Un pitone birmano albino è stato avvistato mercoledì in una zona residenziale di Serra San Bruno, Comune della provincia di Vibo Valentia, in Calabria. Il rettile è stato notato mentre strisciava sul marciapiede tra le auto in sosta in via Matteotti, destando prevedibilmente allarme tra i passanti e i residenti e facendo scattare le ricerche, che si sono concluse poi nella giornata di giovedì.
Le segnalazioni hanno fatto arrivare sul posto i Carabinieri Forestali della stazione locale, i Vigili del Fuoco e anche il sindaco di Serra San Bruno, Alfredo Barillari, che ha invitato a segnalare alle istituzioni eventuali avvistamenti. Né i Vigili del Fuoco né i Carabinieri sono riusciti a individuare il rettile, ma nella mattinata di giovedì è arrivata la notizia del recupero da parte della persona che lo aveva in consegna, cui era inavvertitamente fuggito.
Una fuga durata poche ore, insomma, che ha destato più allarme di quanto necessario. I pitoni, infatti, non sono velenosi: non hanno ghiandole velenifere, e uccidono le prede usando solo la forza muscolare, avvolgendosi intorno al corpo della preda e stringendo sino a provocare la morte. È però necessaria una visita e una eventuale profilassi, in caso di morso, perché possono essere serbatoi per batteri, virus, parassiti e vermi trasmissibili all'essere umano.
Il ritrovamento di questi rettili esotici in ambito urbano non è purtroppo così inusuale, perché vengono spesso acquistati come animali da compagnia e poi abbandonati quando crescono troppo o diventato eccessivamente impegnativi da tenere in casa. Pur essendo tutelati dalla Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (CITES), i pitoni sono comuni in cattività, anche perché l'Italia li ha inclusi nella lista degli animali non pericolosi e con possibilità di allevamento domestico autorizzato. Nel caso del pitone birmano di Serra San Bruno, una specie originaria del sud-est asiatico, non si è trattato di un abbandono ma di una fuga: capita che i terrari vengano lasciati incautamente aperti, e che i rettili guadagnino una finestra rimasta anch’essa aperta e riescano a uscire, finendo in strada.