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31 Marzo 2023
17:52

Pippo è ufficialmente il primo cane libero accudito di Avellino. La volontaria: «Un salto culturale»

Pippo, il cane di quartiere di Avellino è stato ufficialmente dichiarato cane libero accudito ponendo fine a un lungo iter burocratico. Ora altri cani del Comune potranno usufruire dello stesso percorso e accedere al medesimo status.

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«In Italia tutta gli animali hanno difficoltà a vedere riconosciuti i loro diritti, un problema che diventa una piaga sopratutto nelle regioni del meridione dove ognuno interpreta le regole a modo suo. Credo che sia stato un vero salto culturale: è quello che hanno bisogno queste zone». Così Anna Vitale, presidentessa della sezione di Avellino dell'Associazione Nazionale Protezione Animali Natura e Ambiente (Anpana), ha commentato a Kodami la conclusione dell'iter burocratico che ha portato il cane di quartiere Pippo a godere dello status di "cane libero accudito".

Ieri, infatti, il Consiglio Comunale di Avellino ha deliberato a favore per il riconoscimento della particolare condizione e ora anche altri cani liberi come lui potranno godere di questo status. «Impegno mantenuto – commenta a Kodami il Sindaco di Avellino Giuanluca Festa riguardo al traguardo raggiunto – Abbiamo affidato alle volontarie dell’associazione Anpana Onlus Avellino il compito di somministrargli quotidianamente acqua e cibo, assicurargli un giaciglio e le cure mediche del caso attraverso l’Asl».

La storia di Pippo è dunque esemplare perché nella cittadina campana ad oggi nessun cane aveva mai avuto il riconoscimento di questo status e soprattutto perché Pippo ha bisogno di tutela e cura. Prima di capire quanto un esito del genere sia importante anche per i diritti degli animali di tutta Italia, però, facciamo un passo indietro e ripercorriamo la storia di questo speciale abitante di Avellino.

La storia di Pippo

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A ottobre del 2022 abbiamo raccontato in un video reportage la storia di Pippo fra le strade di Avellino. Lui vive da molti anni in questa città e rientrava perfettamente nella descrizione di cosa significhi "cane di quartiere": un animale sterilizzato e microchippato, non pericoloso per l'incolumità di persone e altri animali e ben integrato sul territorio.

Pippo è conosciuto da molte persone ad Avellino: il colore del mantello brunastro con le orecchie e la punta del muso nere lo rendono inconfondibile. A sottolineare il suo status di "cittadino speciale" ci sono le meravigliose relazioni che ha allacciato con gli abitanti del posto che ci hanno raccontato tramite le loro testimonianze un pezzettino della vita di Pippo che, in un modo o nell'altro, ha influenzato ogni persona che ha incontrato sul suo cammino.

Questi legami fanno si che Pippo sia a tutti gli effetti parte vitale del tessuto sociale della città ed ecco perché la notizia del riconoscimenti di Pippo come cane libero accudito è stata ricevuta da molti cittadini con grande gioia. «Siamo tutti contenti per questa vittoria – racconta a Kodami Teresa Testa, volontaria di strada che da sempre si occupa di Pippo – Ora dobbiamo vedere se le persone del condominio lo accetteranno».

Ciò a cui si riferisce la volontaria è uno dei principali motivi per cui questo riconoscimento era tanto atteso. Pippo solitamente dorme in un porticato del centro di Avellino, in una via piuttosto frequentata dalle persone del posto e secondo i condomini che abitano lì, il cane sporca troppo e dovrebbe andare via. C'è un problema però: Pippo abita in quella via da più di 10 anni, sa dove recuperare da mangiare, dove ripararsi dal caldo torrido e dalla pioggia battente. Insomma, è un luogo perfetto per un animale che vive in strada e che ha deciso di fare di quei pochi metri quadrati di spazio la propria casa.

Purtroppo nel novembre del 2022, però, Pippo è stato cacciato da alcuni abitanti della zona, esponendolo alle forti piogge e alle intemperie della stagione invernale senza un riparo. Inutili i tentativi dei volontari di parlare con l'amministratore del palazzo e fino ad oggi l'animale ha dovuto dormire all'agghiaccio a pochi metri di distanza da quel porticato.

