Leopardi, ghepardi e giaguari sono tre dei più importanti rappresentanti del gruppo dei felidi che presenta il maggior numero di carnivori tra i mammiferi terrestri. Spesso vengono confusi perché tutte e tre le specie presentano un mantello con delle macchie nere, una lunga coda e una forma del cranio che, al di là delle dimensioni, può risultare in apparenza molto simile, soprattutto quando li si sta osservando da lontano. Tra loro però ci sono molte differenze.
Predatori specializzati nella caccia individuale e dotati di importanti proprietà fisiche ,come la velocità e la resistenza, queste tre specie occupano nicchie ecologiche diverse. Per quanto possiedano una morfologia affine, hanno comportamenti, stili di caccia, prede, dimensioni e alcune parti anatomiche completamente differenti che permettono agli esperti di distinguerli ad occhio nudo.
Le macchie diverse
Il miglior metodo che esiste per distinguere queste tre specie rimane sempre quello di osservare con attenzione le loro macchie sul mantello.
Il ghepardo (Acinonyx jubatus) ha delle macchie piccole, rispetto a quelle delle altre due specie, che sono sempre di colore nero e di forma circolare. Esse sono inoltre "piene", ovvero non fungono da contorno a qualche altra macchia o disegno al loro interno. Questa specie presenta poi delle bande nere sul volto,situati al lati della bocca fino ad arrivare sotto gli occhi e lungo il muso. Queste bande somigliano ad una mascherina e rendono lo sguardo del ghepardo molto penetrante. Alcuni esemplari hanno infine sulla coda una serie di anelli neri che presentano delle sfumature.
I leopardi (Panthera pardus) hanno macchie molto più grosse, che fungono da contorno a delle rosette color arancione che hanno forma circolare o quadrata. A differenza però del resto del corpo, il cranio e gli arti presentano sempre e solamente delle macchie piene, simili per dimensioni e colori alle macchie dei ghepardi.
I giaguari infine (Panthera onca)hanno delle grosse macchie marroni, il più delle volte puntinate di nero, che presentano all'esterno un contorno nero che può riportare alla mente le macchie dei leopardi. A differenza pero di quest'ultimi, le macchie dei giaguari sono quasi sempre triangolari e trapezoidali. I giaguari hanno anche sulla punta della coda una grossa macchia completamente nera.
Le differenze nel manto di questi animali sono riconducibili alla diversa tipologia di habitat che abitano, che li ha spinti a preferire una specifica tipologia di disegno, utile per la mimetizzazione, ma anche alla lontananza genetica che sussiste fra queste specie e a processi di auto-riconoscimento. Anche le scelte di carattere sessuale hanno avuto nel corso delle generazioni importanza, soprattutto nelle femmine. Queste infatti riconoscono un esemplare come sessualmente attraente solo se possiede la stessa tipologie di macchie e se ne accentua – in alcuni casi – il disegno, così da risultare ancora più desiderabile.
Le differenze di dimensione, forza e velocità
Tra tutti e tre le specie, l'animale più agile e snello è il ghepardo che è anche l'animale terrestre più veloce in natura sulla terra. Un ghepardo adulto infatti può raggiungere l'incredibile velocità di 130 km/h, seppure alcune stime spingono questo limite a 150.
Per risultare così agili e veloci, i ghepardi devono essere leggeri e flessibili e in effetti fra le tre specie sono anche i più piccoli. Il loro peso medio varia da 30 e i 70 kg, mentre la loro lunghezza si attesta tra i 112 ed i 150 cm, con una altezza al garrese tra i 67 ed i 94 cm. Rispetto alle dimensioni generali del loro corpo i loro arti sono molto lunghi perché hanno lo scopo di proiettare il peso dell'animale in avanti con una certa velocità, tanto che spesso i biologi paragonano i tendini di questi animali a delle vere e proprie molle, pronte a scattare. I ghepardi hanno infine un cranio più piccolo rispetto a quello degli altri felini, con orecchie a punta arrotondate funzionali per continuare a seguire i rumori della preda anche durante la corsa.
I leopardi invece sono molto più pesanti e robusti. Il loro peso infatti oscilla tra i 40 e gli 80 kg, a secondo dell'età e del sesso, e possono misurare anche oltre i 2 metri. Possiedono dei possenti muscoli che si rivelano molto utili quando devono arrampicarsi sugli alberi per riposarsi o per nascondere le prede. Questa è infatti la loro principale strategia per cibarsi lontano dagli altri predatori come i leoni, le iene o altri leopardi. Il fatto però che sono molto bravi ad arrampicarsi, gli ha permesso anche di attaccare le prede dall'alto, soprattutto nel caso in cui qualche animale sprovveduto decida di raggiungere la loro tana.
Proprio per via del loro stile di caccia alternativo e per il fatto che dispongono di grandi artigli per ciascun dito, utili per arrampicarsi, i leopardi non amano molto correre. In effetti la loro massima velocità è più ridotta rispetto a quella dei ghepardi: circa 58 km/h, anche se bisogna dire che sono molto resistenti nella corsa sostenuta. A differenza infatti delle altre specie, che corrono velocemente per un massimo di un centinaio di metri, i leopardi possono correre anche per diversi minuti, proprio perché la loro andatura è più modesta e la loro strategia di caccia si basa sul sorprendere o sfiancare la preda.
