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15 Ottobre 2022
19:00

Piodermite del cane: sintomi, diagnosi e come curarla

La piodermite è un'infezione batterica della pelle del cane che può verificarsi in tutti gli animali indipendentemente da sesso ed età e si distingue una forma superficiale da una profonda. La piodermite si manifesta con un ventaglio di lesioni cutanee e la terapia si basa sulla somministrazione di antibiotici con una prognosi quasi sempre favorevole.

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Professore universitario di Fisiopatologia veterinaria
Articolo a cura del Dott. Giuseppe Borzacchiello
Medico Veterinario e Professore universitario, esperto di patologia animale
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La piodermite è un'infezione batterica della pelle del cane. Può verificarsi in tutti gli animali indipendentemente da sesso ed età e si distingue una forma superficiale da una profonda. I cani con un‘abbondanza di pliche cutanee possono più facilmente ammalarsi di piodermite, che tuttavia può anche essere la conseguenza di un’altra malattia.

La piodermite si manifesta con un ventaglio di lesioni cutanee che comprende aree arrossate, croste, assenza di pelo, prurito e talvolta dolore delle zone interessate. È possibile effettuare la diagnosi anche grazie all'esame citologico proveniente dalle lesioni e la terapia si basa sulla somministrazione di antibiotici con una prognosi quasi sempre favorevole.

Che cos’è la piodermite del cane e quali sono le cause

La piodermite è un’infezione della pelle del cane dovuta a batteri che generalmente vivono sulla cute. Nella maggior parte dei casi si tratta di batteri stafilococchi e più specificamente Staphylococcus pseudintermedius.

Se l’infezione riguarda gli strati più esterni della pelle allora si parla di piodermite superficiale, se invece riguarda la parte profonda fino al derma si parla di piodermite profonda. Le piodermiti possono essere classificate in vario modo in relazione anche al distretto tissutale interessato e tra le varie forme ricordiamo quella profonda tipica del Pastore Tedesco.

La piodermite può verificarsi ogni volta che l’integrità della cute si riduce e si modifica il microambiente cutaneo con aumento soprattutto dell’umidità che favorisce la proliferazione batterica. Tale condizione è frequente in quelle razze caratterizzate dalla presenza di pliche della cute. Queste spesso aderiscono o si strofinano tra loro favorendo l’insorgenza della piodermite. Un meccanismo simile è invocato per i soggetti obesi che avendo una maggiore quantità di grasso sottocutaneo formano pliche cutanee adiacenti. La piodermite può insorgere anche come conseguenza di piccoli traumi o ferite che favoriscono il proliferare dei batteri ed in cani affetti da ipotiroidismo, dermatite allergica o disfunzioni del sistema immunitario.

Sintomi della piodermite superficiale e profonda

I segni clinici più comuni associati alla piodermite consistono in lesioni cutanee (papule o pustole) simili ai brufoli dell’uomo. Hanno un aspetto rossastro con un punto più centrale di colore bianco perché contenente pus. La cute può apparire diffusamente rossastra e le lesioni sono sotto forma di croste. Oltre a ciò si verifica perdita del pelo a chiazze e prurito.  In alcuni casi la cute può presentarsi con piaghe ed avere un odore sgradevole.

Nella forma profonda la cute può apparire ispessita e gonfia per la presenza di lesioni profonde. Questo aspetto si associa anche a dolore.

Diagnosi

Oltre ai rilievi clinici il medico veterinario effettuerà un esame citologico delle lesioni per verificare la presenza di batteri e cellule dell’infiammazione. Inoltre, si può ricorrere ad un esame colturale per verificare le specie batteriche responsabili della lesione. In alcuni casi, è necessario approfondire per valutare se e quali condizioni sono sottostanti la piodermite.

Terapia

La terapia consiste nella somministrazione di antibiotici da assumere per bocca e/o trattamento topico. Lo scopo è quello di debellare l’infezione batterica.

Prognosi

La prognosi per la piodermite nella maggior parte dei casi è favorevole, giacché la maggior parte si risolve dopo terapia antibiotica. Le forme di piodermite cronica e/o ricorrente devono essere approfondite per verificare se sono la conseguenza di altre malattie.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Giuseppe Borzacchiello
Professore universitario di Fisiopatologia veterinaria
Sono professore universitario di ruolo presso il Dipartimento di Medicina veterinaria e Produzioni animali dell’Università degli studi di Napoli Federico II e titolare della cattedra di Fisiopatologia degli animali domestici. Ho insegnato in diverse Università italiane, corsi di perfezionamento e master universitari. Appassionato di animali e di cani in particolare, mi occupo da oltre vent’anni di ricerca scientifica nel campo della patologia spontanea degli animali domestici e di tematiche inerenti l’oncologia comparata.
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