume Yangtze ma i fondi non erano abbastanza per poterla mettere in pratica.
Nel 1992 a Wuhan hanno anche costruito un delfinario per ospitare i lipoti e farli vivere in un ambiente protetto. Purtroppo, nessuna di queste strategie sembra però aver funzionato. Una spedizione condotta da 30 ricercatori nel fiume Yangtze nel 2006 non ha rilevato neanche un individuo in vita. La ricerca, pubblicata su Biology Letters nel 2007, ha fatto concludere ai ricercatori che "il lipote è ora probabile che sia estinto, probabilmente a causa di catture accessorie insostenibili nella pesca locale ".
Purtroppo, ci sono davvero basse probabilità che esista ancora qualche individuo di lipote, anche se non è stato ancora dichiarato ufficialmente estinto. Con lui se ne va, oltre che un'intera specie con le sue conseguenze ecologiche, anche un simbolo culturale per il popolo residente vicino al fiume Yangtze, simbolo di protezione, pace e prosperità.