Poppy, una dolcissima simil Pitbull, ha vissuto insieme alla sua umana Joeann Knights a Lowestof, Regno Unito, per 13 lunghi anni e il loro legame era davvero speciale.
Hanno cresciuto insieme i due cuccioli di Poppy, condiviso viaggi e ogni giorno lunghe passeggiate: le due hanno vissuto insieme esperienze di vita indimenticabili senza mai allontanarsi l'una dall'altra: «Era meravigliosa e intelligente», ha raccontato la donna ai media locali.
E infatti, Poppy negli anni ha dimostrato di essere una cagna ingegnosa, fedele e piena di sorprese. Purtroppo, poco prima del suo quattordicesimo compleanno, Poppy si è ammalata e la sua umana l'ha accompagnata nel suo ultimo viaggio, promettendole che non l'avrebbe mai dimenticata.
La morte di un compagno animale può essere del tutto comparabile alla morte di una persona cara, come un amico e un parente. Sono molti, infatti, gli studi a sostegno del fatto che tale evento è da considerarsi un vero e proprio lutto che causa un dolore analogo a quello sperimentato quando muore un essere umano che abbiamo amato. In realtà, in alcuni casi la relazione con il nostro compagno di vita può anche essere più emotivamente coinvolgente di quelle che intratteniamo con esseri umani e, proprio per questo motivo, la morte del nostro amico a quattro zampe potrebbe portare con sé davvero tanta sofferenza.
E Joeann ha cercato per mesi di andare avanti insieme ai due figli di Poppy, nonostante il dolore continuasse incessantemente a logorarle l'animo. È stato a quel punto che la donna ha cominciato a "ricevere segnali". Per prima è arrivata una piuma, trovata nella dispensa in cucina, di un colore grigio molto particolare che Joeann ha conservato. A distanza di qualche settimana invece ha notato qualcosa di stranamente familiare sul recinto che delimita il giardino della sua casa: «Ho aperto la porta e ho visto l'immagine di Poppy delineata dalla bava delle lumache, credevo di essere diventata pazza».
Infine, Joeann ha scattato una foto alla casa e riguardandola ha scorto il volto di Poppy in una delle finestre.
Si tratta di un fenomeno, in realtà, che ha una spiegazione scientifica: si chiama pareidolia, ovvero quando la mente umana riconosce volti o forme familiari in paesaggi o in oggetti inanimati.
Per quanto insolite, queste coincidenze hanno portato sei mesi più tardi a un dolce lieto fine: «Un amico ha bussato alla mia porta, con sé portava un cucciolo il cui mantello era di un colore identico a quello della piuma che avevo trovato nella mia dispensa e poi conservato. So cosa penseranno le persone di questa storia, ma io sono convinta che sia stata la mia Poppy a mandarmi un cucciolo di cui potermi prendere cura», ha raccontato Joeann.
La cucciola è stata chiamata Amber ed è oggi parte integrante della famiglia. Sono passati tre anni dalla morte di Poppy e, nonostante il dolore sia sempre presente, Joeann sorride ricordando i momenti meravigliosi passati insieme a lei.