Da giorni rinchiusa in una baracca a due passi dalla ferrovia, con il rischio concreto di morire travolta da un treno. Il tutto senza un umano di riferimento che si prendesse cura di lei, facendo ipotizzare una situazione di abbandono, degrado e incuria.
Questa è la situazione che gli operatori zoofili si sono trovati davanti quando sono stati chiamati a intervenire per recuperare una femmina di Pitbull di 7 anni vicino alla stazione ferroviaria di Cornigliano, nel ponente di Genova. Stando a quanto hanno riferito alcuni residenti (sono stati loro a chiamare i soccorsi), pare che nei giorni precedenti al suo recupero il cane sia stato visto anche camminare sui binari, il tutto in una zona ad alto traffico ferroviario. Il pericolo di morte, quindi, era dietro l’angolo.
Così la Polizia Locale è intervenuta insieme alle guardie zoofile per recuperare l’animale, che è stato messo in sicurezza e affidato alle cure del canile di Monte Contessa. Sul caso, al momento, vige il massimo riserbo siccome sono ancora in corso le indagini da parte della Polfer che dovrà chiarire perché la femmina di Pitbull fosse lì e, soprattutto, chi l’ha costretta a una vita al limite. Il personale del canile genovese ha verificato le sue condizioni di salute accertando anche la presenza del microchip per individuare l’umano di riferimento, che ora rischia una denuncia. L’abbandono di animali, infatti, è un reato punito dall’articolo 727 del codice penale, che stabilisce che “chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro”.
Fortunatamente dai primi riscontri e dalle prime visite sembra che la Pitbull sia in buone condizioni di salute, non appare denutrita né ferita. Ora spetterà alle forze dell’ordine la ricostruzione dettagliata dei fatti e, soprattutto, verificare le eventuali responsabilità dell’umano di riferimento.
Qualche mese fa, sempre a Genova, un altro Pitbull era stato recuperato dalla Polizia Locale e affidato al canile di Monte Contessa. In quel caso il cane era stato lasciato legato a una ringhiera in corso Europa, strada ad alto scorrimento e molto trafficata, e si era nascosto dietro ai cespugli. Grazie alla chiamata di alcuni passanti era stato recuperato e la sua umana di riferimento, una donna di 60 anni, denunciata per abbandono e maltrattamento di animale.