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30 Gennaio 2024
15:13

Polpette avvelenate nel bassanese: morti quattro gatti e un cane

Quattro gatti e un cane morti per le polpette avvelenate sparse nel territorio di Bassano del Grappa e dintorni. L'allarme viene lanciato dai volontari di LAV ed Enpa, che ricordano ai cittadini di denunciare sempre il ritrovamento di esche affinché l'Amministrazione possa mettere in atto la procedura per avvertire i pet mate ed evitare ulteriori vittime.

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C’è grande preoccupazione per i bocconi avvelenati che continuano a essere sparsi sul territorio di Bassano del Grappa, in provincia di Treviso. A Nove ne sono stati rinvenuti alcuni qualche giorno fa sotto il cavalcavia del Ponte di Cartigliano, fortunatamente senza fare vittime. Cosa che è invece successa a Borso del Grappa dove, a morire a causa del gesto sconsiderato, sono stati quattro gatti. Ancora a Rubbio a spegnersi dopo una lunga agonia, è stato invece un cane, una femmina di Lupo Cecoslovacco di appena tre anni, a passeggio con il suo pet mate.

«Difficile che sapremo mai quanti animali hanno perso la vita tra atroci dolori e sofferenze causate dal veleno – dicono dalla LAV e dall’Enpa di Bassano –  Le menti criminali e disturbate che agiscono in tal modo non hanno rispetto per nessuna vita. Alcuni anni fa tali bocconi vennero sparsi, sempre a Borso del Grappa, vicino alle scuole elementari, anche un bambino avrebbe potuto raccoglierli». Ma a coloro che compiono tali azioni, non sembra importare, nonostante siano gesti puniti dalla giustizia: se l'avvelenamento, infatti, causa sofferenza e la morte degli animali diventa un reato penale punibile a norma di Legge (Art. 544 bis e 544 ter).

«Vogliamo ricordare –  dicono ancora le due associazioni parlando direttamente ai sindaci dei Comuni in questione – che l'Ordinanza del Ministero della Salute "Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati" esiste e prevede che l'Amministrazione bonifichi l’area dove sono stati ritrovati i bocconi e che si l’affigga l'apposita cartellonistica». Riferendosi, poi, ai cittadini, i volontari aggiungono di ricordare che «perché venga applicata la norma bisogna chiamare i vigili o le autorità competenti e che se malauguratamente un animale viene avvelenato anche il veterinario che se ne prenderà cura dovrà, per Legge, segnalare alle autorità l'episodio».

Gli animali della zona, che siano gatti, cani, animali selvatici, purtroppo non hanno solo il grande problema delle polpette avvelenate e non stanno vivendo momenti felici: qualche giorno fa, sono stati ritrovati a Vicenza, lungo una strada del comune di Rosà tre gatti morti, avvolti in alcuni sacchetti di plastica. I volontari dell’Enpa di Bassano del Grappa sono subito accorsi sul posto insieme ai Carabinieri che hanno fatto i rilievi del caso e poi hanno deciso di sottoporre i corpi dei tre mici all'autopsia per capire la causa del decesso.

Forse qualcuno li ha investiti e poi ha lasciato il loro corpi a lato della strada, oppure sono stati uccisi perché davano fastidio, ancora non è dato saperlo, ma certo è, come ripetono da anni le associazioni, che in ogni caso, davanti a una violenza che sembra  aumentare, sarebbero necessarie pene più severe per chi compie questo genere di reati. A febbraio è prevista la discussione in Parlamento della proposta di legge che inasprisce le pene per chi maltratta o uccide gli animali. La speranza è in un cambio di passo.

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Simona Sirianni
Giornalista
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