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11 Luglio 2021
15:00

Le razze di cani che abbaiano poco

L'abbaio è per il cane uno strumento comunicativo, che può però in certi casi rappresentare un problema per noi umani, soprattutto se abitiamo all'interno di un condominio. Per questo motivo è importante, prima di adottarne uno, conoscere quali sono le razze che abbaiano meno.

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L'abbaio è per il cane un importante strumento di comunicazione che ognuno di loro mette in atto in momenti differenti, più o meno frequentemente e con un motivazioni diverse. Perché lo facciano e perché invece scelgano di non farlo è un fattore determinato indubbiamente dalla personalità del singolo individuo, ma anche l'appartenenza ad una determinata razza può darci qualche indizio sulla possibilità che il cane sviluppi questa abitudine piuttosto che comunicare utilizzando altre strategie. Il motivo dell'abbaio può essere determinato da moltissimi fattori che vanno dal saluto gioioso del pet mate che torna dopo una giornata di lavoro, al tentativo di allontanare un avventore, all'avvisare il gruppo che qualcosa sta accadendo. Conoscere quali siano le razze che utilizzano maggiormente questa scelta comunicativa può evitare di incorrere in conflitti con i propri vicini di casa, soprattutto se si abita in condominio, dove il disturbo eccessivo potrebbe avere conseguenze legali. Per evitare questi rischi, pur sapendo che non si può prevedere al 100% l'attitudine all'abbaio di ogni singolo individuo, è bene sapere che esistono razze che tendenzialmente abbaiano meno di altre.

Un'ulteriore scelta che si può affrontare per evitare di incorrere in rischi dati dall'eccessivo abbaio del cane, può essere quella di recarsi presso il canile della propria zona e confrontarsi con l'educatore cinofilo della struttura esponendo le proprie necessità. Se è vero che ogni cane abbaia e che è impossibile oltre che ingiusto chiedergli di non farlo, è anche vero che un cane adulto con una personalità già sviluppata, potrà darvi una maggiore sicurezza riguardo le scelte comunicative che preferisce mettere in atto per farsi capire. La scelta di un'adozione presso il canile della zona permette inoltre di scoprire le infinite personalità dei cani meticci, ovvero individui i cui interessi, talenti e preferenze non sono appartenenti ad uno standard e quindi continuano a stupire per la loro unicità.

Il Basenji, il cane muto che muto non è

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Esiste una credenza popolare riguardo l'esistenza di un cane che non abbaia assolutamente: Il Basenji. Si tratta di un cane molto antico, conosciuto anche come il "cane muto", soprannome che purtroppo genera però un malinteso rischiando di deludere chi pensava di aver finalmente trovato la razza di cane che non abbaia. Questo cane primitivo di origine africana infatti, sebbene non abbai come gli altri cani, può emettere un'enorme varietà di suoni, anche molto potenti, come ululati o uggiolii che possono ricordare addirittura delle sirene o dei canti tirolesi. Dal punto di vista motivazionale, questo cane rispecchia ciò che possiamo aspettarci dalle razze primitive, ovvero una forte spinta predatoria e una scarsa motivazione sociale interspecifica che lo porta ad essere diffidente nei confronti degli estranei. Inoltre si tratta di un cane molto cinetico, adatto quindi a famiglie attive che abbiano l'abitudine di fare movimento nel tempo libero. Una particolarità di questa razza e di altre appartenenti al 5º gruppo della suddivisione proposta dall'FCI (Fédération Cynologique Internationale), cioè quello dei cani di tipo spitz e di tipo primitivo, è che le femmine vanno in calore una sola volta all'anno invece che due, come accade per le altre razze.

Motivazioni prevalenti: predatoria, comunicativa, perlustrativa, territoriale, cinestesica

Cavalier King Charles Spaniel

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Questo cane da compagnia, rispetto ad altri appartenenti alla stessa categoria, in passeggiata abbaia effettivamente molto meno, perché la sua motivazione affiliativa lo rende un cane che si affida volentieri al proprio compagno umano. Non bisogna però dimenticare che proprio a causa di questo amore per la condivisione con gli esseri umani, non ama trascorrere troppo tempo da solo e sarà quindi possibile che, se messo in questa condizione, lo faccia notare ad alta voce abbaiando. Importante quindi aiutarlo a sviluppare un carattere autonomo e superare ipotetici problemi con la separazione. Fatto questo, effettivamente può essere il cane adatto per chi cerca di evitare il problema sonoro della convivenza con un cane, perché i Cavalier King Charles spaniel sono effettivamente cani molto collaborativi e socievoli con cui condividere davvero tante esperienze diverse.

