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21 Aprile 2024
9:00

Quali sono gli animali elettrici?

Gli animali elettrici sono capaci di generare e utilizzare l'elettricità, che utilizzano per difendersi dai predatori, cacciare o la comunicare con i loro simili. L'anguilla elettrica è la specie più famosa, ma ce ne sono molte altre.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Gli animali elettrici sono creature affascinanti che hanno sviluppato la capacità di generare e utilizzare l'elettricità. La produzione di elettricità avviene attraverso speciali organi elettrici, che sono composti da cellule specializzate note come elettrociti. Questa abilità unica può servire a vari scopi, tra cui la difesa dai predatori, la caccia o la comunicazione tra individui della stessa specie. Peraltro, è una capacità conosciuta, e sfruttata a scopo terapeutico, sin dall'antichità. Ad esempio, il medico romano Scribonius Largus, attivo intorno al 14-54 d.C., utilizzava le scosse prodotte dalle razze elettriche per trattare diverse malattie, tra cui il mal di testa, la gotta e varie forme di paralisi.

L’anguilla elettrica

Con le sue diverse migliaia di elettrociti, l'anguilla elettrica (Electrophorus electricus) è forse l'animale elettrico più noto. Vive nelle acque dolci del Sud America e può generare scariche elettriche fino a 600 volt. La corrente prodotta è sufficiente per stordire, se non uccidere, un essere umano. Non a caso, l'anguilla elettrica utilizza i propri potenti organi specializzati come armi per catturare le prede o per difendersi dai potenziali predatori.

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Foto di Dave Lonsdale su Flickr, CC BY 2.0 DEED

Il pesce gatto elettrico

I pesci gatto elettrici (Malapterurus electricus), appartenenti alla famiglia Malapteruridae, ordine Siluriformes, vivono in vari habitat dislocati un po’ in tutto il mondo. Con 4110 specie, 498 generi e 39 famiglie, questo gruppo costituisce l'11,34% di tutti i pesci esistenti. Sono creature notturne che si affidano ai sensi non visivi, come il tatto e gli organi elettrici, appunto, per navigare nelle acque torbide in cui di solito si aggirano. Oltre che per orientarsi, producono si servono dell’elettricità per difendersi e per stordire le prede, che sono rappresentate per lo più da insetti bentonici.

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By Stan Shebs, CC BY–SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=439814

La torpedine

Le torpedini sono pesci cartilaginei marini di piccole o grandi dimensioni che appartengono all’ordine dei Batoidei, famiglia Torpedinidae. Caratterizzate da un corpo di forma discoidale o romboide, le torpedini sono dotate di grandi organi elettrici reniformi, visibili soprattutto sul ventre. Producono forti scariche elettriche per difesa o per stordire le prede, come pesci ossei o invertebrati bentonici, che si affrettano poi ad afferrare e ingerite intere.

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By Philippe Guillaume – originally posted to Flickr as fear me, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=8247293

I gimnotiformi

Noti anche come pesci coltello elettrici, per via della forma stretta e lunga, gimnotiformi (Gymnotiformes) sono pesci d'acqua dolce nativi dell'America del Sud e Centrale. I loro organi elettrici sono troppo deboli per essere usati come armi, ma si rivelano comunque molto utili come dispositivi di segnalazione. Il sistema funziona in modo simile a un radar sottomarino: i pesci emettono una sequenza continua di segnali elettrici, i cui campi subiscono una distorsione da parte degli oggetti presenti nell'acqua, e questa alterazione viene rilevata dagli elettrorecettori localizzati nella pelle. Il sistema è utilizzato per navigare, soprattutto in acque torbide o di notte, per localizzare potenziali compagni e per comunicare.

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By Photo by and (c)2005 Derek Ramsey (Ram–Man) – Own work, CC BY–SA 2.5, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=611523

Il pesce sega

I pesci sega (famiglia Pristidae) sono grandi razze simili agli squali, dotate di un distintivo rostro dentato. La combinazione delle loro caratteristiche biologiche e morfologiche li espone al rischio di mortalità causata dall'uomo, un fattore che ha drasticamente ridotto il numero delle loro popolazioni. Nel rostro possiedono organi sensoriali capaci di rilevare segnali elettrici minuti emessi dalle potenziali prede, che sono rappresentate da altri pesci e crostacei. Una volta individuate la prede, il rostro viene utilizzato come una clava per stordirle o per immobilizzarle sul fondo, prima di consumarle.

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By Diliff – Own work, CC BY 2.5, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=533742
Bibliografia
Nel 2003 mi laureo in Medicina Veterinaria. Dal 2008 sono ricercatrice presso l’Università degli Studi di Milano, dove insegno Etologia Veterinaria e Benessere Animale. Studio il comportamento degli animali e la relazione uomo-animale.
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