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8 Gennaio 2021
15:27

Come eliminare le pulci su cane e gatto

Le pulci sono tra i parassiti più comuni tra i cani e i gatti. Sono insetti minuscoli, diffusi in tutto il mondo e dai cicli biologici estremamente rapidi. Spesso sono difficili da trovare ma ci sono alcuni indizi e consigli che possono aiutarci.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Un antico detto sentenzia che l’ospite più di tre giorni a casa puzza… Beh, in questo caso prude! Eh sì: spesso basta anche una semplice passeggiata e il nostro cane torna a casa con qualche fastidioso ospite addosso: le pulci. Le pulci sono spesso dai proprietari sottovalutate o rientrano nella categoria “ parassiti innocui ma fastidiosi”. In realtà se pensiamo che la peste è trasmessa dalle pulci capiamo bene che il loro ruolo non è di nicchia per quando riguarda la salute pubblica. Nei nostri animali domestici possono provocare dermatiti, endoparassitosi, e malattie ematiche. Ma prima di parlare di come possiamo accorgercene e come possiamo eliminarle, è importante conoscere alcuni aspetti del loro ciclo biologico in modo prima di tutto di fare prevenzione.

Pulci del cane e del gatto: come sono fatte

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Le pulci sono insetti senza ali con corpo bruno scuro, schiacciato lateralmente e con rivestimento chitinoso. Le loro dimensioni variano dai 1,5 mm ai 10 mm e sono dotate di apparato boccale perforante e succhiatore. In pratica le pulci sono dei mini vampiri.

Le pulci sono diffuse in tutti i continenti, incluso l’Antartide, e occupano un ampio range di habitat che va dai deserti equatoriali alle foreste pluviali fino alla tundra artica. Esistono diverse specie di pulci, ma la Ctenocephalides felis è presente in ogni parte del mondo ed è la specie più frequentemente segnalata nel cane e nel gatto.

Di solito, il ciclo vitale di una pulce è breve: da 12 a 14 giorni. Ma in condizioni di temperatura e umidità elevate, ad esempio in casa, la sua esistenza varia e può durare fino a sei settimane. Pertanto, soprattutto se l’animale vive in appartamento, le pulci rappresentano una minaccia anche nei mesi freddi, motivo per cui ai miei pazienti consiglio una protezione adeguata durante tutto l’anno.

Habitat ideale e stagionalità della pulce

La pulce adulta si nutre di sangue sull’ospite e si accoppia. Il pasto di sangue è necessario alla femmina per completare la produzione delle uova, che sono deposte in numero di anche 50 al giorno. Le uova sono deposte nel pelo o nell’ambiente circostante, la loro forma sferica le fa rotolare facilmente nelle fessure e nelle crepe dei pavimenti dove l’animale vive. Infatti un ottimo modo di prevenzione nelle case oltre a lavare è proprio passare l’aspirapolvere sia in casa che sulla tappezzeria.

Il tempo di schiusa delle uova varia da 1 a 10 giorni, secondo il tasso di umidità e temperatura. Dalle uova nascono le larve di colore biancastro che si nutrono delle feci degli adulti e dei detriti organici. Le larve evitano la luce e si muovono attivamente nel microhabitat rappresentato dalle fibre dei tappeti, stoffa, erba, rami, foglie, suolo. Iniziano poi lo stadio di pupa che produce un bozzolo composto da detriti e granelli di polvere, che le consente di mimetizzarsi fino al suo sviluppo ad adulto. Attenzione però, La pupa può rimanere dormiente per molte settimane, fino anche ad 1 anno! Questo è una delle motivazioni che rendono difficile il controllo delle infestazioni ambientali. All’uscita dal bozzolo, l’insetto adulto inizierà a nutrirsi più volte al giorno perpetrando il ciclo.

I sintomi delle pulci su cane e gatto

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Quindi detto ciò è facile comprendere che nella maggior parte dei casi non riuscirete a vedere le pulci, ma soltanto le loro feci sul mantello. Le feci appaiono come piccoli puntini neri: specialmente sulla schiena e alla base della coda e nei gatti spesso si trovano intorno al mento. Potete con pettinino a denti stretti spazzolare il pelo per toglierle. Per i più curiosi, schiacciando poi questi puntini neri su un tovagliolo bianco noterete una colorazione rossastra: altro non è che il sangue del vostro animale digerito dalla pulce.

