“Gatto Soriano” e “gatto europeo” sono due termini che a livello popolare vengono utilizzati in maniera interscambiabile. E questo perché, almeno nella lingua italiana, per decenni i due termini sono stati utilizzati per indicare il classico meticcio che si poteva incontrare nelle corti o nelle fattorie.
Oggi, invece, la diffusione sempre più massiccia dei gatti di razza richiede che si sappiano riconoscere le differenze tra i due: il “Soriano” è il classico meticcio a tutti familiare, mentre “europeo” è il nome che le associazioni per la selezione del gatto di razza hanno scelto per creare una nuova razza, a partire dal Dopoguerra. In linea teorica, questi gatti dovrebbero indicare il “tipico” gatto soriano europeo in grado di rappresentare in modo standardizzato l’estetica europea del gatto, da contrapporsi a quella filo-americana rappresentata dall’American Shorthair e da quella filo-britannica rappresentata dal British Shorthair.
Le origini del gatto soriano e del gatto europeo
Il gatto soriano è, dunque, il nostro comune meticcio, nato dall’incredibile, variegata, fantasiosa mescolanza di geni di generazioni di gatti che si sono riprodotti seguendo un’unica legge, quella della selezione artificiale.
Il gatto europeo – come tutti i gatti di razza – è frutto di selezione artificiale, costruito isolando una popolazione di gatti soriani e favorendo al suo interno accoppiamenti tra gatti europei che presentassero le caratteristiche considerate desiderabili per la razza.
È un gatto rigorosamente a pelo corto, medio-grande, con un temperamento attivo e vivace e può presentarsi in una grande varietà di colori, sebbene il più apprezzato sia il brown tabby.
Chi è il soriano, il gatto più diffuso al mondo
I soriani sono gatti robusti, “veraci”, con temperamenti e caratteri differenti, fortemente adattabili, grandi strateghi e, a seconda del contesto in cui vivono, discreti cacciatori. Sono i gatti per cui, più di qualunque altro, vale il detto “non c’è n’è uno uguale ad un altro” e possono presentarsi in una ampissima varietà di colori, di strutture morfologiche e persino di livelli di socializzazione verso l’uomo. Sono l’emblema massimo della storia della convivenza uomo-gatto nata nel Neolitico e arrivata ai giorni nostri e portano nel loro patrimonio genetico tutte le trasformazioni e le contraddizioni di questo tempo evolutivo.
Chi è il gatto europeo, una razza ufficialmente riconosciuta
Quando si parla di gatti di razza, bisognerebbe sempre distinguere ciò che di loro stabilirebbe lo standard (i desiderata, le caratteristiche attese che ogni individuo dovrebbe presentare) e ciò che i gatti sono poi nella realtà. Perché le due cose non coincidono necessariamente.
Lo standard FIFé dell’Europeo sostiene che questo gatto dovrebbe essere agile e robusto, a pelo corto, di taglia medio-grande, testa grande e arrotondata, naso dritto con una leggera inclinazione all'altezza degli occhi, mento forte, orecchie medie e alte sulle testa, occhi rotondi, ampi, di colore verde, ambra, blu o impari, mantello corto, elastico e lucente.
Lo standard non si esprime rispetto agli aspetti caratteriali ma, in genere, da un gatto di razza ci si aspetta che sia mite, docile, remissivo, tollerante al contatto fisico e alle manipolazioni ma anche attivo e vivace.
Le differenze tra gatto soriano e gatto europeo
Mentre le differenze estetiche tra soriano ed europeo possono apparire effimere ad un occhio non allenato, la differenza burocratica più rilevante è che l'europeo, per essere definito tale anche davanti alla legge, deve essere munito di pedigree, ovvero di un documento – consegnato dall'allevatore e rilasciato dall'associazione presso la cui anagrafe è stato registrato il gattino alla nascita – che presenti la genealogia, con i nomi, i colori e i codici identificativi del gatto e dei suoi parenti fino alla quinta generazione.
Un europeo sprovvisto di pedigree, anche se nato da due europei, non è vendibile come gatto di razza per la legge italiana ed eventuali venditori sarebbero perseguibili per truffa.
È chiaro che tutto questo ha poco di biologico ma ha più a che fare con il panorama commerciale legato alla selezione razziale che, in linea di massima, non si applica ai soriani, anche se c'è chi riesce a guadagnare sulla vendita di meticci nati dall'incrocio occasionale di razze diverse, approfittando dell'ingenuità di acquirenti ignari.