La polidipsia è una condizione che può colpire il cane ed il gatto e consiste nell’esigenza di bere con frequenza. Generalmente è associata alla poliuria, ovvero all’urinazione frequente. La polidpsia è un sintomo che può manifestarsi a seguito di varie patologie ed essere dunque la spia di malattie che il medico veterinario curante deve diagnosticare e curare opportunamente. Generalmente si risolve una volta curata la causa.
Cause della polidipsia
Moltissime sono le cause che possono determinare la polidpsia nel cane e nel atto. Esaminiamo le più frequenti. Il diabete mellito è una malattia metabolica caratterizzata da elevati livelli di zuccheri nel sangue. La perdita di zuccheri con le urine causa poliuria e polidpsia.
Da non trascurare l’evenienza di un’altra forma di diabete meno frequente: il diabete insipido. Una condizione dovuta all’impossibilità di concentrare le urine per la riduzione dell’azione di un ormone (ADH) o per malattie renali che ne impediscono l’azione biologica. Un'altra malattia che può indurre aumento dello stimolo a bere è la piometra. Si tratta di un’infezione dell’utero della cagna che si manifesta anche con altri segni clinici e che può rappresentare un’urgenza. Talvolta, l’aumento dell’ingestione di acqua può essere la spia di un problema comportamentale (origine psicogena) e in questo caso è transitoria. Malattie epatiche, iperadrenocorticismo, malattie della tiroide e patologie renali possono essere cause di polidpsia.
Sintomi
La sensazione di sete intensa si manifesta con una continua assunzione di acqua e altri liquidi da parte dell’animale. Si accompagna generalmente a poliuria e dunque il continuo urinare è un altro segno tipico di questa condizione. Generalmente un cane assume 100 millilitri di acqua per ogni kilogrammo di peso corporeo al giorno, mentre un gatto si attesta su valori pari alla metà. Dunque, se l’assunzione di acqua è superiore a questi valori si pone una diagnosi di polidpsia.
Diagnosi
L’assunzione frequente di acqua viene considerata una spia di altre malattie. Se è transitoria probabilmente ha un’origine psicogena. In ogni caso, il medico veterinario deve effettuare una serie di indagini e test per risalire alla causa.
Il diabete mellito si diagnostica misurando i livelli di glucosio nel sangue e nelle urine. Se invece la polidpsia è dovuta al diabete insipido bisogna escludere un’origine nefrogena valutando la funzionalità renale e mediante ecografia possibili lesioni dell’apparato urinario. Una volta escluse queste cause si può procedere con un test specifico (test della privazione di acqua e risposta alla vasopressina). La piometra si diagnostica oltre che con l’esame clinico mediante ecografia dell’apparato genitale femminile. Malattie renali causa di polidpsia si possono escludere con esami ematobiochimici e l’indagine ultrasonografica dell’apparato urinario. Test biochimici e di funzionalità epatica sono utili per diagnosticare malattie epatiche causa di polidpsia. La sindrome di Cushing e malattie tiroidee si accompagnano ad altri segni clinici tipici.
Terapia
La terapia deve essere mirata a ripristinare le condizioni fisiologiche di assunzione di acqua ed escrezione con le urine. Non bisogna preoccuparsi se l’animale beve di più dopo aver trascorso una giornata magari calda all’aperto correndo. Bisogna invece consultare il medico veterinario quando inaspettatamente gli animali fanno pipì più volte al giorno e svuotano la ciotola frequentemente.
Individuata la causa la terapia sarà mirata e la sintomatologia tenderà a scomparire.