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21 Marzo 2024
15:05

Prestipino prima Garante dei diritti degli animali di Roma: «Lavoriamo a una convivenza pacifica anche con i selvatici»

La città di Roma ha la sua Garante dei diritti degli animali, è la prima volta nella storia della Capitale. Si tratta di Patrizia Prestipino che a Kodami ha spiegato quali saranno i primi passi che compirà nella sua nuova veste.

Intervista a Patrizia Prestipino
Garante dei Diritti degli animali di Roma
Immagine

La città di Roma ha la sua Garante dei diritti degli animali: è la prima volta nella storia della Capitale. Si tratta di Patrizia Prestipino, già deputata del Partito Democratico che alla Camera ha portato le battaglie in difesa degli animali sia per abolire le carrozze trainate da cavalli che per proteggere i suini della Sfattoria degli Ultimi. Temi di cui aveva parlato al nostro magazine in una video intervista durante la tornata elettorale del 2022.

Oggi a Kodami spiega quali saranno i primi passi che compirà nella veste di Garante degli animali in una metropoli come Roma dove vanno protetti gli interessi degli animali familiari e quelli dei sinantropici, cioè di tutte quelle specie di selvatici che vivono a ridosso della città: «Il numero di cittadini aumenta, e cresce anche quello degli animali, dobbiamo quindi creare i presupposti per una convivenza pacifica».

Com'è la situazione della convivenza tra persone e animali?

Roma è la città più grande d'Europa e ha una biodiversità estremamente variegata. Coesistere con chi è diverso da noi è difficile ma fondamentale, e gli animali in questo contesto sono anche i più fragili ed emarginati, ce lo dicono i tanti casi di maltrattamento a cui è possibile assistere ogni giorno, e non si tratta solo dei picchi di violenza raggiunti con i casi del gatto Leone o del cane Aron. Il maltrattamento si nasconde anche nella semplice noncuranza verso l'altro per eccellenza: l'animale. Se non andiamo a modificare questo modo di pensare comprendendo che si tratta di esseri senzienti al pari di noi, non potremmo mai cambiare nulla.

Quali sono i primi passi per andare in questa direzione?

Lavoreremo prima di tutto sulle campagne di comunicazione soprattutto nelle scuole e nei punti di aggregazione più frequentati dai cittadini romani. Non possiamo sempre limitarci a tamponare le emergenze, ma per fare prevenzione c'è bisogno di consapevolezza da parte del cittadino, e in quest'ottica le campagne pedagogiche sono un investimento a lungo termine preziosissime. Spesso i più piccoli amano amano gli animali familiari in casa ma non sanno che amare un cane è diverso dal rispettare la fauna selvatica. Partiamo da questo.

Però a Roma le emergenze ci sono eccome.

Lavorare sulle emergenze è necessario, non ci illudiamo riguardo a questo punto. Abbiamo canili importanti e sarà fondamentale attuare un attento controllo e monitoraggio di queste strutture. Nel mio primo giorno da Garante sono andata al canile della Muratella proprio per accertarmi delle condizioni. Sono entrata allo scopo di fare un appello alle adozioni, ma non dimentichiamo che quella del Garante è una figura inedita nella Capitale, dobbiamo partire da zero per mettere su un ufficio che definisco una "unità di missione" per la complessità del compuito.

Su quali altri dossier vi concentrerete?

In questo momento gli occhi puntati sulle colone feline, alcune devono essere trasferite a causa dell'espansione urbanistica della città. Non andrebbero mai spostate se non in casi eccezionali come questi e quindi c'è bisogno di una grande attenzione per evitare che venga compromesso il benessere degli animali.

Ci sono poi le "botticelle", molto attuale dato che si sta avvicinando la stagione calda e l'ondata di turisti.

Cosa farete per intervenire sulla circolazione delle carrozze trainate dai cavalli?

È un tema che mi è caro da sempre: da parlamentare nel 2022 venne approvato un mio ordine del giorno per vietarle, ma il provvedimento purtroppo non ha avuto più seguito concreto. È chiara purtroppo l'esistenza di una volontà politica, trasversale da Nord a Sud, perché questa pratica continui ed essendo un problema nazionale serve una legge dello Stato. L'ordinanza del Sindaco non basta. Per cercare una risoluzione che tuteli i posti di lavoro e il benessere degli animali pensavo a un tavolo di confronto con la categoria. Ad oggi a Roma sono rimaste 17 licenze rispetto alle 60 di vent'anni fa. Vogliamo salvaguardare le entrae delle poche famiglie che vivono di questo, ma preservando i cavalli. Una soluzione ipotizzata dal Comune poteva essere limitare la circolazione ai parchi, ma vedremo.

In ogni caso, ci concentreremo sul dialogo al fine di ottenere risultati concreti. Si può colloquiare con tutti però poi bisogna trasporre il dialogo nella pratica. Proveremo a fare questo, e la base è diffondere il rispetto verso animali, come lo faremo non è ancora scritto: stiamo costruendo tutto da zero con il sindaco Gualtieri e uffici preposti.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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