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25 Febbraio 2024
9:00

Quali specie animali attaccano l’uomo e perché

L'aggressività diretta verso le persone può avere cause diverse, e molto spesso è legata all'individuo più che genericamente alla sua specie.

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Membro del comitato scientifico di Kodami

Virtualmente ogni specie animale può attaccare l’uomo, compreso, come sappiamo, l’uomo stesso. L'aggressività diretta verso le persone può avere origini diverse, come, ad esempio, la protezione dei piccoli, l’autodifesa o il controllo di una risorsa. La manifestazione di queste reazioni aggressive, che talvolta assume la forma di attacchi violenti, può essere legata a una serie di fattori sia interni all’individuo, come i livelli ormonali, la percezione del rischio, l’esperienza, l’età, il sesso, le dimensioni del corpo e la personalità che esterni, connessi con l’ambiente fisico e sociale.

Anche la qualità della relazione tra un animale e una persona, naturalmente ove sia da aspettarsi che una relazione esista come nel caso degli animali di casa, ha un proprio peso. Ad ogni modo, sebbene diversi animali possano attaccare l’uomo per svariati motivi, anche per uno stesso individuo un comportamento aggressivo apparentemente identico può avere diverse motivazioni.

Pertanto, quando si riflette su come affrontare l'aggressività negli animali, è bene tenere presente che non si tratta di un unico tipo di comportamento con una soluzione universale.

Suini

I maiali che vivono in ambienti controllati dall’uomo tendono a mantenere le stesse caratteristiche comportamentali e abitudini che hanno in natura, inclusi i comportamenti sociali. Seppur meno diffusi rispetto ad altre specie, i maiali vengono tenuti anche come animali da compagnia e, stando a quel poco sinora riportato nella letteratura scientifica, un numero piuttosto elevato di questi (oltre il 90%) è stato segnalato dai suoi stessi compagni umani per avere mostrato almeno una volta aggressività verso le persone.

Questa forma di aggressività può quindi rappresentare un serio problema per una grande percentuale di persone che accolgono i maiali nella propria famiglia, senza dimenticare che rappresenta anche un problema di salute pubblica e una ragione frequente di abbandono di questi animali.

I maiali sono naturalmente più aggressivi rispetto ad altre specie domestiche, e di solito ricorrono a contatti fisici aggressivi ogni volta che incontrano un individuo sconosciuto, sia esso un altro maiale o una persona. Ciò detto, l'isolamento sociale e, più in generale, gli ambienti poveri di stimoli sono noti per causare stress cronico nei suini e aumentare i loro livelli di aggressività, anche nei confronti delle persone. Questa tendenza è evidenziata dal fatto che i maiali che vivono in ambienti domestici come unici esemplari della specie manifestano spesso un aumento degli episodi aggressivi.

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Cani

I cani che mostrano aggressività verso le persone e le attaccano, fino a mordere, rappresentano un problema globale. Sebbene molte relazioni tra cani e umani siano preziose e siano fonte di grande gioia, quando qualcosa si spezza e si arriva al confronto aggressivo le conseguenze sono spiacevoli per tutti gli individui coinvolti.

Le cause dell'aggressività nei cani sono complesse e possono essere sia immediate, legate agli avvenimenti antecedenti l'episodio aggressivo, sia più radicate ovvero connesse con una natura nella quale confluiscono fattori individuali, quali le esperienze passate, la personalità e le tendenze comportamentali del singolo cane.

In particolare, le esperienze vissute nei primi anni sono cruciali per il comportamento futuro del cane, e influenzano notevolmente la probabilità che sviluppi risposte aggressive verso le persone in età adulta. Esperienze negative nei primi anni di vita, come quelle vissute dai cuccioli acquistati in negozi, possono limitare la capacità dei cani di adattarsi a situazioni nuove o impegnative e di sviluppare routine stabili, influenzando negativamente il loro comportamento e aumentando il rischio di aggressività verso i loro compagni umani.

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Photo by C Perret on Unsplash

Gatti

L'aggressività rappresenta una delle principali cause per cui i gatti vengono abbandonati o riaffidati, e circa il 36% di questi episodi implica comportamenti aggressivi rivolti verso gli esseri umani. Varie situazioni possono innescare nei gatti aggressività nei confronti delle persone.

Queste includono situazioni in cui si sentono intrappolati e senza via di fuga, l’essere accarezzati in un modo che trovano sgradevole, una scarsa interazione con altri gatti – che tipicamente promuove il controllo del morso – e il dolore causato da problemi fisici.

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Uccelli

La maggior parte degli uccelli mostra comportamenti aggressivi nei confronti di una persona (o di un altro animale) quando si sente minacciata. Durante il periodo della nidificazione, per esempio, specie come le gazze, le cornacchie e i rapaci assumono un atteggiamento di protezione verso il proprio territorio, il nido e la prole, e possono reagire con attacchi a chi si avvicina troppo. Alcune specie sono più aggressive di altre e possono essere più inclini a tuffarsi in picchiata contro gli intrusi.

Tuttavia, è importante sottolineare che non tutti gli uccelli adottano comportamenti aggressivi e che, in realtà, solo una minoranza della popolazione complessiva si mostra aggressiva verso gli umani. Inoltre, sono pochi gli uccelli che, pur mostrando aggressività, passano effettivamente all'azione. La loro tattica più comune è quella di intimidire, generalmente attraverso un battito d'ali deciso accompagnato, se necessario, da strilli acuti e concitati.

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Cetacei

La continua espansione delle attività umane negli habitat marini ha messo sottopressione le specie acquatiche, inclusi i cetacei, ordine a cui appartengono balene, delfini, beluga e orche, al punto da rappresentare una grande sfida per la loro conservazione. In alcune aree, inoltre, ha aumentato le interazioni negative, aumentando il rischio di conflitti e possibili attacchi alle persone. Questi grandi predatori marini, pur non essendo naturalmente inclini all'aggressività verso gli umani, possono causare gravi infortuni, come lesioni agli organi interni, fratture alle costole o, in casi estremi, la morte.

Più comunemente, però, si registrano danni a proprietà umane, soprattutto a imbarcazioni e attrezzi da pesca, e comportamenti di disturbo nei confronti di nuotatori che tentano di toccarli. Tuttavia, basandosi su osservazioni dirette e segnalazioni, emerge una realtà inequivocabile nella storia di questi grandi animali: sia perché rimangono impigliati in attrezzi da pesca, sia perché si feriscono con ami, lenze o arpioni, vengono colpiti coi remi o collidono con barche o eliche, l’avvicinarsi agli insediamenti umani è molto più pericoloso per loro che per noi.

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Foto di jazapp da Pixabay
Bibliografia
Nel 2003 mi laureo in Medicina Veterinaria. Dal 2008 sono ricercatrice presso l’Università degli Studi di Milano, dove insegno Etologia Veterinaria e Benessere Animale. Studio il comportamento degli animali e la relazione uomo-animale.
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