Motivazioni prevalenti: comunicativa, collaborativa, predatoria, affiliativa, epimeletica, sociale, cinestesica.

Bloodhound

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Questa volta parliamo invece di un cane di grandi dimensioni. Il Bloodhound infatti può raggiungere e superare i 45 kg di peso. La sua più grande abilità e nel suo grande naso, in grado di rintracciare odori di oggetti o persone anche molto tempo dopo la loro presenza in un determinato ambiente. Per questo motivo, questi cani vengono utilizzati prevalentemente come cani molecolari. La sua comunicazione è comunque molto sviluppata, anche se raramente è fatta di abbai. Provate a vivere con un Bloodhound e non comprendere cosa vuole dirvi dallo sguardo o dalle sue posture: è impossibile. Questi cani dalla comunicazione delicata infatti, sono estremamente affiliativi e hanno tutte le carte in regola per farsi capire chiaramente da noi esseri umani anche in maniera silenziosa. A questo punto rimane da approfondire un'ultima cosa: va bene che abbaia poco, ma siete disposti a vivere con un cane di queste dimensioni che ha davvero molto bisogno di movimento nella natura anche e soprattutto libero dal guinzaglio? Se la risposta è si, potrebbe fare per voi.

Motivazioni prevalenti: predatoria, esplorativa, affiliativa, perlustrativa, comunicativa.

Carlino

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Questo piccolo cane da compagnia è estremamente comunicativo ma ciò che lo rende meno amante dell'abbaio è la straordinaria quantità di varietà sonore che propone. Il Carlino infatti borbotta, ringhia, uggiola, gorgoglia e sbuffa e inoltre raramente abbaia. Ciò che però è indispensabile affrontare prima di adottare un cane di questa razza, è la reale professionalità dell'allevatore a cui ci stiamo affidando. Come tutti i brachicefali infatti, anche i Carlini stanno subendo da molto tempo una pesante selezione per mano dell'uomo che li porta spesso a soffrire di patologie dell'apparato respiratorio causate dal muso eccessivamente schiacciato. In Inghilterra ad esempio, i veterinari hanno lanciato una campagna per informare gli adottanti sui rischi che si corrono scegliendo individui caratterizzati dal naso eccessivamente schiacciato. Se proprio state scegliendo questa razza quindi, ponete attenzione a questo dettaglio, e poi godetevi la sua meravigliosa motivazione sociale che lo renderà facilmente un simpatico compagno per tutta la famiglia.

Motivazioni prevalenti: Affiliativa, sociale, comunicativa, epimeletica ed et-epimeletica, collaborativa.

Cerco un cane che abbai poco: le razze da evitare

Se non è possibile trovare il cane che non abbaia, si può però imparare a conoscere le razze che è proprio meglio evitare. Indispensabile sottolineare ancora una volta che l'abbaio del cane dipende indubbiamente da diversi fattori e non basta l'appartenenza o meno ad una determinata razza per sapere con anticipo se il cane che stiamo adottando abbaierà molto oppure no. Come noi esseri umani, allo stesso modo anche i cani sviluppano caratteristiche comportamentali uniche che talvolta sono distanti da quanto ci si sarebbe aspettato da loro, è anche vero però, che esistono razze che per secoli sono state selezionate dall'uomo per svolgere lavori che comprendessero l'utilizzo dell'abbaio, come nel caso del Volpino di Pomerania, il quale è stato chiamato per molto tempo a fare da sentinella all'entrata dei villaggi nella Germania settentrionale.

La genetica però non dimentica rapidamente ciò che è stato privilegiato oppure sacrificato in ambito di selezione e per questo motivo è possibile sostenere che questa razza, ad esempio, avrà maggiore possibilità di scegliere l'abbaio come canale di comunicazione. Andiamo a vedere quali sono le altre razze da evitare se gli abbai eccessivi rappresentano un problema per la vostra vita insieme:

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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