Venerdì 20 settembre davanti al palazzo della Regione Lombardia a Milano si terrà la manifestazione di protesta per ricordare l'uccisione dei 9 maiali del rifugio Cuori Liberi che esattamente un anno fa sono stati abbattuti dai veterinari dell'ATS pavese a seguito di un blitz della Polizia.
L'ordine di uccidere i maiali era arrivato dal commissario straordinario alla peste suina africana e dalla Regione Lombardia, e a niente era valsa la resistenza di decine di attiviste e attivisti barricati nel rifugio per impedire l'irruzione delle Forze dell'ordine. Il presidio è durato per settimane, ma alla fine le Forze dell'Ordine sono riuscite a sfondare la catena umana degli attivisti, con modalità denunciate come violente da chi era presente quel giorno.
Neppure la visibilità mediatica a livello internazionale né il supporto legale fornito da due grandi associazioni animaliste, come LAV e LNDC Animal Protection, erano riusciti a impedire il massacro. Durante quell'occasione hanno perso la vita: Spino, Dorothy, Carolina, Bartolomeo, Crusca, Crosta, Mercoledì, Ursula, e Pumba. Quest'ultimo divenuto un simbolo poiché la sua morte è stata ripresa dalle telecamere nascoste degli attivisti.
Sono loro che verranno ricordati venerdì dalle ore 10.30 durante il presidio "Giù le mani dai santuari" organizzato dalla Rete dei Santuari liberi in Italia. Durante il flash mob legato all'evento prenderanno parte le attrici Elisa D'Eusanio e Alessia De Pasquale che interpreteranno un testo teatrale originale di narrazione e ricostruzione dei fatti avvenuti durante i tragici giorni del presidio nel Rifugio Cuori Liberi.
«A distanza di un anno dalla strage, e dalla manifestazione di protesta che il 7 ottobre 2023 portò per le strade di Milano oltre 10mila persone da tutta Italia, niente è cambiato – dichiara Sara D'Angelo, portavoce della Rete dei Santuari – Non abbiamo avuto alcuna garanzia da parte delle istituzioni dell'incolumità per gli animali ospitati nei rifugi, nessuna deroga o protocollo sanitario ad hoc per delle strutture, i Santuari, che lo stesso Ministero della salute ha riconosciuto, con decreto del 7 marzo 2023, come non equiparabili ad allevamenti. In compenso, con incredibile tempismo, le autorità cercano di spaventarci: venerdì scorso sono arrivati gli avvisi di garanzia ad alcuni attivisti e attiviste che quel giorno hanno tentato di opporsi al massacro».
«Quanto avvenuto a Sairano e la repressione che ne è seguita purtroppo non sono un'eccezione: venerdì saremo in piazza anche per tutte le vittime del sistema zootecnico che vengono sterminate a migliaia in questo momento in Italia a causa della peste suina. I dati sono sconvolgenti: 105mila maiali uccisi negli allevamenti solo in Lombardia dal 2023, di cui 60 mila da luglio scorso a oggi nei 18 focolai attivi tra Pavia, Lodi e Milano, e altri 20mila e 500 abbattuti in Piemonte dove al momento ci sono altri 7 focolai attivi».
Sulle modalità con cui è arrivata la Peste suina in Italia e sui suoi effetti noi di Kodami abbiamo realizzato un video approfondimento in cui ripercorriamo anche ciò che è avvenuto in questi mesi di gestione, cruenta, dell'emergenza sanitaria.
Alle 17.30 e alle 21.30 seguirà sempre a Milano al cinema Beltrade la proiezione, in anteprima mondiale, del documentario “Cuori Liberi. Fino all'ultimo respiro”, film di Alessio Schiazza, prodotto da We Are All Animals, con il contributo di Lav e LNDC Animal Protection.
I biglietti per queste due prime proiezioni sono già esauriti, ma dal giorno successivo partirà un tour del film in tutte le principali città italiane con un calendario visibile sui canali social Cuori liberi film e sulla pagina di Mescalito, distributore anche del documentario “Food for profit” di Giulia Innocenzi e Pablo D'Ambrosi.
«Dopo il lancio del trailer, il distributore Mescalito ha immediatamente ricevuto una diffida, da parte di ATS Pavia, dal proiettare il documentario mostrando i volti dei veterinari che quel giorno avevano eseguito la condanna a morte dei maiali ospiti del rifugio. Il film sarà proiettato comunque con i volti dei veterinari oscurati», hanno fatto sapere gli attivisti.
Alla commemorazione sarà presente anche Moby Dick, street artist di fama internazionale, che nei giorni precedenti realizzerà due murales dedicati alla strage: mercoledì nel rifugio Porcikomodi di Magnago e giovedì proprio nel rifugio Cuori liberi a Sairano.