Fa (meglio: faceva) l’insegnante di scuola elementare. E durante una caccia alla volpe ha preso a calci e schiaffi un cavallo. Oggi Sarah Moulds, 37 anni, è stata licenziata dall’istituto dove lavorava. Il video che la ritrae mentre compie violenza nei riguardi di un cavallo è diventato virale attraverso a un gruppo animalista contrario alla caccia alla volpe, l’Hertfordshire Hunt Saboteurs.
La Rspca, la Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals, ha deplorato il suo comportamento e la Somerby School l’ha licenziata dopo che l’ha sospesa lo scorso mese. La donna, madre di due figli e residente nel Leicestershire, nel Regno Unito, è stata silurata dopo 6 mesi di indagini da parte della scuola. «Ci impegniamo a garantire il miglior standard di istruzione per tutti i nostri giovani e così continueremo a fare», ha commentato il direttore operativo del Mowbray Education Trust, Paul Maddox, che cura le attività dell’istituto di istruzione.
Moulds lavorava in una terza classe della primaria di Somerby ed è stata anche direttrice, oltre di quel plesso, anche della materna di Knossington. Anche il Pony club, una grande organizzazione giovanile equestre internazionale, l’ha licenziata dal ruolo di team manager.
Dopo il video la 37enne ha ricevuto minacce di morte e si è dovuta trasferire per diversi giorni per evitare aggressioni. «Teme per la sua vita, ha bambini piccoli ed è preoccupata per loro oltre che per sé stessa», commenta una vicina al quotidiano britannico Daily Mail. Una descrizione di una persona impeccabile la fa lo zio, David Kirkham: «È una persona molto retta, una persona fantastica che ama assolutamente i suoi cavalli». Nel video si vede la donna che cerca di portare il cavallo su un camioncino. A quel punto lo prende a schiaffi sul muso e a calci con gli stivaloni.
La caccia alla volpe è vietata nel Regno Unito? Sì. Fu il governo Blair a mettere le mani alla questione con l’Hunting Act. La caccia ai mammiferi selvatici con tre o più cani al seguito è illegale dal 2005 in Inghilterra e Galles. Ma ci sono molte esenzioni che di fatto permettono, a determinate condizioni, di poter portare avanti la corsa alla volpe rossa. In origine, per esempio, i cani venivano incitati ad ucciderla. Ora, secondo la norma, tutto ciò non sarebbe possibile.
Oggi è grazie agli animalisti britannici se questa legge è sotto i riflettori. Tony Blair, nel suo libro “Un viaggio”, ha dichiarato che l’Hunting Act del 2004 è stata una delle misure legislative di cui ha maggior rammarico. Ha raccontato che fu in una vacanza in Italia quando un cacciatore lo convinse «con calma e persuasione» che si era trattato di un errore. L’atto, per lui, era un «magistrale compromesso», per permettere la continuazione della caccia mettendo in atto «misure per evitare crudeltà quando la volpe viene uccisa».
Come sempre, Kodami non pubblica il video che contiene immagini violente che nulla aggiungono alla cronaca di quanto accaduto.