Ma se non vediamo né le pulci ne i puntini neri sul pelo, come possiamo accorgercene? Il prurito è spesso uno dei segnali più rappresentativi, perché una singola pulce può pungere più di cento volte al giorno. Immaginate quanto possa essere fastidiosa! Alcuni animali arrivano a grattarsi o mordicchiarsi in maniera così ossessiva che si provocano lesioni da grattamento anche molto serie (dermatiti, alopecia, ferite) che poi possono anche infettarsi.

Malattie causate dalle pulci di cane e gatto

Sempre più spesso mi capita di visitare animali affetti da dermatiti che inspiegabilmente non si risolvono. Indagando durante la visita clinica con il proprietario, però, ho capito che più che ritrovare pulci o feci sul pelo, non è stata fatta una corretta prevenzione verso le pulci al proprio animale. Da ciò arrivo alla cosiddetta “diagnosi DAP”. DAP è l’acronimo per identificare la Dermatite Allergica da morso di Pulce. Proprio come si può essere allergici a certi frutti o a certi pollini, alcuni animali sono allergici alla saliva della pulce, e possono sviluppare reazioni cutanee davvero imponenti anche solo per una puntura che magari nel frattempo è caduta o è stata ingerita.

Molti si domanderanno perché il cane o il gatto mangiano le pulci. Ebbene, può succedere che leccandosi o mordicchiandosi per il prurito possa ingerirne ma il problema serio è che le pulci possono ospitare le tenie (Dypilidium caninum). I gatti, ad esempio, con la loro toelettatura possono arrivare a ingerire oltre il 70% delle pulci presenti sul proprio corpo. In caso di infestazione da pulci è sempre consigliabile associare al trattamento antiparassitario anche un trattamento vermifugo.

Ma non vi spaventate per un eventuale contagio: le pulci sono inquiline affezionate, non abbandonano il proprio ospite, quindi è una condizione molto improbabile che una persona che giochi con un cane o con un gatto infestato venga “colpita” a sua volta. Può però succedere che l’ambiente dove è stato l’animale parassitato resti infestato e di conseguenza le pupe e poi gli adulti in cerca di nutrimento assalgono anche l’uomo.  Come fare a capire se avete anche voi le pulci? Abbassate lo sguardo e date un’occhiata al vostro corpo: I morsi di solito sono sugli stinchi, i polpacci, le caviglie e appaiono come piccoli puntini rossi pruriginosi. Le pulci trasmettono ai gatti la Bartonella henselae. Ma il gatto, grattandosi, raccoglie sulle proprie unghie le feci di pulce e, se successivamente graffia l'uomo, può trasmettergli la "malattia da graffio di gatto". E’ una patologia ad andamento benigno che riguarda soprattutto immunodepressi, bambini ed anziani.

Come prevenire ed eliminare le pulci su cani e gatti

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Quindi va da sé che sottovalutare le pulci è sbagliato per motivi anche di sanità pubblica. Ma come possiamo prevenire l’infestazione sui nostri compagni di vita? Esistono in commercio numerosi prodotti naturali e non, in formulazione spot-on, collari, spray, shampoo. La domanda che mi si rivolge sempre è: Dottoressa ma quale è il migliore? La mia risposta: quella che funziona sul tuo animale!

Sembra banale ma l’antiparassitario va valutato dal veterinario insieme al proprietario durante la visita, focalizzando l’attenzione sulla vita che conduce l’animale, eventuali patologie concomitanti del soggetto, i rischi di infestazione ambientale, se sono presenti altri animali, se ci sono necessità specifiche ( animali da lavoro, bagni frequenti…) e altre importanti considerazioni che appunto riguardano quel singolo individuo.

Come eliminare le pulci dall'ambiente domestico

  • Passare regolarmente l'aspirapolvere;
  • Lavare la cuccia del tuo animale domestico ogni settimana, idealmente a una temperatura superiore a 50 °C.;
  • Anche altri animali selvatici, come gatti selvatici, volpi, conigli e roditori portano le pulci. I tuoi animali domestici possono facilmente prendere le pulci se entrano in contatto con ambienti frequentati da animali selvatici. È importante quindi controllare regolarmente il tuo gatto o il tuo cane utilizzando un pettine antipulci;
  • Utilizzare degli antiparassitari.
Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Eva Fonti
Medico Veterinario
Ho conseguito la laurea specialistica in Medicina Veterinaria nel 2009 presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II con una tesi sperimentale in chirurgia oftalmica, nel 2010 ho conseguito il perfezionamento in Radiologia Veterinaria. Nel 2013 ho inaugurato il mio ambulatorio in Minturno sul lungomare di Scauri.
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