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I volontari non hanno potuto fare granché per opporsi, ma ora finalmente hanno uno strumento in più: il cane adesso è legalmente tutelato da due volontarie e ha pieno diritto di rimanere in strada.

Perché è un passo importante?

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Chiarire lo status legale dell'animale è fondamentale. La condizione di Pippo prima di oggi, infatti, era di cane vagante immesso sul territorio ed era definita dalla Legge 281 del 1991 (la Legge Quadro in materia). In Campania, in particolare, è espresso un principio importante nella Legge 3 del 2019 che recita: «Al cane si riconosce il diritto di essere animale libero, se si accerta la non sussistenza di condizioni di pericolosità per uomini animali e cose. I Comuni provvedono a disciplinare le condizioni per il riconoscimento di cani liberi accuditi … Il cane libero accudito, dopo la sua sterilizzazione e il relativo censimento, è reintrodotto nella zona esatta da dove è stato prelevato».

Con l'espressione "cane libero accudito" si intende una condizione legale in cui la responsabilità rimane sempre in carico al Primo Cittadino ma è possibile designare almeno due persone che si incaricano ufficialmente di prendersi cura dell'animale, dando così ai volontari un nuovo strumento per garantire il benessere dei cani in strada.

La Giunta Comunale di Avellino, quindi, ha deliberato in merito e ora le tutrici legali di Pippo sono due volontarie di strada che da molto tempo lo seguono e lo conoscono molto bene. «È andato tutto per il meglio, siamo molto contenti del risultato ottenuto grazie all'attuale amministrazione e al lavoro di tutti i volontari – racconta ancora Anna Vitale – Ora il passaggio successivo ci è stato comunicato dal Sindaco stesso: vorrebbe incaricare un ufficio competente affinché organizzino un regolamento più snello e pratiche più veloci. Passare ogni volta per una Delibera di Giunta è troppo complicato. Senza dubbio, però, ciò che è stato fatto con Pippo è un'ottima notizia per un grande passo avanti».

Quale sarà il futuro di Pippo?

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Dunque, è proprio il caso di dire "Pippo libera tutti!", proprio come gridano a gran voce i bambini al termine di una partita a nascondino. La nuova condizione di Pippo permetterà ad altri cani di percorrere i suoi stessi passi più velocemente e godere così di privilegi e diritti che spetterebbero a tanti animali in tutta Italia.

Ora per Pippo la strada è tutta in discesa, anche se ci sono ancora dei passi in avanti da fare, proprio come ci racconta Viviana, una delle tutrici legali di Pippo: «Ora stiamo solo aspettando il documento che attesta la condizione di Pippo. Con questo andremo dal condominio che lo ha cacciato e cercheremo di far ragionare le persone del palazzo e l'amministratore. Ora il cane dorme vicino a un negozio dove è in compagnia del proprietario e dei clienti durante la giornata, ma purtroppo è esposto alle intemperie».

Far ritornare Pippo a casa sua, però, non è l'unico obiettivo delle volontarie. «Ci muoveremo insieme all'Anpana per far valere i diritti di Pippo di rimanere in strada – Conclude la volontaria – In futuro si potrà mettere anche un giaciglio e addirittura migliorare la condizione in cui dorme, sollevandolo dal freddo pavimento. C'è, inoltre, la questione della dieta. Pippo è sovrappeso e ora sarà seguito più assiduamente in modo tale da evitare che ottenga cibo dalle persone del quartiere. Molti lo fanno per affetto, per loro è una coccola, ma non si accorgono che così facendo lo danneggiano».

Si prospetta un lieto fine, dunque, per la storia di un cane che va ben oltre le dinamiche sociali della città dov'è nato e cresciuto. Pippo è ora un modello virtuoso di gestione degli animali del territorio e un esempio di come sia possibile attivare percorsi del genere anche in altri Comuni d'Italia.

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