Tra le tre specie, i giaguari sono gli animali più pesanti e più forti. Pesano infatti fino a 140 kg e con un morso possono stritolare le ossa delle loro vittime, attraversandone i muscoli, quando sono ancora in vita: la struttura scheletrica della loro testa e la loro muscolatura gli permettono infatti di disporre uno dei morsi più potenti del pianeta, che può anche raggiungere 1.500-2.000 PSI (1 PSI è la pressione di 1 libbra in un pollice quadrato). Una forza impressionante che può piegare anche una piccola barra di acciaio.
Ciò che però i giaguari guadagnano in forza e grandezza, la perdono in velocità, precisione e resistenza. Questi felini, infatti, possono mantenere gli 80 km/h solo per una quarantina di metri e anche nel camminare risultano molto più lenti e "appesantiti", per via del loro poderoso ventre, ricco di muscoli.
Queste limitazioni, però, non rendono il giaguaro un cattivo cacciatore, anzi. Fra i tre animali è quello che punta sicuramente di più sugli agguati e sull'effetto sorpresa, nelle sue battute di caccia, e una sua solo zampata può stordire una preda, fino a farla svenire. Considerando inoltre che possono attaccare dall'alto come i leopardi e che amano cacciare nel massimo silenzio, mantenendo il passo felpato per chilometri, ciò li rende tra i cacciatori più letali del Pianeta.
Le differenze di comportamento, habitat e alimentazione
I ghepardi e i leopardi condividono gran parte del loro areale, spartendosi il territorio insieme ai leoni in Africa e alle tigri in Asia. Se però i primi prediligono attaccare le loro vittime da terra, tramite agguati che vengono seguiti dai famosi inseguimenti presenti all'interno dei vari documentari, i leopardi apprezzano molto di più cacciare appostandosi nei luoghi di ritrovo degli erbivori, sbucando dall'alto o dal basso come delle vere e proprie trappole ambulanti. I giaguari invece abitano principalmente le grandi foreste centro e sud americane, nascondendosi fra le fronde degli alberi e gli argini dei fiumi per braccare qualsiasi specie gli capiti a tiro, tra cui anche i caimani.
Un'altra differenza fra ghepardi e leopardi e che i primi prediligono di più la savana o le regioni aride, che gli permettono di correre su una superficie liscia e dura che gli consente di prendere metro dopo metro sempre più velocità. I leopardi invece possono anche entrare all'interno della foresta e della giungla, tanto che in India sono dei grandi competitor delle tigri. Tra tutte e tre le specie, i leopardi sono inoltre anche gli unici che si spingono fino all'interno del deserto (deserto arabico in particolare) e in estremo oriente, raggiungendo la Cina, l'Indonesia e il Vietnam. È quindi un animale molto versatile, da questo punto di vista, tanto che probabilmente è uno dei felini che riesce ad adattarsi al maggior numero di ecosistemi.
Un punto che hanno invece in comune i leopardi e i giaguari – e che li differenzia sicuramente dai leoni – è la loro ridotta socialità. Questi felini non formano infatti grossi gruppi familiari, amano cacciare e vivere da soli e odiano condividere le prede. Solo le madri lo fanno e anche quando sono presenti dei piccoli gruppi, non formano mai società con un numero più alto di 4-5 esemplari e spesso questi sono fratelli e particolarmente giovani. Con l'arrivo della maggiore età infatti leopardi e giaguari abbandonano i loro amici e i loro fratelli, e cercano di occupare uno spazio tutto per sé.
I ghepardi invece presentano una società leggermente più strutturata che non è equiparabile però per complessità e dimensioni a quella dei leoni. I maschi infatti scelgono quasi sempre di allearsi con i propri fratelli, per andare a caccia, mentre le femmine o sono completamente solitarie o fanno gruppo con la madre e le loro sorelle, per proteggere i piccoli dall'attacco degli altri felini e delle iene. Stranamente maschi e femmine si incontrano solo durante le settimane dedicate alla stagione degli amori, ma in generale i loro gruppi non si disprezzano o attaccano durante il resto dell'anno.
Anche per quanto riguarda questa specie vi sono tuttavia delle eccezioni: ad esempio, il gruppo di ghepardi più grande mai osservato comprendeva ben 15 individui, appartenenti ad entrambi i sessi. Tale tipologia di raduno può però verificarsi quando ci sono degli eventi estremi, coma la siccità, che induce questi carnivori ad allearsi per competere con gli altri predatori più competitivi e pericolosi.
Ghepardi e leopardi in generale cacciano le stesse prede, come antilopi, facoceri, capre, talvolta gnu e scimmie, mentre i giaguari hanno a loro disposizione la numerosa fauna delle foreste tropicali americane e si nutrono di uccelli, scimmie, cervi, capibara, formichieri, pecari, caimani, aguti e bovini delle fattorie.
Infine, un altro metodo utile per distinguerli è osservare il loro comportamento mentre sono rilassati. I leopardi infatti scelgono quasi sempre di oziare sopra i rami degli alberi, protetti dall'ombra delle foglie, mentre i ghepardi riposano a terra, fra l'erba alta e la sommità di alcuni promontori, presenti all'interno della savana. Entrambi possono cacciare sia di notte che di giorno, ma a risultare "più pigri" sono i leopardi, che dormono molto di più durante il primo pomeriggio e la tarda mattinata.