Primo gabbiano di Sabine in Campania: il video dell’avvistamento. L’esperto: «Lunga migrazione senza una zampa»

Un raro esemplare di gabbiano di Sabine è stato avvistato a Napoli, un evento unico nel suo genere poiché l'animale solitamente passa l'inverno in Sud Africa, a oltre 8 mila chilometri di distanza dall'Italia.

4 Aprile 2023
15:45
156 condivisioni
Immagine
Gabbiano di Sabine con una zampa sola. Foto di Maurizio Ruggiero

«Si tratta di una rara specie accidentale, ovvero animali che si trovano lontano dalle rotte abituali per diversi motivi. È molto affascinate vedere questo uccello qui da noi poiché, con la sua sola presenza, racconta la storia di un incredibile viaggio», queste le parole con cui Rosario Balestrieri, ornitologo e ricercatore per la Stazione Zoologica Anton Dohrn, commenta a Kodami lo straordinario avvistamento fatto a Napoli di un gabbiano di Sabine, rara specie mai vista prima d'ora in Campania.

A testimoniare l'evento è stato un video registrato alcuni giorni fa dal fotografo naturalista Maurizio Ruggiero. Nelle immagini è possibile vedere l'uccello sfrecciare veloce sull'acqua, fare virate in aria e combattere con gli impetuosi venti del mare. Scende giù in picchiata, poi plana dolcemente e in fine risale di alcuni metri con alcuni poderosi battiti d'ala. Un occhio inesperto potrebbe confonderlo per un gabbiano comune, ma quella punta del becco gialla non lascia dubbi: non si tratta di nessuna delle specie di uccello marino che siamo abituati a vedere in Italia.

Il fotografo si trovava a San Giovanni a Teduccio, quartiere del capoluogo campano placidamente adagiato lungo la costa affacciato sul Golfo di Napoli. Era in cerca di migratori primaverili come rondini, upupe e aironi, quando in lontananza si accorse di un gabbiano con movimento in aria e una livrea particolare. Decise, quindi, di inviare le immagini dell'animale immediatamente a Rosario Balestrieri per avere un suo parere. «Quando ho visto il video ho esultato di gioia. Riuscire ad avvistare una specie così rara in Italia è già una grande emozione e addirittura pensare che si trova proprio qui in Campania è una gran fortuna. Nessuno qui era mai riuscito a rilevare prima d'ora un gabbiano di Sabine», continua l'esperto.

Immagine
Gabbiano di Sabine con una zampa sola. Foto di Maurizio Ruggiero

Comprendere la gioia dell'ornitologo non è difficile, basta osservare dove solitamente nidifica l'animale. Xema sabini, questo il nome scientifico dell'uccello, si riproduce in Alaska, Canada e Groenlandia e trascorre l’inverno in Sud Africa da dove probabilmente viene l'esemplare avvistato a Napoli. Parliamo, quindi, di una distanza di oltre 8.000 chilometri percorsa da un individuo che si è spinto così lontano dalle abituali rotte per fattori non ancora ben identificati.

A rendere ancora più particolare la vicenda è il fatto che gabbiano avvistato manca completamente una zampa. «Probabilmente è stata amputata da una lenza, uno strumento da pesca che se abbandonato in mare più rappresentare una vera e propria trappola mortale per molti uccelli e non solo», aggiunge in merito l'ornitologo. In ogni caso l’individuo non sembra avere difficoltà nel volo e non appare debilitato dalla menomazione.

«Negli uccelli è particolarmente difficile stimare l’impatto della pesca poiché una parte cospicua di loro, dopo essere stati feriti, può continuare a spostarsi per poi morire lentamente in mare aperto dove è quasi impossibile rilevarli – spiega ancora Balestrieri – Le lenze poi non sono selettive e tutte le specie di uccelli possono caderne vittima indipendentemente dalle dimensioni. Per mitigare il problema i pescatori dovrebbero custodire con cura gli attrezzi da pesca che non andrebbero in alcun modo dispersi nell’ambiente. Da alcuni anni si inizia a parlare di reti e lenze da pesca biodegradabili, una possibile soluzione per una minaccia alla biodiversità che ogni anno si aggrava sempre di più».

Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social