Nel cane la socializzazione fa riferimento al processo di esposizione graduale di un cucciolo a nuove esperienze, animali e oggetti che probabilmente incontrerà nel corso della sua vita, assicurando al contempo che il cucciolo trovi piacevoli queste esperienze. Questo processo dovrebbe anche includere l'esposizione a numerosi suoni e materiali, altre specie animali, così come esseri umani di varie età, sesso e razze che faranno parte dell’ambiente relazionale e di vita del cane.
Una caratteristica non trascurabile del processo di socializzazione è rappresentata dall'essere a tempo determinato: inizia dalla terza settimana di vita e termina orientativamente intorno alla 12esima o 14esima. Ciò è estremamente importante perché forma la struttura neurologica relativamente a tutto ciò che il cane riconoscerà come normale per il resto della sua vita e quindi uno sviluppo comportamentale corretto permetterà all'individuo di avere un adeguata risposta agli stressori.
Inoltre, le esperienze di socializzazione vissute in questa finestra temporale andranno mantenute attive con l’esercizio e la costante, piacevole esposizione agli stimoli affinché le competenze di socializzazione si mantengano funzionali. Non basta quindi far vivere al cucciolo delle brevi esperienze ed aspettarsi che da adulto sia in grado di saperle padroneggiare: le conseguenze altrimenti possono essere davvero invalidanti.
Le conseguenze di una socializzazione inadeguata sul comportamento del cane
Le ricerche scientifiche ed il parere degli esperti di comportamento del cane sono concordi nel considerare la mancanza di un'appropriata socializzazione durante il periodo sensibile, insieme alla mancanza di un'appropriata socializzazione durante la vita del cane, un importante fattore predisponente nello sviluppo o meno di problemi comportamentali. Ad esempio:
- la mancanza di un'appropriata socializzazione con più tipologie di persone e altri animali, così come con ambienti diversi, può portare cani adulti ad esibire aggressività indesiderata e paura;
- la mancanza di esposizione agli animali che faranno parte del gruppo sociale del cucciolo da adulto può portare a un individuo che non è in grado di formare forti legami sociali con gli altri soggetti del branco- famiglia;
- una socializzazione inadeguata può rendere molto teso il rapporto col pet mate: un cane scarsamente socializzato potrebbe non capire cosa si aspetta il suo pet mate e potrebbe ricevere messaggi contrastanti o confusi, il che lo renderebbe ancora più stressato, con conseguente esibizione del comportamento più indesiderato;
- se il pet mate non rende note le sue aspettative per il cane in modo molto chiaro o non abbassa queste aspettative in base alla capacità del cane di soddisfarle, allora questo stress continua, causando ancora più comportamenti indesiderati.
I segnali di una socializzazione inadeguata
I segni più frequentemente rappresentati sono i comportamenti di paura e di aggressività, anche in condizioni prive di minaccia. Ciò è stato molto evidente dopo le restrizioni del lockdown da COVID- 19. Uno studio italiano ha proprio evidenziato un aumento significativo dei tratti di personalità legati alla paura e all'aggressività nei cani che hanno subito restrizioni durante il periodo di socializzazione, confermando ulteriormente che la pandemia ha avuto un forte impatto sullo sviluppo comportamentale dei cani.
Questo ha permesso di confermare i dati scientifici circa l’importanza delle esperienze nei cuccioli: le esperienze che il cane farà durante le fasi di sviluppo saranno determinanti per quello che sarà il comportamento da adulto; infatti, se accadono degli eventi traumatici oppure il cucciolo viene esposto in maniera inadeguata o insufficiente a stimolo ambientale, luoghi persone e oggetti è possibile che avrà difficoltà in età adulta a adattarsi a queste nuove situazioni e potrà reagire con paura o eventualmente con aggressività.
Come rimediare a una mancata o inadeguata socializzazione del cane
In questi casi la prevenzione è la principale forma di tutela per il benessere nel cane: iniziare la socializzazione nei tempi in cui il cane è sensibile e ricettivo, e sincerarsi che tale processo sia condotto da esperti che coinvolgano il cucciolo con giochi, esperienze positive, emozioni di piacevolezza. È chiaro che il completo rispetto delle fasi di sviluppo non garantisce il cane perfetto, ma sicuramente indirizza verso uno sviluppo armonico del comportamento. Spesso per evitare che i problemi insorgano bisogna sostanzialmente evitare tre eventi: un'adozione precoce, un'adozione tardiva o la mancanza di stimoli ambientali nei primi 4 mesi di vita del cucciolo.
Quando il pet mate si trova a riconoscere uno di questi eventi, una comunicazione non chiara da parte del cane o i segni di aggressività e paura anche in assenza di minaccia, allora è il caso di rivolgersi ad un medico veterinario esperto in comportamento che, insieme all’istruttore cinofilo riabilitatore, valuterà il progetto riabilitativo personalizzato per quel cane e la sua famiglia. Non esiste infatti un protocollo o una ricetta preimpostata nei casi di mancata o inadeguata socializzazione; bisogna conoscere il cane, capirne la personalità, i desideri, i bisogni, le paure. Da lì si può partire per ricostruire, per fargli superare le criticità.
Bisogna però fare lo sforzo di cambiare prospettiva: dal “non voglio che il mio cane faccia così”, al “voglio che il mio cane sia sereno”. E per questo ci vuole tempo, pazienza ed il sostegno dei professionisti cinofili.