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30 Maggio 2022
13:46

Morta la stenella trovata spiaggiata nell’area protetta di Torre del Cerrano

La stenella striata spiaggiata nell'Area Marina Protetta Torre del Cerrano, in provincia di Teramo, purtroppo è morta. Inutili i soccorsi degli esperti che avevano allestito una vasca gonfiabile temporanea per il delfino.

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Purtroppo le operazioni di soccorso effettuate dal Centro Studi Cetacei nei confronti di una giovane stenella striata trovata spiaggiata nell'Area Marina Protetta Torre del Cerrano in provincia di Teramo, non sono bastate. In seguito a un'importante e improvvisa crisi, il piccolo delfino non ce l'ha fatta ed è morto. Nonostante l'applicazione rigorosa dei protocolli e la stretta sinergia tra il personale medico veterinario di CSC e ASL di Teramo, si è conclusa nel peggiore dei modi la vicenda incominciata due giorni fa con il primo avvistamento del giovane cetaceo in prossimità della riva dell'Area Marina Protetta.

Il delfino era stato alloggiato in una piscina gonfiabile riempita di acqua dolce per il trattamento iniziale di reidratazione ed erano in corso tutti gli accertamenti e le cure del caso. Da quell'istante tutti hanno sperato e nel suo recupero e nel successivo rilascio in mare, confortati anche dai parametri vitali dell'animale prima in miglioramento e poi stabilizzatisi una volta confinato in vasca.

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Purtroppo, invece, questa breve e intensa avventura si è conclusa con la morte improvvisa della stenella, un finale troppo spesso scontato per questi animali estremamente sensibili e, pertanto, dal recupero complesso e sempre incerto. La necroscopia affidata all'Istituto Zooprofilattico Sperimentale Abruzzo e Molise chiarirà le cause del decesso e dello spiaggiamento.

L'AMP è tra l'altro una delle zone costiere coinvolte nel progetto LIFE DELFI, tra i cui obbiettivi c'è soprattutto quello di ridurre i conflitti tra cetacei e pescatori, attraverso una massiccia campagna di sensibilizzazione ed educazione ambientale e mettendo a disposizione degli operatori della pesca dissuasori acustici e deterrenti luminosi da installare sulle reti per proteggere i delfini.

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La stenella striata (Stenella coeruleoalba) è uno dei cetacei più comuni e facili da avvistare in Italia, come per altri delfini non di rado finiscono purtroppo per spiaggiarsi spesso perché gravemente malati. Quando sono coinvolti i leader di un branco, spesso si trascinano dietro tutto il resto del gruppo sociale, per cui è fondamentale allertare gli esperti ed intervenire in fretta. A tal propostito l'AMP ha pubblicato alcune piccole regole e consigli utili su cosa fare in caso di spiaggiamenti:

  1. Avvisare la Guardia Costiera al numero 1530 e non intervenire senza averne le competenze;
  2. Non toccare l’animale: fornisci tutte le indicazioni necessarie sul luogo e l'orario del ritrovamento al personale specializzato e alla capitaneria e attendi il loro intervento;
  3. Non tentare di trascinare l'animale in acqua: il semplice sfregamento col terreno può generare gravi abrasioni o peggio, per questa ragione si utilizzano imbracature opportunamente bagnate e lubrificate;
  4. Tieni lontano dagli animali spiaggiati bambini e curiosi e, se possibile, crea un "cordone di rispetto" per non fare avvicinare nessuno all'animale. La confusione produce un forte stress ai cetacei, e può diventare, in quelle condizioni, una causa di morte.

Ricordiamo sempre che i cetacei sono innanzitutto mammiferi selvatici e possono essere portatori di malattie trasmissibili anche all'uomo. Sono inoltre animali grossi e molto forti e dimenandosi per il dolore o lo spavento possono colpire e ferire seriamente il soccorritore inesperto con pinne e coda. Anche i denti e il rostro, nel caso si trattasse di odontoceti come i delfini, non sono da sottovalutare. Per cui occorre sempre contattare professionisti e persone esperte.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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