Un giovane di 22 anni a Gela ha tentato di uccidere la cugina della sua ex fidanzata e i suoi cani. La donna già da tempo era vittima di persecuzioni, aveva subito minacce e percosse assieme ai suoi parenti.
Il 14 novembre il giovane si è presentato davanti al cancello dell'abitazione all'ora di cena e ha sparato con una pistola calibro 7.65 tre colpi verso i due Cani Corso che vivono con la vittima. Gli animali non hanno riportato fortunatamente ferite mortali, sono stati raggiunti dai proiettili uno alla zampa e l'altro alla mandibola. Prima di essere aggrediti sono riusciti ad allarmare la donna che stava cenando assieme ai suoi familiari nella veranda di casa.
Scesa in giardino, la cugina dell'ex compagna dell'aggressore se lo è ritrovato davanti, lo ha visto prendere la mira verso di lei a pochi metri di distanza. L'uomo ha sparato ma i colpi non hanno raggiunto la donna. Il giovane ha poi deciso di dileguarsi a bordo del suo motorino per le vie di Gela, non prima di tentare di ferire ulteriormente i Cani Corso. Le immagini delle telecamere di sicurezza della città hanno aiutato i Carabinieri ad identificarlo e ad arrestarlo.
È l'ennesimo caso in cui le vittime di un'aggressione a danno di una donna diventano anche gli animali domestici. Abbiamo diverse volte sottolineato su Kodami quanto sia frequente questa modalità: la correlazione tra violenza domestica, sulle donne e su minori, e violenza contro gli animali rientra nei campi di studio della zooantropologia della devianza, disciplina che sfrutta nozioni di criminologia, psicologia, sociologia della devianza, veterinaria forense ed etologia per studiare il fenomeno dei maltrattamenti di animali.
La casistica conferma che nella stragrande maggioranza dei casi chi compie un atto di violenza o crudeltà verso gli animali potrebbe compierlo, o l’ha già compiuto, anche su esseri umani. E anche quando si parla di violenza domestica e violenza sulle donne questa correlazione emerge con chiarezza.
Sono 54mila le donne che secondo l’Istat hanno contattato almeno una volta i Cav (Centri Anti Violenza), ma poco più di 30mila hanno effettivamente iniziato il percorso. Tra le donne escluse spesso ci sono anche quelle che si allontanano da casa insieme ai loro animali domestici, spesso impossibilitati a entrare nelle strutture di accoglienza e questo determina una enorme difficoltà a cui le istituzioni e gli enti dovrebbero porre rimedio. Sono tantissime, infatti, le donne sottoposte a violenze e dunque a rischio di vita che non denunciano o non riescono ad allontanarsi dalla situazione in cui si trovano perché minacciate dagli uomini che hanno ancora accanto proprio di uccidere i loro animali.
Nel caso di Gela, a seguito della richiesta della Procura, il giudice Francesca Pulvirenti ha convalidato l'arresto e il giovane è stato condotto in carcere con le accuse di tentato omicidio, tentata uccisione di animali, porto abusivo di pistola e atti persecutori.