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17 Giugno 2024
19:00

Quali squali ci sono in Italia e dove puoi trovarli

Nei mari italiani sono presenti decine di specie diverse di squali, tra cui la verdesca, il mako, lo squalo volpe, lo squalo elefante e il famigerato squalo bianco. La maggior parte di questi sono molto difficili da osservare, in serio pericolo di estinzione e la loro presenza non deve destare preoccupazione.

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In Italia, e più in generale nel Mediterraneo, vivono almeno 47 specie diverse di squali. Tra queste, alcune delle più conosciute o comuni sono la verdesca, il mako, lo squalo volpe, lo squalo elefante, lo squalo bianco e il capopiatto. Quasi tutte queste specie possono essere osservate occasionalmente in tutti i mari italiani, poche più vicine alla costa, mentre la maggior parte preferisce le acque più profonde del mare aperto. È importante però sottolineare che la presenza degli squali nei nostri mari non deve destare alcuna preoccupazione, anzi.

Si tratta di animali difficilissimi da avvistare e che raramente attaccano l'uomo, quasi sempre per sbaglio. Per di più, si tratta di predatori indispensabili per la salute dei nostri mari. La loro presenza nelle acque italiane, che passa perlopiù inosservata, dovrebbe quindi stimolare soprattutto curiosità e rispetto verso questi affascinanti e antichi abitanti del mare: quasi tutte le specie presenti nelle acque italiane, infatti, sono in declino e rischiano seriamente l'estinzione.

Dove si possono trovare squali in Italia?

Gli squali possono essere avvistati lungo tutte le coste italiane, senza particolari preferenze geografiche. Tuttavia, alcune specie negli ultimi anni hanno mostrano particolari tendenze che potrebbero essere legate alla disponibilità di cibo, alla sicurezza riproduttiva, oppure semplicemente a un numero maggiore di bagnanti e osservatori. Per esempio, lo squalo elefante (Cetorhinus maximus) è stato avvistato più frequentemente negli ultimi anni soprattutto nell'Adriatico e lungo le coste pugliesi, Ionio compreso. Questo gigante gentile, nonostante la sua mole impressionante, si nutre di plancton ed è innocuo.

Il famigerato squalo bianco (Carcharodon carcharias), invece, sebbene sia stato avvistato in passato occasionalmente in tutta Italia, sembra prediligere il Canale di Sicilia, tra quest'ultima e il Nord Africa. Qui sono stati osservati soprattutto giovani individui, suggerendo che quest'area potrebbe essere un importante sito di riproduzione o di nursery. Altri squali, soprattutto quelli più comuni come verdesca, capopiatto e lo squalo volpe, possono essere avvistati in vari punti delle acque italiane, spesso in mare aperto.

Che specie di squali ci sono in Italia?

In Italia sono segnalate almeno 47 specie diverse di squali, purtroppo quasi tutte in declino, sempre più rare e minacciate dalla pesca industriale e dalle catture accidentali in reti e ami, il cosiddetto bycatch. Alcune sono più abbondanti, comuni o più facili da osservare, come la verdesca, lo squalo volpe, il capopiatto, lo squalo palombo, lo smeriglio e altre. La maggior parte delle altre specie, incluso, lo squalo bianco, sono invece estremamente rare e le segnalazioni molto sporadiche e occasionali. Vediamo però un po' più da vicino alcune delle specie più comuni o famose presenti nei mari italiani.

La verdesca

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La verdesca (Prionace glauca), conosciuta anche come squalo azzurro, è sicuramente uno degli squali più comuni nel Mediterraneo. Questo elegante predatore, con il suo corpo slanciato e la colorazione blu, può essere trovato sia in mare aperto che vicino alla costa, quando si avvicina in cerca di cibo o per partorire. Si nutre principalmente di pesci, calamari e occasionalmente altri animali marini e purtroppo è tra le specie maggiormente catturate dalle reti e dagli ami da pesca. Proprio per questo, la popolazione italiana è considerata vulnerabile e a rischio estinzione.

Lo squalo volpe

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Lo squalo volpe (Alopias vulpinus) è facilmente riconoscibile per la sua lunghissima coda a frusta, molto più sviluppata nel lobo superiore, che può essere lungo anche la metà dell'intero animale. È una specie pelagica che preferisce le acque profonde, ma può avvicinarsi alla costa in cerca di cibo più spesso di altre specie. Si tratta di uno squalo relativamente innocuo per l'uomo, che purtroppo è invece il suo principale "nemico". La specie è considerata vulnerabile a livello globale e addirittura in pericolo critico nelle acque italiane.

