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7 Febbraio 2021
9:00

Quali snack possiamo o non possiamo dare al nostro cane

La scelta degli snack per il nostro cane è molto importante: sapere cosa dare, cosa non dare e soprattutto quanto darne è fondamentale per la sua salute. Un approfondimento su quali sono, dallo yogurt agli snack per i denti, sino ad arrivare alle corna di cervo.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Sappiamo che non si vive di solo duro lavoro, ma soprattutto di piacere. Forse per questo e per analogia, tendiamo a dare una grande importanza agli snack o fuori pasto vari da dare al nostro cane. In questo articolo ci concentriamo quindi su quali possono essere dati al nostro cane in completa sicurezza e quali invece dobbiamo evitare. Ma, prima di arrivare al cosa, parliamo un momento del quanto!

Quanti snack possiamo dare al cane

Quando andiamo a somministrare uno snack al nostro cane, dobbiamo sempre tenere a mente che si tratta di un fuori pasto. In questo senso quindi i maggiori rischi sono due: il sovrappeso e lo sbilanciamento della dieta.
Vi assicuro: lungi da me dovervi fare la paternale, ma mantenere il nostro cane in forma è davvero il primo modo di mantenerlo in salute! Tantissimi studi infatti hanno dimostrato come il sovrappeso e l’obesità, anche nella specie canina, siano correlati a patologie come cancro, diabete, osteoatrosi e rottura dei legamenti, oltre a tante, tante altre. Il meccanismo alla base di molte patologie infatti è lo stesso: l’infiammazione di basso grado. Si tratta di un tipo di infiammazione che agisce silenziosamente, intaccando il sistema immunitario del nostro cane e esitando in tante e diverse patologie. L’altro rischio, è lo sbilanciamento della dieta. Sia se il nostro cane sta mangiando un alimento commerciale bilanciato che una dieta fresca ben fatta, se diamo tanti fuori pasto quello che otterremo è un eccesso di alcuni nutrienti o una carenza relativa di altri (ovvero saranno carenti non in assoluto, ma rispetto ad altri). Anche in questo caso, i danni potrebbero essere seri, soprattutto durante il periodo della crescita. Le quantità totali devono essere sempre considerate inoltre rispetto alla taglia del nostro cane: se ospitiamo in famiglia un cane di taglia mini dovremo dare premietti grandi massimo come metà unghia di un mignolo, 2-3 volte al giorno. Per un cane di taglia media o grande invece, le quantità possono essere proporzionali al peso del soggetto oltre che alla sua attività fisica. Chi si muove poco, o è molto piccolo, deve mangiare poco insomma, soprattutto come fuori pasto.

Quali snack dare al cane

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Rientrano in questa categoria tutti gli alimenti freschi, non tossici per i cani, soprattutto se di origine animale. Sì quindi a snack essiccati di carne o pesce, soprattutto quando sono composti solo da quella determinata fonte proteica essiccata (ad esempio pesciolini essiccati, polmone essiccato, nerbi di bue, pelle di nuca etc.). Anche uno yogurt intero, ma senza zuccheri, in quantità ponderate rispetto al peso dell’animale, può essere un fuori pasto sano per il nostro cane.
Sì, ma con moderazione anche per via di possibili fermentazioni anomale, alla frutta come snack per il cane. In questo senso, vanno meglio mela e pera, meno zuccherine, rispetto ad altra frutta come ciliegie, fichi, cocomero o melone. Questo tipo di alimenti possono essere dati, salvo a cani che devono perdere peso e per i quali si deve seguire l’indicazione di un nutrizionista veterinario, anche una volta al giorno, in piccole quantità come già spiegato sopra.

Snack da dare al cane con moderazione

Rientrano in questa categoria a mio parere tutti gli snack di origine commerciale di alta qualità. So già cosa starete pensando: “Ma sono pensati appositamente per cani, cosa ci sta di male?”. Beh, vedetela così: è come se alla vostra nutrizionista venisse chiesto se è meglio un panino con il prosciutto (alimento fresco e naturale) oppure una merendina commerciale, anche di alta gamma. Non credo che nessun nutrizionista umano avrebbe dubbi! Molta moderazione quindi con biscotti e biscottini industriali, soprattutto se “farciti”, snack dentali, snack vegetariani, ipollargenici, monoproteici, bocconcini, semi-umidi, strisce e bastoncini da masticare e tanti altri ancora.  Questi fuoripasto dovrebbero essere dati secondo il mio parere non più di una volta a settimana, anche in piccole quantità.

Quali snack non dare al cane

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Ci sono alcuni snack in particolare che dobbiamo evitare di dare del tutto al nostro cane. Fra questi, purtroppo per loro, le ossa cotte. Un osso cotto, anche un ginocchio bovino come si usava un tempo, è infatti un pericolo per la bocca e l’intestino del nostro cane, che possono essere feriti da schegge. Quest’osso è molto duro poi e può arrivare a rompere persino i denti del nostro cane. Altri snack che personalmente preferisco evitare sono gli ossi da masticare, quelli fatti da pelle di vari animali, spesso bufalo (bovino), sbiancati e ricostituiti in forma di osso, stile Pluto. Anche se belli a vedersi, meglio evitare questi alimenti commerciali, spesso davvero poco salubri.

I masticativi per cani

I masticativi sono una categoria a parte, dato che non sono pensati per essere ingeriti dal cane, ma solo per essere appunto masticati. Sono un esempio le corna di cervo e bufalo oppure le radici o legno di caffè. Non tutti i cani li gradiscono in questo caso, ma se sono di loro gusto, questi snack possono essere dati per un periodo di tempo giornaliero da stabilire con il medico veterinario curante, anche tutti i giorni.
Per riassumere quindi: poco e sani, queste sono le due regole chiave per gli snack. Spero di avervi convinto, dai!

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Maria Mayer
Veterinaria esperta in nutrizione del cane e del gatto
Sono laureata in Medicina Veterinaria ed ho conseguito un dottorato di ricerca riguardo l’utilizzo delle medicine non convenzionali negli allevamenti biologici. Il mio percorso di studi comprende, fra l’altro, un Master di II livello in Nutrizione del Cane e del Gatto e un secondi in PNEI e Scienze dalla Cura Integrata.
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