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3 Marzo 2023
10:11

Precipita dal nido per il forte vento: pullo di allocco salvato dai Vigili del Fuoco

Il piccolo rapace è precipitato in strada, dove è stato trovato da un passante che ha allertato il Cras. Confermato che non aveva ferite serie, è stato rimesso al sicuro nel nido.

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Appena nato, e già costretto a fare i conti con le forze della natura. Fortunatamente per il piccolo di allocco protagonista della vicenda, però, questa volta l’intervento dell’uomo e il lavoro di squadra hanno consentito che tutto andasse nel migliore dei modi.

La storia arriva da Rimini, dove pochi giorni fa si è abbattuta un’ondata di maltempo con forti raffiche di vento. E sono state proprio le raffiche a far precipitare da un cipresso un piccolo di allocco, trovato sulla strada da un passante: l’uomo, capendo immediatamente di avere davanti un animale che sarebbe morto senza le cure adeguate, ha contattato – in modo corretto – il Centro Recupero Animali Selvatici di Rimini (Cras), che ha inviato sul posto un volontario per il trasferimento del pullo da un veterinario. Nel frattempo il personale del Cras ha chiamato i Vigili del Fuoco per capire se fosse possibile rimettere nel nido l’allocco.

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Una volta ottenuto il via libera dal veterinario, il pullo è stato immediatamente riportato al cipresso e affidato ai Vigili del Fuoco, che lo hanno rimesso nel nido, al sicuro: una disavventura durata poche ore conclusa al meglio, come confermato anche dal Cras.

L’allocco (Strix aluco) è un rapace notturno molto comune nei boschi italiani, ed è inserito nel Repertorio della fauna protetta italiana redatto dalla Direzione Conservazione della Natura del ministero dell’Ambiente. Si tratta quindi di una specie protetta, per cui vige l’assoluto divieto di caccia, che nidifica solitamente all'interno di grosse cavità nei tronchi.

Il comportamento del passante che ha trovato il pullo di allocco è stato esemplificativo di quello da tenere quando ci si imbatte in un uccello caduto dal nido: l’errore più comune è quello di prenderlo, tenerlo in casa qualche giorno, il tempo necessario per farlo rimettere in forze e vederlo spiccare il volo e poi liberarlo. In questo modo, però, gli si impedisce di riconoscere i pericoli e di capire con cosa nutrirsi, soprattutto se si tratta di rapaci. Contattare un Cras e affidarsi a persone esperte e qualificate è quindi la cosa migliore da fare.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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