Lo squalo mako

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Conosciuto per la sua velocità e agilità, lo squalo mako (Isurus oxyrinchus) è uno dei predatori più abili del mare. Questo squalo può raggiungere velocità sorprendenti quando caccia prede come tonni e pesci spada. In Italia, è stato principalmente avvistato in mare aperto, tuttavia le segnalazioni di questa specie sono poco comuni. Anche questo squalo, è purtroppo considerato in serio pericolo di estinzione. Viene catturato come bycatch principalmente dalle tonnare e occasionalmente dalla pesca illegale con palangari e tramagli.

Il palombo

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Il palombo (Mustelus mustelus) è una delle specie di squalo più comuni e conosciute nel Mediterraneo. Di piccole dimensioni, è spesso catturato accidentalmente nelle reti da pesca. Si nutre principalmente di invertebrati bentonici e piccoli pesci e non è considerato pericoloso per gli esseri umani. Sembra essere presente prevalentemente nel Mar Adriatico e nelle acque a Sud della Sicilia, mentre è abbastanza occasionale nel versante Tirrenico e nelle acque che bagnano la Sardegna.

Lo squalo capopiatto

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Conosciuto anche come squalo vacca, lo squalo capopiatto (Hexanchus griseus) è caratterizzato dalla presenza di sei paia di fessure branchiali, a differenza della maggior parte degli squali che ne hanno solo cinque. Il suo copro è massiccio e allungato, con una colorazione grigio scuro o marrone sul dorso che sfuma in una tonalità più chiara sul ventre. Può raggiungere dimensioni notevoli, superando spesso i 5 metri di lunghezza. La testa è larga e appiattita, con grandi occhi blu fluorescenti che conferiscono a questo squalo un aspetto unico e un po' inquietante.

Lo squalo elefante

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Il secondo pesce più grande del mondo, lo squalo elefante (Cetorhinus maximus), è un vero e proprio gigante gentile. Nonostante la sua mole (può arrivare anche a ben 12 metri di lunghezza), è innocuo per l'uomo poiché si nutre esclusivamente di plancton. Negli ultimi anni, è stato avvistato più frequentemente lungo le coste pugliesi e nell'Adriatico, tuttavia in passato è stato più volte avvistato anche nel Mar Ligure e nei mari della Sardegna. Si tratta di una specie migratrice e anche questo squalo, purtroppo, rischia seriamente l'estinzione al livello globale.

Lo squalo bianco

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Lo squalo bianco (Carcharodon carcharias) è molto probabilmente il più famoso tra tutti gli squali. Presente lungo tutte le coste dei mari italiani, soprattutto in passato, oggi molto raro ed è principalmente avvistato nel Canale di Sicilia, dove sembra preferire le acque profonde e ricche di prede. La sua presenza in questa area potrebbe indicare l'importanza del luogo per la riproduzione della specie e per la crescita dei giovani squali appena nati. È sicuramente tra le specie potenzialmente più pericolose presenti in Italia è in passato sono stati registrati attacchi e incidenti con protagonista questa specie.

Lo smeriglio

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Lo smeriglio (Lamna nasus) è un squalo robusto e potente, spesso avvistato in acque fredde e temperate. In Italia e più in generale nel Mediterraneo, è praticamente scomparso, considerando che non ne viene avvistato uno con certezza ormai da molti anni. È un predatore attivo che caccia una varietà di pesci differenti, inclusi aringhe e merluzzi. Soprattutto in passato, veniva pescato accidentalmente dalla pesca pelagica e dai palangari per il tonno e il pesce spada. Oggi non si sa praticamente nulla sul suo status e sulla sua presenza in Italia.

Lo squalo grigio

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Lo squalo grigio (Carcharhinus plumbeus) è una specie costiera che può essere trovata in vari habitat, dalle acque basse alle barriere coralline. Si nutre principalmente di pesci e invertebrati marini ed è noto per la sua indole relativamente tranquilla. In Italia, la specie è stata avvistata solo occasionalmente, anche perché a causa della pesca le popolazioni mediterranee si sono drasticamente ridotte negli ultimi decenni. Sono attivi principalmente di notte, in particolare all'alba e al tramonto.

Lo squalo toro

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Lo squalo toro (Carcharias taurus) è noto soprattutto per il suo aspetto massiccio e il suo nuoto lento. Predilige acque costiere e spesso si avvicina a spiagge e barriere coralline. Nonostante il suo aspetto minaccioso, è generalmente poco aggressivo nei confronti dell'essere umano. In Italia, si sa poco o nulla sulla sua distribuzione o sulla reale entità della popolazione. Questa specie viene infatti osservata molto raramente nel Mediterraneo ed è stra tutti gli squali del mondo uno di quelli a maggior rischio estinzione.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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