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21 Gennaio 2024
11:00

Quali sono le differenze tra Cavalier King Charles Spaniel e King Charles Spaniel?

Il Cavalier King Charles Spaniel e il King Charles Spaniel sono due razze di cani da compagnia di origine inglese, spesso confuse per il nome e l'aspetto simile. In realtà, tra loro ci sono numerose differenze.

Membro del comitato scientifico di Kodami
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Il Cavalier King Charles Spaniel e il King Charles Spaniel sono le uniche due razze appartenenti alla sezione 7 (Spaniel inglesi da compagnia) del gruppo 9 (Cani da compagnia) della catalogazione ufficiale di Enci e Fci. Vengono spesso confuse per via del nome, che è molto simile, ma anche per l'aspetto che al primo sguardo potrebbe portare a credere che si tratti di diverse varianti della stessa razza.

In realtà però sebbene il mantello, la forma del corpo e delle orecchie siano effettivamente simili, tra i due ci sono numerose differenze: il King Charles spaniel è più piccolo e ha il muso più schiacciato, con la caratteristica forma dei cani brachicefali. Il Cavalier King, invece, mantiene leggermente più evidenti i tratti tipici dei cani da caccia di categoria spaniel, ha il muso più allungato e orecchie proporzionalmente più corte.

Vi è poi un ulteriore aspetto che caratterizza entrambe le razze, ovvero la particolare predisposizione ad alcune patologie anche gravi, come l'endocardiosi mitralica, ma anche l'entropion e la displasia retinica. Si tratta inoltre di cani che, sebbene mantengano la forma del muso meno schiacciata rispetto ad altre, rischiano anch'esse di andare incontro alla sindrome brachicefalica, anche nota con il nome di BOAS (Brachycephalic Airway Obstruction Syndrome) o sindrome ostruttiva delle vie aeree superiori, che causa gravi problemi respiratori.

La storia e l'origine delle due razze

Si tratta di cani dalle origini britanniche e dalla lunga storia legata a doppio filo con la nobiltà inglese, che li impiegava nella caccia, ma amava anche portarli a casa e tenerli accanto a sé anche come cani da compagnia. Questo è il motivo per cui spesso, cani molto simili ai Cavalier King e ai King Charles che conosciamo oggi venivano riportati nei dipinti medievali.

Con lo sviluppo delle tratte commerciali con la Cina, vennero poi introdotte in Europa alcune razze di cani da compagnia asiatici, come ad esempio il Chin (anche noto con il nome di Spaniel Giapponese) e il Carlino.

Secondo molti esperti fu proprio in questa fase che il Cavalier King e il Charles Spaniel cominciarono ad assumere aspetti diversi tra loro, in quando l'incrocio con i piccoli cani asiatici diede forma al più piccolo dei due, che finì per diffondersi sempre più rischiando di portare il Cavalier alla scomparsa.

Negli anni Venti del Novecento, Roswell Eldrige, un allevatore americano, si impegnò per cercare individui di Cavalier King Charles Spaniel che presentassero ancora le vecchie caratteristiche (muso allungato e dimensioni leggermente maggiori) e fu poi nel 1926 che venne redatto il primo standard di questa razza. Fu però solo nel 1945 che il Cavalier King e il King Charles cominciarono ad essere registrati in elenchi separati, come due razze distinte.

In Italia è molto più diffuso il Cavalier King e, secondo Enci, nel 2022 ne sono stati registrati oltre 1900 nuovi individui, mentre per quanto riguarda il King Charles Spaniel non si arriva alla decina.

Le differenze fisiche tra le due razze

Si tratta di due razze dall'aspetto piuttosto simile, eppure vi sono alcuni dettagli che permettono di distinguerle. La differenza più evidente riguarda la dimensione. Secondo lo standard ufficiale di Enci, infatti, mentre il Cavalier King Charles Spaniel raggiunge mediamente i 5,4/8 chili, il King Charles Spaniel non supera i 3,6/6,3 chili.

La selezione piuttosto spinta attuata da parte dell'uomo per ottenere particolari caratteristiche estetiche ha inoltre favorito, per quanto riguarda il King Charles Spaniel, una forma sempre più bombata del cranio, occhi grandi e leggermente sporgenti e un muso quadrato e schiacciato.

Le differenze comportamentali tra le due razze

Anche dal punto di vista comportamentale si tratta di cani molto simili che nascondono alcuni piccoli dettagli che li rendono riconoscibili e ancora una volta, per individuarli, torniamo indietro nella loro storia.

Esattamente come accadde per quanto riguarda l'aspetto, i tratti comportamentali del King Charles Spaniel furono selezionati per renderlo quanto più adatto alla vita nei ricchi salotti britannici. Il Cavalier King, invece, porta talvolta con sé alcuni tratti più vivi del suo passato di cacciatore e, infatti, tende ad avere un comportamento più vivace, una motivazione cinestesica (ovvero il piacere e il bisogno di fare movimento) più spiccata e si diverte anche nell'inseguire gli oggetti in movimento (motivazione predatoria).

Entrambi hanno però una forte motivazione epimeletica, tipica dei cani da compagnia e a renderli ancora più speciali è la motivazione collaborativa, che li porta ad avere il forte desiderio di cooperare con i propri umani.

Questi aspetti, è bene sottolinearlo, possono variare anche molto da individuo a individuo e ciò non dipende solo dalla personalità del singolo cane, dal contesto in cui vive e dalla relazione strutturata con il pet mate, ma anche dall'allevamento da cui provengono e dalle caratteristiche che vengono privilegiate nella selezione.

La preoccupazione per la loro salute

Questi cani sono da tempo al centro di una polemica legata alle complesse condizioni di salute con cui convivono. La selezione particolarmente spinta per mano dell'uomo, infatti, ha portato le due razze di  Spaniel inglesi da compagnia a soffrire di numerose patologie, come ad esempio l'endocardiosi mitralica, che nel caso di queste razze si presenta già in età giovane (anche a 2/5 anni) e porta a difficoltà respiratorie, aritmie e fenomeni sincopali.

Si tratta inoltre di cani che presentano il caratteristico muso schiacciato dei brachicefali e, sebbene questo aspetto abbia tratti più moderati rispetto ad altre razze, può portare a soffrire di patologie legate all'apparato respiratorio.

Sempre a causa di quello che si può chiamare a tutti gli effetti maltrattamento genetico, i Cavalier King Charles Spaniel e i King Charles Spaniel possono soffrire di una sindrome chiamata Chiari-like Syndrome o anche Malformazione Occipitale Caudale, la quale può portare all’erniazione di una parte del cervelletto, verso il canale vertebrale, causando una patologia chiamata siringomielia, con pruriti continui della zona del collo, ma anche immobilità, difficoltà nella deambulazione e crisi convulsive anche gravissime.

Per tutti questi motivi, se si decide di volere davvero vivere con un cane appartenente a queste due razze, è bene informarsi in maniera approfondita e verificare che l'allevamento a cui ci si rivolge esegua i test genetici (che possano almeno ridurre i rischi di insorgenza di queste patologie), non prediliga la nascita di cuccioli con il muso troppo schiacciato e abbia realmente a cuore il benessere dei singoli cani.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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