video suggerito
video suggerito
19 Giugno 2024
21:00

Prima visita comportamentale per i Pitbull di Eboli: è l’inizio di un lungo percorso

I Pitbull di Eboli sono stati sottoposti alla prima visita comportamentale da parte dei veterinari del Criuv. È il primo di una serie di incontri volti a valutare Totà e Pablo, anche in vista di una possibile rieducazione.

2.094 condivisioni
Immagine

I Pitbull di Eboli sono stati sottoposti alla prima visita comportamentale da parte dei veterinari del Centro di Riferimento regionale per l’Igiene Urbana Veterinaria della Campania (Criuv), l'ente che ha preso in carico i due cani dopo la morte a Eboli di un bimbo di soli 13 mesi.

La visita specialistica sui Pitbull Totò e Pablo è avvenuta all'interno del canile Dog's Town di Pignataro Maggiore, nel Casertano. È qui che si trovano i due fratelli da quando lo scorso 22 aprile hanno ferito e ucciso il piccolo Francesco Pio D'Amaro mentre si trovava nella casa di Campolongo con la madre, Paola Ferrentino, e gli zii Simone e Giuseppe Santoro. Al momento i parenti del piccolo presenti in casa sono indagati insieme ai detentori dei cani, gli ex coniugi Gaia Sabato e Fabio Fiorillo, per omicidio colposo e omessa custodia di animali.

La vicenda giudiziaria sta quindi seguendo un iter preciso: le Forze di Polizia e gli inquirenti indagano per accertare la dinamica dei fatti allo scopo di accertare il coinvolgimento, o meno, degli indagati. Ma non esiste prassi consolidata quando ad essere al centro di caso di omicidio sono gli animali. Per ciò che concerne le motivazioni profonde che hanno portato i cani ad agire come hanno fatto, non esiste un percorso tracciato da ripercorrere, se non il fine pena mai che è toccato a tutti gli altri cani coinvolti in fatti di sangue. Basti pensare al caso di Simona Cavallaro e dei 13 cani di Satriano.

L'interesse del Criuv a eseguire la visita comportamentale sui cani di Eboli è quindi uno dei primi esempi di una strada alternativa all'ergastolo a cui sono destinati Totò e Pablo. La visita dell'esperto in comportamento non serve solo in ambito giudiziario, ma anche in vista della possibile rieducazione dei due animali. Il medico veterinario esperto in comportamento è una figura di cruciale importanza per poter capire cosa può innescare l'aggressione di un cane su un bambino, e quindi evitare che in futuro la tragedia possa ripetersi altrove, ma anche per iniziare un percorso di riabilitazione sui due Pitbull.

I detentori dei due cani infatti sino a questo momento non hanno fatto richiesta per rivederli o riottenerne l'affido. Le opzioni dopo il sequestro sono quindi il canile oppure un percorso di riabilitazione, con il sostegno di un istruttore cinofilo, in seno a un'associazione di tutela animale. Per loro si è già fatta avanti la Fondazione Cava Canem, che ha richiesto al sostituto procuratore titolare del fascicolo d'indagine, Alessandro Di Vico, di ottenere l'affido dei due cani allo scopo di iniziare con loro un percorso. Il loro destino è quindi nelle mani della Procura di Salerno, ma anche dei veterinari del Criuv.

La tragedia che ha coinvolto Francesco Pio ha sollevato molte domande e preoccupazioni riguardo al comportamento dei due Pitbull, spingendo gli esperti a indagare a fondo per accertare le dinamiche relazionali tra i due cani e con le altre persone. Uno degli aspetti più sorprendenti emersi quando la direttrice di Kodami e istruttrice cinofila Diana Letizia che si è recata in canile per conoscere i due animali, è la differenza di personalità tra Totò e Pablo.

Nonostante siano entrambi fratelli, le loro reazioni sono notevolmente diverse. Un aspetto che, come ha appreso Kodami da fonti vicine al Criuv, è emerso anche durante la visita dei due veterinari. Questo mette in luce quanto sia importante considerare i cani come individui ed entità uniche, al di là delle etichette di specie o di razza.

Video thumbnail

La prima visita comportamentale eseguita su Totò e Pablo al canile ha fornito preziose informazioni sulle personalità e sui comportamenti di questi cani. Ora però l'interesse delle istituzioni non deve spegnersi con il clamore mediatico, ma continuare nell'interesse di una società che rispetta tutti gli individui che ne fanno parte, che siano umani o altri animali.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social