Anche quest’anno, nella sua terza riproposizione, si è registrata a Trapani un'adesione significativa all’iniziativa “proteggiAMOli”, rivolta alla cura e alla tutela degli animali randagi e di quartiere, promossa dall’associazione animalista OIPA.
Il progetto ha visto un notevole coinvolgimento di volontari che si sono impegnati nella realizzazione dell’attività di copertura antiparassitaria rivolta ai cani e gatti dei territori di Trapani, Erice, Valderice e Paceco. Le fialette antiparassitarie che sono state somministrate ad oltre 100 animali del territorio e sono state donate da cittadini e proprietari dei negozi di articoli per animali, che hanno risposto in modo attivo e puntale alle richieste dei volontari.
«Il successo di questo progetto è stato reso possibile grazie alle generose donazioni che ci sono pervenute, a dimostrazione che la comunità trapanese risponde in modo sempre più sensibile alle esigenze degli animali», spiega a Kodami Baldo Ferlito, il delegato Oipa Trapani.
Complessivamente, oltre 60 cani, tra cuccioli e adulti che vivono in strada, sono stati sottoposti ai trattamenti di prevenzione mediante l'utilizzo di fialette antiparassitarie. L'utilizzo di questi strumenti diviene ancor più importante durante il periodo estivo, quando si intensifica il rischio di infestazioni da pulci, zecche e zanzare che possono essere vettori di diverse malattie potenzialmente pericolose per i nostri amici a quattro zampe.
«Quest’anno siamo ancora più orgogliosi dell’iniziativa perché per la prima volta nel progetto sono stati inclusi anche i gatti, a dimostrazione che non si tratta di “animali di serie B», continua Ferlito. Sono stati infatti oltre 40 membri appartenenti a colonie feline riconosciute ai sensi della legge 15/22 reg. Sicilia, a beneficiare della copertura antiparassitaria offerta dalla comunità trapanese.
«Questa terza edizione ci colma di grande soddisfazione, poiché ancora una volta siamo riusciti a svolgere un impegno di notevole valore a beneficio dei nostri amici a quattro zampe. Speriamo di continuare nei prossimi anni con un coinvolgimento di animali sempre più vasto», conclude con entusiasmo Baldo Ferlito.