Le conseguenze negative dell’isolamento sul comportamento del gatto sono legate soprattutto allo stato di ansia, a volte manifestato da leccamento compulsivo, alla perdita progressiva di abilità di problem solving e di interazione sociale.
L’isolamento rappresenta un'esperienza traumatica e di perdita di contatto con la realtà per tutti gli esseri viventi, ancor più per gli esseri sociali. Inoltre, l’assenza di attività motoria adeguata può produrre difficoltà anche nel mantenere il peso in condizioni di normalità.
L’isolamento prolungato nel gatto è una eventualità che può accadere quando un gatto vive in una condizione di contenimento fisico – all’interno di un appartamento, per esempio – e per molto tempo sperimenta povertà di interazioni sociali e di stimoli ambientali.
La situazione più frequente riguarda quei gatti che vivono in un nucleo familiare composto da una sola persona e che, alla morte del pet mate, non trovano accoglienza dagli eredi dello stesso: quello che accade spesso è che il gatto viene lasciato a vivere per settimane o anche per mesi all’interno dell’appartamento vuoto, in attesa di individuare una collocazione alternativa.
Vi sono poi anche situazioni drammatiche in cui i gatti vengono rinchiusi in stanze, terrazzi o cantine per decisione di chi dovrebbe occuparsene. In questo caso si tratta di veri e propri maltrattamenti.
Perdita di competenze sociali
L'isolamento comporta la perdita di contatto con una realtà fisica e sociale cangiante e varia. Il tempo che scorre senza variazioni o imprevisti erode in tutte le specie sociali le capacità di relazionarsi, di adattarsi in modo flessibile alle situazioni e l’abilità di negoziazione. Questo accade anche nei gatti deprivati di interazioni sociali significative.
In questi animali il danno è anche più rapido nel realizzarsi perché non hanno inscritto nel loro DNA delle abilità sociali profondamente radicate: le competenze, la fiducia nello stabilire relazioni e legami sociali, devono essere apprese nei primissimi mesi di vita ma poi devono anche essere costantemente esercitate, pena il loro indebolimento qualora non risultassero utili o funzionali alla sopravvivenza.
Ansia
Un gatto che viva da solo in un ambiente statico e immobile che lo contiene – sia esso un appartamento, un terrazzo o una cantina – tende anche a perdere la capacità di adattarsi flessibilmente alle novità dell’ambiente, agli imprevisti. Questo lo rende ansioso rispetto a qualunque cambiamento attorno a lui: con il passare del tempo, perfino le persone che gli portano da mangiare occasionalmente possono diventare motivo di preoccupazione e rappresentare degli stimoli troppo difficili da affrontare.
Problem solving
La mancanza di stimoli mentali, inoltre, riduce la flessibilità di pensiero e gradualmente il gatto diventa sempre meno capace di affrontare e risolvere problemi nuovi. Questo, unito alla preoccupazione per quelle poche interazioni sociali che è sempre meno capace di gestire, lo rende particolarmente insicuro e l’insicurezza, ancor più, lo porta ad evitare le novità e ad arroccarsi a quelle poche strategie che conosce senza sperimentarne mai di nuove, in un circolo vizioso di progressivo irrigidimento del suo repertorio espressivo.
Overgrooming
Alcuni gatti possono manifestare l’ansia generata dallo stato di isolamento iniziando a leccarsi compulsivamente e privarsi di ampie zone di pelo sul mantello. Il grooming è un'attività che li impegna per una larga fetta del loro tempo e porta con sé significati di benessere fisico, sociale e comportamentale. Il leccamento è infatti uno strumento che il gatto usa per cercare di regolare il suo stato emotivo e di sentirsi meglio grazie alla produzione di endorfine che questa attività provoca fisiologicamente. L'overgrooming è quindi il segnale di un problema.
Obesità
Il mantenimento del peso forma rappresenta già di per sé una sfida per molti gatti casalinghi che non sempre riescono a fare una sufficiente attività motoria. Questo vale ancor di più per gatti isolati che, in assenza di stimoli e interazioni di qualunque natura, potrebbero deprimersi al punto da passare le loro giornate dormendo e mangiando. Questi gatti, quindi, sono doppiamente a rischio di sviluppare obesità in quanto nessuno si occupa di dare loro dei motivi validi per giocare, muoversi, esplorare, spendere energie.